Ferrovia Gioia Tauro-Cinquefrondi: differenze tra le versioni

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{{Infobox linea ferroviaria
|nome = Gioia Tauro–CinquefrondiTauro-Cinquefrondi
|originale =
|mappa = Ferrovia Gioia Tauro-Cinquefrondi.svg
|inizio =
|fine =
|apertura = [[1924]] (Gioia Tauro–CittanovaTauro-Cittanova)<br />[[1929]] (Cittanova–CinquefrondiCittanova-Cinquefrondi)
|apertura2 =
|chiusura = [[2011]]
|gestore = [[Mediterranea-Calabro-Lucane|MCL]] (1924-1961)<br />[[Ferrovie Calabro Lucane|FCL]] (1961-1989)<br />[[Ferrovie della Calabria|FC]] (1989-2011)
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|lunghezza = 32
|nazioni = {{ITA}}
|scartamento = {{M|950 mm|m|m}}
|elettrificata = no
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}}
 
La '''ferrovia Gioia Tauro–CinquefrondiTauro-Cinquefrondi''' è una linea ferroviaria a scartamento ridotto (950&nbsp;mm), gestita dalle [[Ferrovie della Calabria]], che collega i centri abitati dell'entroterra taurense alla [[ferrovia Tirrenica Meridionale]] delle [[Ferrovie dello Stato]] presso la stazione di [[Gioia Tauro]].
Dal 7 giugno [[2011]] l'esercizio ferroviario è stato sospeso<ref>[http://www.ferroviedellacalabria.it/orari2.html#ferrovia Sito ufficiale FC: comunicazioni importanti]</ref> per ragioni di sicurezza in attesa di manutenzione<ref name="ferrovie.it">[http://www.ferrovie.it/ferrovie.vis/timdettvp.php?id=2807 FC: chiusa la Gioia Tauro - Cinquefrondi]</ref> e sostituito da un autoservizio curato dalla stessa società FC.
 
== Storia ==
La costruzione di una ferrovia a [[scartamento ridotto]] da [[Gioia Tauro]] per i comuni dell'interno prese forma mentre ancora erano in corso i lavori sulla Ferrovia Tirrenica, con un progetto del gennaio [[1883]] che sfruttava le possibilità offerte dalla promulgazione della ''Legge Baccarini'' del [[1879]]. Questo progetto, nonostante fosse stato approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici era stato bloccato a causa delle richieste avanzate da numerosi comuni calabresi che ne chiedevano un prolungamento fino allo [[Jonio]], a [[Gioiosa Jonica]]. Una nuova richiesta in tal senso era stata approvata nel [[1886]] dal ministro dei Lavori Pubblici [[Francesco Genala]] ma anch'essa era stata bloccata da nuove richieste per due diramazioni [[Polistena]]-[[Rosarno]] e [[Radicena]]-[[Oppido Mamertina]]-[[Palmi]]<ref>''Progetto di ferrovia economica a sezione ridotta. Linea Gioia Tauro-Cittanova km 21,5'', Tipografia dell'Accademia Reale delle Scienze, Napoli 1883</ref>. Nel frattempo era stata completata, nel [[1895]], la ''Tirrenica'' e la [[stazione di Gioia Tauro]] aveva assunto una certa importanza data la produzione agricola della zona<ref name="CO">{{cita|Costanzo|p. ?|costanzo}}</ref>.
 
[[File:Littorina-GT.jpg|thumb|[[Automotrice M2 serie 200]] in sosta nella stazione di Gioia Tauro]]
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I lavori sulla tratta proveniente da [[Gioia Tauro]] giungono a conclusione il 28 marzo 1929, con l'inaugurazione dell'intera linea Gioia Tauro-Cinquefrondi<ref name="BLO" />.
 
