Società Nazionale Officine di Savigliano: differenze tra le versioni
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È in questo periodo che inizia la partecipazione azionaria della [[Fiat]], la cui presenza aumenterà progressivamente fino all'acquisizione del totale controllo societario. Gli [[anni 1960|anni sessanta]] si rivelano critici per la società che nel [[1970]] giunge alla separazione dei due grandi stabilimenti di Torino e di Savigliano; quest'ultimo verrà scorporato passando in mano alla Fiat divenendo ''Fiat Ferroviaria Savigliano''. La ''Savigliano'' verrà rilevata da un gruppo di grandi aziende elettromeccaniche; [[General Electric]] sarà azionista di maggioranza con partecipazioni di [[Ercole Marelli]] e [[Ansaldo]]. Negli [[anni 1980|anni ottanta]] la ''Savigliano'' ridiventerà leader nel settore elettromeccanico in Italia e nel Mediterraneo. Dopo altri passaggi di mano alla fine del secolo XX diviene ''Savigliano SpA'' procedendo a dismissioni e ridimensionamenti<ref>[http://www.corsi.storiaindustria.it/settoriindustriali/matferroviario/002/24.shtml www.corsi.storiaindustria.it]</ref>.
Tra le realizzazioni più prestigiose dello stabilimento ferroviario di Savigliano si ricordano i prototipi [[Locomotiva FS E.444|E.444.001-004]], primi locomotive elettriche veloci delle Ferrovie dello Stato, consegnati tra il 1967 e il 1968 con il marchio Savigliano<ref>{{cita libro|autore=Sergio Pautasso|titolo=Locomotive elettriche E 444|editore=Edizioni Elledi|città=Torino|anno=1982|
Il 1º agosto [[2000]] il prestigioso stabilimento è stato ceduto alla [[Alstom]] sancendo la definitiva uscita della FIAT dal settore ferroviario.
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