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== Storia ==
Dopo la caduta dell’[[Caduta_dell'Impero_romano_d'Occidente|Impero romano]] la Dalmazia meridionale, dal [[Narenta ]] al [[Drin]], passò sotto dominio [[Impero_bizantino|bizantino]].</br>
{{C|niente storia prima del 1941?|geografia|luglio 2013}}
Tra il [[614]] e il [[615]] iniziò l’orda [[Avari|àvaro]]-slava che raggiunse la costa della Dalmazia. L'imperatore [[Eraclio I|Eraclio]] chiese aiuto contro di loro ai [[Serbia bianca|Serbi bianchi]] della [[Lusazia]] che nell'anno [[630]] occuparono le terre invase dagli Avari, liberandole. Come ricompensa, Eraclio permise ai Serbi di instaurare principati autonomi governati da un principe (in [[Lingua serba|serbo]] ''župan'', жупан), comunque, sotto la sovranità bizantina. </br>
Fu un [[comune]] della [[provincia di Cattaro]], suddivisione amministrativa del [[Governatorato della Dalmazia]], dipendente dal [[Regno d'Italia]] dal 1941 al 1943<ref>Davide Rodogno ''Il nuovo ordine mediterraneo'', Bollati Boringhieri, Torino 2003, p. 499</ref>.
Lastua fece quindi parte della [[Doclea]] (a differenza della vicina [[Cattaro]] parte del ''thema'' ''[[Dalmatia_(thema_bizantino)|Dalmatia]]''), poi inglobato nel Gran principiato di [[Rascia]].<br>
Dal [[1420]] fece parte dell’[[Albania Veneta]].<br>
Caduta la [[Repubblica di Venezia|Serenissima]], con la [[Pace di Presburgo]] seguì il destino degli ex possedimenti veneziani entrando per un breve periodo nel [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d’Italia napoleonico]].
 
Col [[Trattato di Schönbrunn]] del 1809 entrò a far parte delle [[Province Illiriche]] per entrare poi in mano austriaca col [[Congresso di Vienna]] nel 1815 nel [[Regno di Dalmazia]] come frazione del comune di Lastua<ref name="GemeindelexikonDalmatien1"/>.
 
Dopo la [[prima guerra mondiale]], non facendo parte dei territori della [[Dalmazia]] citati nel [[Patto di Londra]], entrò a far parte del neo costituito [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]].
 
FuTra unil [[comune]]1941 e il 1943 fece parte della [[provincia di Cattaro]], suddivisione amministrativa del [[Governatorato della Dalmazia]], dipendente dal [[Regno d'Italia]] dal 1941 al 1943.<ref>Davide Rodogno ''Il nuovo ordine mediterraneo'', Bollati Boringhieri, Torino 2003, p. 499</ref>.
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] fece parte della [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia]]; dal 2006 fa parte del [[Montenegro]].
 
==Note==