Una giornata di Ivan Denisovič: differenze tra le versioni
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Passano il controllo delle guardie all'uscita dal campo, è vietato indossare più capi di vestiario di quelli ammessi dal regolamento. Sul luogo di lavoro la loro unica preoccupazione è l'attesa del pranzo, una scodella di sbobba che mangiano con avidità; con uno stratagemma, Šuchov riesce a procurare alla sua squadra di lavoro due scodelle più di quelle che spetterebbero, così il vice capo gli permette di tenerne una per sé.
Šuchov è stato condannato a 10 anni di campo di lavoro, che rappresenta la sentenza standard. Nel suo caso, è stato giudicato per tradimento perché è rimasto prigioniero per due giorni dei nazisti nel corso di una battaglia; quando è riuscito a fuggire e tornare al reparto lo hanno accusato di essersi arreso per disfattismo. Al campo ci sono altri condannati per i motivi più vari; uno ad esempio è figlio di un [[kulak]], un contadino piccolo proprietario, appartenente a una classe giudicata controrivoluzionaria durante gli anni più bui dello stalinismo. Gli mancano ancora meno di
La giornata di lavoro trascorre come sempre, la squadra costruisce un edificio, embrione di un nuovo centro abitato. Šuchov è fra i muratori più esperti,è lui che posa i mattoni mentre i compagni trasportano a spalla il materiale, dal momento che la gru si è guastata. IL freddo è terribile,ma anche questa giornata ha termine, i prigionieri si mettono in fila per tornare al campo. Le guardie li mettono in fila per 5 in modo da contarli, poi una seconda conta ha luogo all'ingresso dell'area cintata, dove c'è anche la perquisizione. I prigionieri infatti nascondono sempre nei vestiti frammenti di legna per le stufe.
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