Salvatore Giuliano (film): differenze tra le versioni

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Presentato in concorso al [[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival di Berlino]] [[1962]], vinse l'[[Orso d'argento per il miglior regista]] nonché tre [[Nastri d'argento]]. Il film è stato selezionato tra i [[100 film italiani da salvare]]<ref>[http://www.retedeglispettatori.it/index.php?section=i-cento-film&id=64-salvatore-giuliano Rete degli Spettatori]</ref>.
 
== Trama ==
[[1950]]: a [[Castelvetrano]] viene trovato il corpo senza vita del bandito [[Salvatore Giuliano]]. Un [[flashback]] riporta indietro la narrazione al [[1945]]: i leader separatisti decidono di assoldare il bandito Giuliano e la sua banda per la causa dell'indipendenza della [[Sicilia]]; i banditi quindi assaltano le locali caserme e si accaniscono contro le forze dell'ordine. La narrazione torna al [[1950]]: i carabinieri danno versioni discordanti sulla fine del bandito, che non convincono i giornalisti accorsi sul luogo del delitto. Ulteriore flashback che riporta al [[1945]]-[[1946|46]]: la guerriglia separatista provoca l'intervento dell'esercito che, insediatosi a [[Montelepre]] (paese natale di Giuliano), viene "accolto" dai banditi con l'uccisione di un soldato, che provoca forti restrizioni nei confronti della popolazione locale, che culmineranno nell'arresto di tutti gli uomini del paese per scoraggiare il banditismo; la concessione dell'[[Statuto speciale|autonomia siciliana]] pone fine alla causa separatista, inducendo la banda Giuliano ad incrementare i sequestri di persona di concerto con la mafia. La narrazione torna al 1950: avviene la straziante scena del riconoscimento del corpo di Giuliano da parte della madre. Un altro flashback va nel [[maggio]] [[1947]]: durante un comizio a [[Portella della Ginestra]] per festeggiare la vittoria del [[Blocco del Popolo]] alle elezioni regionali, i banditi sparano sulla folla, provocando numerosi morti e feriti; la polizia arresta i primi sospetti, arrivando alla conclusione che a sparare è stata la banda Giuliano. Altro ritorno al 1950: dopo la morte di Giuliano, la polizia arresta il suo luogotenente [[Gaspare Pisciotta]] ([[Frank Wolff]]); inizia a [[Viterbo]] il processo per individuare i responsabili della strage di Portella, che vede come imputati Pisciotta e tutti gli altri banditi, che ritrattano le precedenti confessioni e fingono convulsioni in aula: a sorpresa, Pisciotta si autoaccusa dell'omicidio di Giuliano. Durante le udienze si cercano di ricostruire gli oscuri legami tra banditismo, polizia, politica e mafia attraverso varie testimonianze; il [[flashback]] torna prima della morte di Giuliano: avvengono contatti tra carabinieri e mafia che portano all'arresto dei banditi; Pisciotta diviene pure confidente ed uccide Giuliano, il cui corpo viene sistemato dai carabinieri in modo da fare credere che è stato ucciso da loro. La narrazione torna allo svolgimento del processo di Viterbo, che infine si conclude con pesanti condanne nei confronti dei banditi; in aula Pisciotta promette nuove rivelazioni sui mandanti politici della strage di Portella ma viene avvelenato in carcere nel [[1954]]. Infine il film fa un salto nel [[1960]], concludendosi con l'uccisione del mafioso-confidente che aveva fatto arrestare i banditi.
 
== Produzione ==
Le riprese del film si svolsero negli stessi luoghi dove erano avvenuti i fatti raccontati ([[Montelepre]], [[Castelvetrano]], [[Portella della Ginestra]])<ref name=autogenerato1>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/01/11/quando-rosi-recluto-gli-attori-nel-feudo.html?ref=search Quando Rosi reclutò gli attori nel feudo del re di Montelepre - La Repubblica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e durante la lavorazione vennero impiegati soprattutto attori non professionisti presi tra la gente del luogo; tra gli altri, il bandito Giuliano venne interpretato dal tranviere palermitano [[Pietro Cammarata]], che nel film compare sempre di spalle o in lontananza<ref name=autogenerato1 /><ref name=autogenerato2>[http://www.treccani.it/enciclopedia/salvatore-giuliano_(Enciclopedia-del-Cinema)/ Salvatore Giuliano in Enciclopedia del Cinema Treccani]</ref>.
 
== Incassi ==
Nella stagione [[1961]]-[[1962|62]] la pellicola incassò 737.084.000 milioni di [[lira italiana|lire]] dell'epoca, il decimo posto nella classifica dei film italiani di maggior successo<ref name=autogenerato2 />.
 
== Riconoscimenti ==
* '''[[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival di Berlino]] [[1962]]'''
** ''[[Orso d'argento per il miglior regista]]''
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** ''Premio San Fedele per il cinema''
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Imdb|film|0055399|Salvatore Giuliano}}
{{Francesco Rosi}}