Praefectus cohortis: differenze tra le versioni
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Solitamente il ruolo di prefetto veniva assegnato a [[centurione romano|centurioni]] di provata esperienza ed abilità (normalmente i ''[[primus pilus]]'') provenienti dalle [[legione romana|legioni]], in ogni caso ''[[homo novus|homines novi]]'' (non di grado [[Ordine senatorio|senatorio]]). Si accedeva di fatto ad un percorso di carriera proprio dell'[[ordine equestre]] (''[[cursus honorum]]'').
La carriera di un [[Ordine equestre|equestre]] partiva dal grado di prefetto di coorte e poteva articolarsi in ''[[tres militiae]]'' e talvolta anche quattro.<ref>{{Cita libro|cognome=Rocco|nome=Marco|titolo=L'esercito romano tardoantico|pagine=55 ''passim''
In nessun caso, di norma, almeno fino all'abolizione della [[Legato (storia romana)|legazione]] di [[Legione romana|legione]] sotto [[Gallieno]],<ref>[[Aurelio Vittore]], ''De Caesaribus'', 33, 33-34</ref> poteva giungere al comando della legione o anche a ricoprire il ruolo di [[tribuno laticlavio]]. Il grado massimo di carriera era quello di ''[[praefectus alae]]'',<ref>{{AE|1935|35}}; {{CIL|13|4030}}.</ref> prima ''quingenaria'' poi ''milliaria''. Alcuni studiosi propendono per attribuire alla carica di ''[[praefectus fabrum]] '' un ulteriore quarto grado nella carriera equestre, anche se essa deve considerarsi, in realtà, il grado iniziale (propedeutico alla carriera militare vera e propria), ricoperto da giovani [[Magistratura (storia romana)|magistrati]] [[Municipium|municipali]] o centurioni in erba.
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