DalDopo ottant'anni dalla sua apertura, dal 7 giugno [[2011]] l'esercizio dellasulla linea è sospeso<ref>''Addio alle linee taurensi?'', in "I Treni" n. 339 (luglio 2011), p. 9</ref> a causa di carenze di sicurezza riscontrate dall'USTIF.<ref>F. Bloisi, ''Le Ferrovie Taurensi'', op.cit., TT256 p. 27</ref>.
== Materiale rotabile ==
Il servizio attivato fu svolto inizialmente con [[trazione ferroviaria|trazione a vapore]], con locomotive [[Locomotiva FCL 170|Gruppo 170]] e [[Locomotiva FCL 200|Gruppo 200]] assegnate prima al [[Deposito locomotive]] di Radicena e quindi a quello di Gioia Tauro. Successivamente arriveranno anche le più potenti [[Locomotiva FCL 400|locomotive Gr.400]] e [[Locomotiva FCL 350|locomotive Gr.350]]. Le prime automotrici arrivano a metà degli [[anni 1930|anni trenta]] come primo tentativo di rendere più veloce ed economico l'esercizio viaggiatori. Si trattava di [[Automotrice M 1|automotrici a 2 assi unidirezionali]] che resteranno in servizio fino agli [[anni 1970|anni settanta]]. Le prime [[automotrice|automotrici a carrelli]], del tipo M2.70, arrivano negli [[anni 1950|anni cinquanta]] e sono quattro unità ricavate dalla trasformazione di vecchie carrozze e che sul finire della carriera saranno private del motore e trasformate nuovamente, questa volta in rimorchiate serie RL 71-74.<ref>F. Bloisi, ''Le Ferrovie Taurensi'', op.cit., TT255 pp. 23-29; TT256, pp. 20-27</ref>
Il vero ammodernamento arriva negli [[anni 1970|anni Settanta]], con le prime [[Automotrice M2 serie 200|automotrici del gruppo M2.200]], entrate in servizio a partire dal [[1973]]<ref>F. Bloisi, ''Le Ferrovie Taurensi'', op.cit., TT255 p.28</ref>. e che, con i rimorchi Ra 1000 migliorarono considerevolmente il servizio, mentre le nuove [[Locomotiva LM4|Locomotive diesel idrauliche LM4.600]] furono incaricate dei servizi merci che sin dai tempi della trazione a vapore venivano effettuati anche grazie a speciali carrelli a [[scartamento ridotto]] sui quali erano caricati i carri a [[scartamento ordinario]] provenienti o diretti alla rete FS<ref>{{cita|Federici|p. |federici}}</ref>
 
== Caratteristiche ==
Dal 7 giugno [[2011]] l'esercizio della linea è sospeso<ref>''Addio alle linee taurensi?'', in "I Treni" n. 339 (luglio 2011), p. 9</ref> a causa di carenze di sicurezza riscontrate dall'USTIF.<ref>F. Bloisi, ''Le Ferrovie Taurensi'', op.cit., TT256 p. 27</ref>
{{...}}
 
{| class="wikitable" style="float:right; margin: 1em; font-size:90%"
== Il tracciato ==
|-
In partenza da Gioia Tauro, la linea procede affiancata per poche centinaia di metri a quella per [[Sinopoli]], dalla quale si separa per addentrarsi nella campagna verso Villa Cordopatri e Rizziconi e con un lungo rettilineo raggiunge Cannavà e Amato, abilitata agli incroci che però si svolgono nella successiva stazione di San Martino dopo un tratto in salita con pendenza del 28 per mille. Successivamente raggiunge [[Taurianova]] prima della rampa del 35 per mille che conduce a [[Cittanova]], che con i suoi 383 metri sul livello del mare è il punto più alto della linea. Dopo aver superato il ponte ad archi di [[San Giorgio Morgeto]], l'opera più importante della linea e la stazione di [[Polistena]], le automotrici giungono al capolinea di [[Cinquefrondi]], dotato di una rimessa per il ricovero dei rotabili.<ref>F. Bloisi, ''Le Ferrovie Taurensi'', op.cit., TT256 pp. 24-26</ref>
!colspan=5|Stazioni e fermate
[[File:LM4 camigliatello1.jpg|thumb|upright=1.3|Locomotiva LM4-600 delle [[Ferrovie della Calabria]]]]
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== Percorso, stazioni e fermate ==
{| class="prettytable float-right"
{{Percorso_fer5||||STRrg|CONTl|||[[Ferrovia Tirrenica Meridionale|linea RFI per Salerno]]}}
{{Percorso_fer5|||KBHFa|BHF||0+000|[[Stazione di Gioia Tauro (FC)]] / [[Stazione di Gioia Tauro|Gioia Tauro]] ([[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]])}}
{{Percorso_fer5||CONTr|KRZu|STRrf||||[[Ferrovia Tirrenica Meridionale|linea RFI per Reggio Calabria]]}}
{{Percorso_fer5||CONTr|ABZrf|||||[[Ferrovia Gioia Tauro-Palmi-Sinopoli|linea FC per Sinopoli]] (esercizio sospeso, 2011)}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|HST|(1+xxx)|Gioia Tauro Est}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|AKRZu|||[[Autostrada A3 (Italia)|Autostrada A3]] - [[Strada europea E45]]}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|HST|3+712|Villa Cordopatri}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|BHF|5+344|[[Rizziconi]]}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|HST|8+297|Cannavà}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|HST|11+857|Amato}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|BHF|(12+xxx)|[[San Martino di Taurianova|San Martino]]}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|BHF|15+400|[[Taurianova]]}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|BHF|21+219|[[Cittanova (Italia)|Cittanova]]}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|HST|25+371|San Giorgio Morgeto-Torre}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|BHF|26+769|[[San Giorgio Morgeto]]}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|BHF|29+679|[[Stazione di Polistena|Polistena]]}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|HST|x+xxx|Cinquefrondi piazza Creazzo}}
{{Percorso_ferPercorso_fer1|KBHFe|31+737|[[Cinquefrondi]]}}
|}
 
