Lee Miller Penrose: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
La sua famiglia di origine era composta dal padre Theodore, ingegnere, inventore e uomo d’affari di origine tedesca, dalla madre Florence Miller nata MacDonald, di origine canadese, scozzese ed irlandese, dal fratello minore Erik e dal fratello maggiore John. Era la figlia preferita del padre, che si dilettava con la fotografia ede che insegnò le tecniche fotografiche ai propri figli quando erano ancora molto piccoli. Lee, oltre ad essere allieva, fin dall'infanzia era stata anche la modella di Theodore, che la ritraeva spesso nelle sue [[Stereogramma|fotografie stereoscopiche]].<ref name=Prose>{{Cita|Prose}}</ref>
 
Nel 1914, all'età di sette anni, subì una [[violenza sessuale]], mentre si trovava a [[Brooklyn]] presso amici di famiglia in occasione del ricovero in ospedale della madre; fra le conseguenze ebbe un’infezione di [[gonorrea]]. Non venne sporta denuncia e non fu ben chiaro chi fosse l’autore della violenza, che voci contrastanti attribuirono ad un marinaio, ad un parente o addirittura al padre di Lee. Molti anni più tardi tali supposizioni vennero smentite dal figlio di Lee Miller, cheil quale escluse parimenti l'ipotesi di rapporti incestuosi fra Lee e Theodore, che le foto scattate loro in seguito da [[Man Ray]] potevano suggerire.<ref name=Leafe>{{Cita|Leafe}}</ref> Qualunque fosse la vera identità dello stupratore, in quello stesso anno Theodore iniziò a fotografare la figlia nuda, ritraendola nella neve in una foto intitolata ''Mattinata di dicembre'' che si ispirava a ''Mattinata settembrina'', un quadro di [[Paul Chabas]], la cui esposizione a [[New York]] nel 1913 era stata causa di scandalo.<ref name=Darwent>{{Cita|Darwent}}</ref>
 
Nel 1925 frequentò l'[[École nationale supérieure des beaux-arts]]; nel 1926, a 19 anni, si iscrisse alla ''Art Students League'' di [[New York]] per studiare [[scenografia]] e [[illuminazione]] di scena.<ref name=Livingston>{{Cita|Livingston|p. 28}}</ref><ref name=Penrose95>{{Cita|A. Penrose, 1995|p. 46}}</ref> Nello stesso anno, mentre camminava per strada a [[Manhattan]], rischiò di essere investita da un'auto che sopraggiungeva, ma fu prontamente trattenuta da un passante che le evitò l'incidente e le salvò la vita.<ref name=Livingston/><ref name=Penrose95/>
 
=== Carriera come modella ===
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Mentre dimostrava sempre maggiore interesse alle tecniche di chi la fotografava, cresceva la sua ambizione a diventare l'osservatrice anziché l'osservata.<ref name=Leafe/>
 
Una foto di Lee Miller scattata da Steichen fu utilizzata per la pubblicità di assorbenti e causò uno scandalo<ref>{{Cita| Famous People in AdvertisingFinley}}</ref> che pose fine alla sua carriera di modella.
 
=== Carriera come fotografa ===
Nel 1929 Lee Miller si recò a [[Parigi]] con l’intenzione di fare apprendistato presso l’artista e fotografo surrealista [[Man Ray]]. Sebbene all’inizio questi non fosse intenzionato ad avere allievi, Lee presto divenne la sua modella e collaboratrice, e pure la sua compagna e musa.<ref name=Darwent/>
 
A Parigi nel 1930 Miller allestì uno studio fotografico proprio, spesso ricevendo commissioni da stiliste affermate quali [[Elsa Schiaparelli]] e [[Coco Chanel]].<ref name=Portraits/> Non di rado sollevò da questo tipo di incarichi Man Ray, che in tal modo poteva concentrarsi sui propri dipinti.<ref name=Penrose9522>{{Cita|A. Penrose, 1995|p. 22}}</ref> Molte fotografie attribuite a Man Ray erano in realtà opera di Miller e nel 1930 non era facile distinguere quale dei due fosse l'autore.<ref name=Penrose9522/><ref name=Darwent/>
 
Insieme a Ray Lee Miller lavorò a numerosi progetti, ed insieme sperimentarono la tecnica fotografica della [[Solarizzazione (fotografia)|solarizzazione]].<ref>{{Cita|Rosemont|p. 47}}</ref>
 
La passione per i soggetti surreali e [[Pittura metafisica|metafisici]] la portò a partecipare attivamente al [[Surrealismo|movimento surrealista]] con le sue immagini argute ed umoristiche. Ebbe rapporti d'amicizia con [[Pablo Picasso]], di cui fu pure modella,<ref>{{Cita|Rubin}}</ref> [[Paul Éluard]] e [[Jean Cocteau]]; in particolare, nel film di quest’ultimo ''Le Sang d'un Poète'' (1930) interpretò la parte di una statua che prende vita.<ref>{{Cita|Penrose e MacWeeney}}</ref><ref>{{Cita|Internet Movie Database}}</ref>
 
