Chiesa dei Sette Santi Fondatori (Firenze): differenze tra le versioni

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La '''chiesa dei Sette Santi Fondatori''' è un [[chiesa (architettura)|luogo di culto]] [[cattolicesimo|cattolico]] che si trova sul viale dei Mille a [[Firenze]].
 
== Storia ==
Fra il [[1895]] ed il [[1896]] fu costruito su disegno dell'architetto [[Luigi Caldini]] il nuovo convento per i [[Servi di Maria]] della [[basilica della Santissima Annunziata|Santissima Annunziata]], dedicato ai [[Sette Santi Fondatori]], canonizzati nel [[1888]].
 
La chiesa fu progettata nel [[1901]] e la prima pietra fu posta il 25 luglio dello stesso anno, in occasione dello svolgimento del 193º Capitolo Generale dell'Ordine dei Servi di Maria dall'architetto Luigi Caldini, ha una pianta a [[croce greca]], [[cupola]] e [[tiburio]] in stile eclettico di transizione fra neo-romanico e neo-gotico, uno degli esempi più significativi in [[Firenze]]. Fu consacrata il 18 giugno [[1910]] dall'arcivescovo di Firenze [[Alfonso Maria Mistrangelo]]. La chiesa fu requisita nel [[1915]] e divenne un deposito di vettovaglie e farina per l'esercito. Venne restituita nel [[1920]]. In occasione del settimo centenario dei servi di Maria, il 30 aprile [[1934]], dopo una solenne processione per le vie di Firenze, vennero portate alla Chiesa dei Sette Santi le reliquie dei Fondatori. Il 26 novembre [[1934]] fu inaugurata la [[via dei Sette Santi]], il tratto da [[via san Gervasio]], compreso fra [[via Campo d'Arrigo]] e [[via Giovanni Dupré]]; fu poi creata la nuova parrocchia, con tutti i diritti civili e religiosi, per desiderio del Cardinale Dalla Costa il 14 marzo [[1937]]. Durante la [[seconda guerra mondiale]], la chiesa fu nuovamente requisita, divenendo di nuovo deposito di farina. Il complesso subì molti bombardamenti, per la vicinanza con la [[Stazione di Firenze Campo di Marte|stazione ferroviaria di Campo di Marte]]. Non ci fu alcuna vittima e le opere d'arte furono portate al sicuro, ma il 1º maggio [[1944]] un terribile bombardamento squarciò l'[[abside]], scoperchiò i tetti, ruppe tutti i vetri, comprese le vetrate istoriate. Sulla facciata sono state collocate sette statue in marmo dello scultore [[Costantino Ruggieri]], che raffigurano i ''Sette Santi Fondatori'' ([[1988]]).
 
== Interno ==
[[File:Firenze -Chiesa dei Sette Santi Fondatori- 1.jpg|thumb|left|Interno]]
L'interno è decorato con numerose opere d'arte del pittore e scultore [[Giuseppe Cassioli]], eseguite dal [[1927]] al [[1934]].
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Del [[1927]] è la ''Via Crucis'', una serie di quattordici stazioni di piccole dimensioni, quasi miniature, incastonate in tempietti di legno dorato, in [[stile gotico]]; del [[1928]] è il ''Trittico di San Giuseppe''; del [[1929]] sono: la ''Via Matris'' un insieme di sette scene, simili alle quattordici della Via Crucis, rappresentanti i sette principali dolori della Madonna, secondo il Vangelo, opera inaugurata l'8 febbraio 1929 e il ''Trittico di Santa Giuliana Falconieri'', fondatrice e protettrice di tutte le suore serve di Maria, inaugurato il 23 giugno 1929 (la santa si trova al centro, fra santa Teresa del Bambino Gesù e alla Beata Giovanna Soderini); del [[1932]] è il ''Trittico di San Filippo Benizi''; del [[1933]] è il ''Trittico di San Pellegrino Laziosi'', inaugurato il 25 novembre 1933, in tavola di legno compensato; del [[1934]] è il ''Trittico dei Sette Santi'', inaugurato il 30 aprile 1934, quando le reliquie dei sette santi furono poste nella chiesa. È l'ultimo lavoro del Cassioli in questa chiesa.
 
=== Cappella della Madonna Addolorata ===
Il 13 novembre [[1896]] venne inaugurato il convento; il Padre generale Giovanangelo Pagliai (1847-1916) benedisse il giorno dopo la Cappella provvisoria. Questa prima chiesetta, ora inclusa nel convento, è dedicata alla ''Madonna Addolorata'', per questo si chiama ''Cappella dell' Addolorata'', ma ebbe anche diversi nomi: ''Cappella del Capitolo'', per via delle riunioni della comunità che si tenevano lì e ''Cappella dei morti'' per i servizi per i defunti, che ancora oggi lì si svolgono.
 
== Il convento ==
Dal resoconto di padre Eugenio Poletti (1869-1940) del 30 marzo [[1897]], si evince che il convento fu edificato per sostenere le vocazioni di [[sacerdote|sacerdoti]] e religiosi, che rinforzassero l'''Ordine della Madonna'' e la [[Basilica della Santissima Annunziata]]. La costruzione del convento fu promossa dalla Comunità della Santissima Annunziata. Per questo nel [[1894]] si decise di acquistare un terreno, per costruire sia la chiesa sia il convento nella zona di [[Campo di Marte (Firenze)|Campo di Marte]]; nel [[1899]], per iniziativa di padre Ambrogio Vitali (1841-1909), il convento era già costruito ed era lasciato uno spazio nel viale Militare, oggi [[viale dei Mille]], per edificare, a tempo debito, la Chiesa dei Sette Santi Fondatori. Il fatto che il convento venne costruito così velocemente, mostra che bisognava davvero che l'Opera venisse alla luce il più presto possibile; e questo, sia per rivalsa verso le leggi suddette, sia per mantenere in vita lo stesso [[Ordine dei Servi di Maria]]. L'architetto dell'opera fu scelto nell'agosto del [[1895]] e fu [[Luigi Caldini]], il direttore dei lavori fu [[Giuseppe Petrucci]]. Il 2 settembre [[1895]] iniziò la misurazione del terreno e già nel dicembre risultano dei pagamenti per i lavori fatti.
 
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Il convento fu requisito nel [[1915]] dall'esercito e divenne [[ospedale]] militare; venne restituito nel [[1920]]. Nel [[1944]] il convento, a seguito di un bombardamento, fu devastato, specialmente al piano terreno, ma non fu però mai abbandonato.
 
Nel [[1950]] il convento ospitò i pellegrini per l'[[Anno Santo]]. Nel [[1970]], vi fu istituita la ''Casa Famiglia dei Sette Santi'', per ospitare gli studenti universitari che non potevano permettersi la spesa in convitti o pensioni normali.
 
== Collegio Filosofico ==
Dal [[1954]] al [[1969]] vi fu istituito un ''Liceo Classico'', il ''Collegio Filosofico'', sotto la direzione dei Superiori Maggiori di [[Roma]]; l'istituto fu poi chiuso per la costante diminuzione di candidati alla vita religiosa.
 
== Bibliografia ==
* P. Camillo Menchini, ''Chiesa e Convento dei Sette Santi Fondatori-Cento anni di storia: 1894-1994'', Stabilimento Grafico Commerciale, Firenze, 1993
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://web.rete.toscana.it/Fede/index.htm I Luoghi della Fede a cura della Regione Toscana]
 
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