Istituto nazionale della previdenza sociale: differenze tra le versioni

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L'INPS quindi, paga le [[pensione|pensioni]] e le altre [[prestazioni previdenziali]] con le [[imposta|imposte]]<ref>{{Cita|Mario Intorcia, INPS, L'ordinamento pensionistico|Cap. XVI-pag. 250-La tesi prevalente è quella che assimila i contributi previdenziali alle imposte (tesi tributaristica).}}</ref> che derivano, per circa il 70% dai [[contributi obbligatori per le assicurazioni obbligatorie]] mediante l'applicazioni di aliquote di scopo chiamate [[aliquota contributiva pensionistica di finanziamento]] (l'Agenzia delle Entrate classifica l'INPS tra gli enti impositori al pari di Comuni, Regioni ecc.) (l'aliquota è di ca. il 9% a carico del lavoratore e di ca. il 24% a carico dell'impresa) e, per il restante 30%, mediante trasferimenti da parte dello Stato direttamente dalla [[fiscalità generale]].
 
Poiché le [[pensione|pensioni]] erogate dall'INPS si pagano con le [[imposta|imposte]] ne discende che la [[spesa pensionistica in Italia|spesa pensionistica]], che rappresenta il 16% del PIL ed il 40% della [[spesa corrente primaria]]<ref>{{Cita news
|pubblicazione = L'Opinione
|autore = Claudio Romini
|url = http://www.opinione.it/editoriali/2014/11/15/romiti_editoriale-15-11.aspx#.VGceFCKkNSM.twitter
|accesso = 15 novembre 2014
|data = 15/11/2014
|citazione = Fin da quando ho cominciato ad interessarmi di politica, mi sono sempre posto una domanda: se la mano pubblica si espone eccessivamente dal lato della spesa corrente, come può farvi fronte nel caso di una molto prolungata recessione? O taglia la medesima spesa corrente o aumenta i debiti - tertium non datur - è l’unica risposta possibile.
}}</ref> del [[pareggio di bilancio|bilancio dello Stato]] valutata complessivamente nel [[conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche]].
 
Il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 detto "Salva Italia" che contiene anche la [[riforma delle pensioni Fornero]], ha disposto la incorporazione dell'[[INPDAP]] e dell'[[ENPALS]], trasferendo all'INPS le relative funzioni portando gli iscritti ai vari fondi gestiti dall'INPS al 95% dei lavoratori italiani, confermando il percorso iniziato con la [[riforma Dini]] di transizione dal [[modello previdenziale corporativo]] al [[modello previdenziale universale]].<ref>{{Normattiva|tipo=decreto legge|anno=2011|mese=12|giorno=06|numero=201|titolo=Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici.|articolo=21}}</ref>
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Dal 1º febbraio [[2014]] la carica di presidente dell'INPS è stata assunta da [[Vittorio Conti]] in qualità di commissario a seguito delle dimissioni di [[Antonio Mastrapasqua]].
Dal 1º ottobre [[2014]] la carica di presidente dell'INPS è stata assunta da [[Tiziano Treu]] in qualità di commissario straordinario.
 
== L’INPS e la previdenza sociale in Italia ==
In [[Italia]], il sistema della [[previdenza sociale]] fu istituito nel [[1898]] con la costituzione della Cassa nazionale di previdenza la quale era competente in materia di previdenza per l'invalidità e la vecchiaia degli operai. Si trattava di una [[assicurazione]] volontaria, finanziata dai contributi pagati dai dipendenti, ed integrata dall’intervento [[stato|statale]] e da versamenti volontari dei datori di lavoro.