Selgiuchidi: differenze tra le versioni

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La dinastia Selgiuchide trae il suo nome da [[Seljük]], morto intorno all'anno [[1000]].
Entrato in contrasto col suo signore, lo ''[[YabguYabghu|Yabġu]]'' degli [[Oghuz]] – una delle tribù turche orientali entrata a far parte della confederazione dei T'ie-lo, o [[Toquz Oghuz]] (Nove Clan) – il ''sübašı'' [[Seljuk|Seljük]] emigrò col suo gruppo nella [[Transoxiana]]. Suo figlio Isrāʾīl, coinvolto nelle lotte fra [[Samanidi]] e [[Karamanidi]], si spostò nei domini [[ghaznavidi]].<br />Dopo essere arrivati in [[Persia]], i Selgiuchidi adottarono la [[cultura persiana|cultura]] e la [[lingua persiana]] e giocarono un importante ruolo nello sviluppo della [[tradizione turco-persiana]]. Oggi sono ricordati come grandi patroni della [[cultura persiana|cultura]], [[arte persiana|arte]], [[letteratura persiana|letteratura]] e [[lingua persiana]] e sono considerati gli antenati culturali dei [[Oghuz|Turchi occidentali]], gli attuali abitanti di [[Azerbaigian]], [[Turchia]] e [[Turkmenistan]].
 
Il primo elemento di spicco, fondatore di fatto della dinastia, fu [[Toghrul Beg]] ([[1037]]-[[1063]]), nipote di Seljük. Questi riuscì a conquistare la [[Persia]] e l'[[Iraq]] e fu nominato [[sultano]] nel [[1055]] dal [[califfo]] di [[Baghdad]], cui egli impose una tutela, resa meno gravosa dalla comune fede [[sunnismo|sunnita]], contro le mene [[fatimidi]], espresse in quel momento a Baghdad dal comandante militare [[Turcomanni|turcomanno]] [[sciismo|sciita]] [[al-Basasiri|al-Bas&#257;s&#299;r&#299;]] che, tra il [[1056]] e il [[1059]], quasi riuscì a convincere il [[califfo]] [[al-Qa'im|al-Q&#257;ʾim]] ad abdicare e a riconoscere come legittimo califfo di tutta la ''[[Umma]]'' l'[[Imam|Im&#257;m]] fatimide del [[Il Cairo|Cairo]].