Nitrato: differenze tra le versioni

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Diverse categorie di nitrati sono utilizzati dall'industria alimentare come [[conservante|conservanti]] di categoria E (la più tossica), coloranti e antiossidanti. Sono indicati nelle [[etichetta di identificazione|etichette]] con le sigle E251 ed E252. Il loro impiego è praticamente reso obbligatorio per i salumi crudi stagionati ed è principalemnte dovuto al fatto che i nitrati sono al momento l'unica alternativa nota per contrastare la germinazione delle spore di Clostridium [[Botulismo|botulino]] che potrebbero crescere, una delle più gravi forme di infezione alimentare dall'esito mortale, che può soltanto essere prevenuta. </br>
La ricerca di base per altre forme è vietata nei laboratori non specializzati a contatto con gli studenti quali sono le università, limitando ulteriormente i centri disponibili.</br>
Un secondo scopo è quello di formare e stabilizzare il colore rosso delle carni (e in particolare del prosciutto cotto). Questo scopo è secondario perchèperché è rimedio ottenibile anche con l'impiego di vitamina C oppure di particolari banchi gastronomici con tipologie di vetro che riflettono opportunamente la luce, ma in alcuni casi comporta l'impiego di quantità anche più alte di quelle strettamente necessarie ala conservazione o prevenzione del botulismo.
 
Le carni, come l'acqua potabile e numerosi ortaggi, contengono naturalmente nitrati e nitriti. Ugualmente, i nitriti sono un componente del salnitro impiegato nella preparazione degli insaccati, e trovano un impiego in quantità minori per esaltare il colore e il sapore della carne.