Claudio Costa (pittore): differenze tra le versioni

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== Biografia ==
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[[Immagine:Costa 1.jpg|thumb|94px||Per un inventario delle Culture]]
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Cresciuto nell'entroterra ligure, a Monleone di Cicagna, tra Chiavari e Rapallo, nel 1961 si trasferisce a Milano dove studia architettura al Politecnico. A Parigi nel 1964, grazie ad una borsa di studio vinta con i suoi lavori calcografici, conosce [[Marcel Duchamp]]. I viaggi compiuti negli anni settanta (Australia, Africa) indirizzano il suo lavoro ad una nuova attenzione verso la cultura popolare, in un parallelo volgersi alla propria infanzia e all'infanzia del mondo. In linea con l'apertura verso la [[cultura materiale]] che si verifica in Italia a metà degli anni settanta organizza con [[Aurelio Caminati]] il Museo di Antropologia Attiva di Monteghirfo, un'abitazione tradizionale dove recupera, cataloga utilizzando il linguaggio del luogo e espone gli oggetti ad essa appartenuti svolgendo un lavoro, idealmente vicino a quello di [[Christian Boltanski]], di ricostruzione della memoria individuale e collettiva, una ricontestualizzazione opposta alla decontestualizzazione duchampiana. Negli anni ottanta in un percorso di allontanamento dalla psicanalisi tradizionale e dallo [[Strutturalismo (filosofia)|strutturalismo]] torna alla pittura (sono gli anni della [[Transavanguardia]]), al primitivismo e allo sciamanesimo di [[Joseph Beuys|Beuys]]; è un recupero della manualità e del vissuto, in opposizione a quella dimensione fredda teorizzata da [[Marshall McLuhan|McLuhan]] e, di nuovo, alla preminenza del [[Arte concettuale|concettuale]]. È in questo senso che si pone quel ''work in regress'' (locuzione ripresa dal ''work in progress'' [[James Joyce|joyciano]]) teorizzato dal 1976, che caratterizza il lavoro di Costa: un ritorno al mito, al simbolico, al sé, anche attraverso le autocitazioni, un ritorno che, in senso pienamente postmoderno, poco ha a che fare con le ricostruzioni operate dalla storia.
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== Letteratura ==
Claudio Costa, ''Amore e disamore. Poesie 1970-1979'', Il Canneto Editore, Genova 2009
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
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* Miriam Cristaldi - ''Claudio Costa - Attraverso i quattro elementi''
* Sandra Solimano (a cura di), ''Claudio Costa: l'ordine rovesciato delle cose'', Milano, Skira, 2000. ISBN 88-8118-683-7.
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://digilander.iol.it/miriamcristaldi/librom.htm Claudio Costa - Attraverso i quattro elementi]
*[http://www.exibart.com/Notizia.asp?IDNotizia=8145&IDCategoria=58 materia immateriale]
*[http://www.psychomedia.it/pm/instither/riab/levo1.htm Un giardino delle sculture per il Centro [[Franco Basaglia]] di Genova: ''lo spazio reinventato'' di Margherita Levo Rosenberg]
*[http://www.arte.go.it/mostre/costa/index.htm alcuni lavori e notizie su Costa]
*[http://www.dars.it/eventi/cerca.asp?sede=74&azione=ricerca&tutte=si pubblicazioni di altri autori]
*[http://www.cardelliefontana.com/artisti/Costa/occ.htm altri lavori di Costa]
*[http://spazioinwind.libero.it/ilsogno/genova/costa/foto.htm altri lavori di Costa con interni dell'IMFI, Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli], in cui, in seguito fu posizionato il "museattivo" dedicato a Costa