Istituto Geografico Centrale: differenze tra le versioni

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Alcuni anni dopo nacque l'editoria relativa alla montagna. Dopo la carta del [[Parco Nazionale del Gran Paradiso]] furono pubblicate le altre carte in scala 1:50.000 che coprono l'arco alpino dalla Valle d'Aosta fino alla Liguria. Seguirono nella serie altre carte più dettagliate in scala 1:25.000 destinate agli scalatori e agli alpinisti che, oltre ai sentieri e le vie di ascensione, evidenziano anche gli itinerari di sci-alpinismo.
 
L'Istituto geografico Centrale è stato definito tra i ''primi tracciatori di cartine per queste regioni alpine e appenniniche del nord ovest italiano'', e viene riconosciuto il ruolo che per molti decenni ha avuto nell'aiutare ''generazioni di escursionisti a fare ottime gite''.<ref>''VALLI MAIRA, GRANA, STURA'', recensione su ''Alpinia.net'' on-line su [http://www.alpinia.net/editoria/recensioni/rec_scheda.php?id=1661 www.alpinia.net] (consultato nel novembre 2014)</ref>
Le carte IGC in scala 1:50.000 erano ancora riconosciute, nel 2012, come le uniche che coprissero l'intero [[Piemonte]].<ref>''... le intramontabili carte dell’Igc, Istituto geografico centrale, in scala 1:50.000, le uniche che coprono l’intera regione''; ''LIBRI DI MONTAGNA IN CITTÀ'', [[Compagnia di San Paolo]], articolo su [http://www.torinoelealpi.it/i-libri-di-montagna-a-torino/ www.torinoelealpi.it] (consultato nel novembre 2014)</ref>