=== Percorso ===
In partenza da Gioia Tauro, la linea procede affiancata per poche centinaia di metri a quella per [[Sinopoli]], dalla quale si separa per addentrarsi nella campagna verso Villa Cordopatri e Rizziconi e con un lungo rettilineo raggiunge Cannavà e Amato, abilitata agli incroci che però si svolgono nella successiva stazione di San Martino dopo un tratto in salita con pendenza del 28 per mille. Successivamente raggiunge [[Taurianova]] prima della rampa del 35 per mille che conduce a [[Cittanova]], che con i suoi 383 metri sul livello del mare è il punto più alto della linea. Dopo aver superato il ponte ad archi di [[San Giorgio Morgeto]], l'opera più importante della linea e la stazione di [[Polistena]], le automotrici giungono al capolinea di [[Cinquefrondi]], dotato di una rimessa per il ricovero dei rotabili.<ref>F. Bloisi, ''Le Ferrovie Taurensi'', op.cit.TT256, TT256 pp. 24-26.</ref>.
 
== Materiale rotabile ==
[[File:LM4 camigliatello1.jpg|thumb|upright=1.3|Locomotiva LM4-600 delle [[Ferrovie della Calabria]]]]
 
Il servizio attivato fu svolto inizialmente con [[trazioneTrazione ferroviaria|trazione a vapore]], con locomotive [[Locomotiva FCL 170|Gruppogruppo 170]] e [[Locomotiva FCL 200|Gruppo 200]] assegnate prima al [[Depositodeposito locomotive]] di Radicena e quindi a quello di Gioia Tauro. Successivamente arriveranno anche le più potenti [[Locomotiva FCL 400|locomotive Gr.400]] e [[Locomotiva FCL 350|locomotive Gr.350]]. Le prime automotrici arrivano a metà degli [[anni 1930|anni trenta]] come primo tentativo di rendere più veloce ed economico l'esercizio viaggiatori. Si trattava di [[Automotrice M 1|automotrici a 2 assi unidirezionali]] che resteranno in servizio fino agli [[anni 1970|anni settanta]]. Le prime [[automotrice|automotrici a carrelli]], del tipo M2.70, arrivano negli [[anni 1950|anni cinquanta]] e sono quattro unità ricavate dalla trasformazione di vecchie carrozze e che sul finire della carriera saranno private del motore e trasformate nuovamente, questa volta in rimorchiate serie RL 71-74.<ref>F. Bloisi, ''Le Ferrovie Taurensi'', op.cit., TT255 pp. 23-29; TT256, pp. 20-27.</ref>.
Il vero ammodernamento arriva negli [[anni 1970|anni Settantasettanta]], con le prime [[Automotrice M2 serie 200|automotrici del gruppo M2.200]], entrate in servizio a partire dal [[1973]]<ref>F. Bloisi, ''Le Ferrovie Taurensi'', op.cit., TT255 p.28</ref>. e che, con i rimorchi Ra 1000 migliorarono considerevolmente il servizio, mentre le nuove [[Locomotiva LM4|Locomotive diesel idrauliche LM4.600]] furono incaricate dei servizi merci che sin dai tempi della trazione a vapore venivano effettuati anche grazie a speciali carrelli a [[scartamento ridotto]] sui quali erano caricati i carri a [[scartamento ordinario]] provenienti o diretti alla rete FS<ref>{{cita|Federici|p. |federici}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
Line 81 ⟶ 87:
* [[Storia dello scartamento ridotto in Italia]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Gioia Tauro–CinquefrondiTauro-Cinquefrondi railway}}
 
{{Portaleportale|Calabria|trasporti}}
 
[[Categoria:Linee ferroviarie dismesse in Calabria|Gioia Tauro-Cinquefrondi]]