Annunciazione di San Giovanni Valdarno: differenze tra le versioni

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| ubicazione= [[Museo della basilica di Santa Maria delle Grazie]]
}}
L''''''Annunciazione di [[San Giovanni Valdarno]]''''' è un'opera di [[Beato Angelico]] ([[Pittura a tempera|tempera]] [[Pittura su tavola|su tavola]], 195x158 cm) conservata nel [[Museo della basilica di Santa Maria delle Grazie]] a [[San Giovanni Valdarno]] a databile ai primi anni trenta del Quattrocento, forse il [[1432]]. L'opera è probabilmente la seconda di una serie di tre grandi tavole dell'[[Annunciazione]] dipinte dall'Angelico negli anni trenta del Quattrocento; le altre due sono l<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione di Cortona]]'' e l<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione (Angelico Prado)|Annunciazione]]'' del [[Museo del Prado]].
 
==Storia==
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==Descrizione e stile==
La scena è composta in maniera simile all'opera ritenuta la prima della serie, l<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione di Cortona]]'', con alcune differenze. Innanzitutto la superficie dipinta invece che tripartita è bipartita, con il giardino ridotto a un affaccio dalle arcate laterali di sinistra. Per fare ciò l'Angelico ha spostato il [[punto di fuga]] all'interno della casa invece che all'esterno, concentrando maggiormente l'attenzione dello spettatore sull'Annunciazione. Come nell<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione (Masolino)|Annunciazione]]'' di [[Masolino da Panicale]], anche qui lo spazio appare diviso in due dall'arcata in primo piano e segna una struttura di transizione tra il tradizionale polittico cuspidato medievale e la pala quadrata rinascimentale. Al centro delle arcate, entro un medaglione, si trova la figura di un profeta, che guarda Maria e tiene in mano un cartiglio che certifica l'avverarsi della profezia.
 
Rispetto all'opera cortonese la sensibilità cromatica è superiore, con un concerto di colori più ricco, che va dal verde del giardino, al rosa e l'oro della veste dell'angelo, al blu e al rosso di quella di Maria, fino al cielo stellato del soffitto del portico e alle delicate incrostazioni marmoree, che in questo caso, oltre che al pavimento si estendono anche in specchiature sulle pareti.
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L'effetto d'insieme indugia però maggiormente verso una descrizione festosa dei dettagli, compromettendo il delicato equilibrio mistico della pala di Cortona.
 
A sinistra, come nell'opera precedente, si vede il giardino allusivo alla verginità di Maria ("[[hortus conclusus]]"), popolato da una moltitudine di piante e pianticelle dipinte con grande cura. Tra le specie legate a valori simbolici si riconosce la palma, che ricorda il futuro martirio di Cristo. In alto, su una collinetta, si trova la [[cacciata di [[Adamo ed Eva]] dal paradiso terrestre, primo momento di rottura tra l'Uomo e Dio che viene ricomposto proprio dall'accettazione di Maria.
 
==Predella==