Nell'intero corso della sua carriera Lee Miller mantenne sempre il punto di vista surrealista, utilizzando porte, specchi, finestre ed altri dettagli atti ad inquadrare e ad isolare il soggetto ritratto.<ref name=Portraits/>
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Delusa sia dalla relazione amorosa che dall'ambiente artistico, nel 1932 lasciò Ray e Parigi per tornare a [[New York]], dove allestì un proprio studio fotografico per ritratti e foto commerciali, con il fratello Erik che la assisteva nella [[camera oscura]]. Nello stesso anno espose nella mostra della ''Moderna fotografia europea'' presso la galleria Julien Levy di New York, nella quale allestì l’anno successivo l’unica mostra personale di tutta la sua vita. <ref>{{Cita| Conekin}}</ref>
 
A New York lavorò con successo come fotografa per due anni, eseguendo numerosi ritratti, come quelli dell’artista [[Joseph Cornell]], delle attrici [[Lilian Harvey]] e [[Gertrude Lawrence]], e del cast [[afroamericano]] dell’opera lirica ''Four Saints in Three Acts'' (1934) di [[Virgil Thomson]] e [[Gertrude Stein]]. Ritratti come ''Floating Head (Mary Taylor)'', del 1933, riflettevano l'influenza surrealista di Man Ray.<ref name=Portraits/>
 
Nel 1934 conobbe il facoltoso uomo d’affari [[Egitto|egiziano]] Aziz Eloui Bey, che si era recato a New York per acquistare l’attrezzatura per il [[trasporto ferroviario]] nazionale del proprio Paese. Nacque una storia d'amore che in pochi mesi venne coronata dal matrimonio, e nel 1935 Lee Miller seguì il marito al [[Il Cairo|Cairo]]. Qui, impressionata dal paesaggio arido del deserto e dai luoghi abbandonati dei [[Faraone|faraoni]], fotografò rovine e templi, arrampicandosi con la propria attrezzatura anche sulla [[piramide di Cheope]] a [[Giza]]. Le foto scattate in Egitto, compresa ''Portrait of Space'', sono considerate fra le sue immagini surrealiste più sorprendenti, nonostante Miller avesse temporaneamente sospeso il lavoro di fotografa professionista.
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Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] Miller era residente in [[Hampstead]] a [[Londra]] con Roland Penrose quando iniziò il [[bombardamento]] della città. Penrose venne richiamato alle armi, mentre Lee tornò per un breve periodo a New York dove riprese il lavoro di fotografa per [[Vogue (rivista)|Vogue]].
 
Ignorando le richieste degli amici e della famiglia di restare negli [[Stati Uniti d’America|Stati Uniti]], Miller intraprese la nuova carriera di [[fotoreporter]] di guerra per Vogue, e documentò il [[bombardamento strategico]] del [[Regno Unito]] nel corso della [[guerra lampo]] portata avanti dalla [[Germania nazista]]. Tra il 1939 ed il 1945 Miller fece parte del ''London War Correspondents Corp'' e fu riconosciuta dall’[[United States Army|esercito degli Stati Uniti d’America]] quale [[Giornalismo di guerra|corrispondente di guerra]] per l’editore Condé Nast dal mese di dicembre 1942, incarico all'epoca non frequentemente assegnato ad una donna. Collaborò con il fotografo statunitense David Scherman, corrispondente di [[Life (rivista)|Life]], con il quale ebbe una relazione. Le furono affidati numerosi incarichi, durante i quali sviluppava le pellicole in una camera oscura improvvisata nella propria stanza d'albergo.
 
Miller si recò in [[Francia]] meno di un mese dopo il [[Operazione Nettuno|D-Day]] e documentò il primo utilizzo del [[napalm]] durante l’[[assedio]] di [[Saint-Malo]], la [[liberazione di Parigi]], la [[battaglia]] dell’[[Alsazia]], l'incontro tra l'esercito statunitense e l'[[Armata Rossa]] a [[Torgau]], la conquista del [[Berghof]] nell'[[Obersalzberg]] presso [[Berchtesgaden]]. In particolare, la documentazione dell’orrore dei [[Campo di concentramento|campi di concentramento]] [[Nazionalsocialismo|nazisti]] di [[Campo di concentramento di Buchenwald|Buchenwald]] e di [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]] lasciaronocostituì la prima testimonianza dello sterminio perpetrato nei campi, tanto che dovette essere certificata l’autenticità delle foto per la pubblicazione su Vogue,<ref>{{Cita|Bizimana}}</ref> e lasciò un segno indelebile nella sua mente.<ref>La maggior parte delle fonti fa riferimento allo stress post traumatico sofferto da Lee Miller a causa degli orrori di cui era stata testimone durante la guerra.</ref> Una foto di Scherman, che ritrasse Miller nella vasca da bagno dell’appartamento di [[Adolf Hitler]] a [[Monaco di Baviera]] dopo la caduta della città nel 1945, costituì una delle immagini più rappresentative della collaborazione fra i due fotografi.<ref name=Leafe/><ref>{{Cita|Slate}}</ref>
 
Durante la guerra, forse per la prima volta nella vita, Lee venne apprezzata non per il proprio aspetto bensì per ciò che era in grado di fare, realizzando in tal modo il desiderio di "scattare una foto piuttosto che essere ripresa". Fu sempre determinata a competere con gli uomini ad armi pari, talvolta rischiando guai, come quando infranse il divieto che riguardava le fotografe di avvicinarsi troppo al fronte: infrazione che le costò l'arresto per un breve periodo.<ref name=Leafe/>
 
Finita la guerra, Miller iniziò a ritrarre bambini ricoverati in un ospedale di [[Vienna]] e la vita dei contadini nell’[[Ungheria]]; immortalò anche l’esecuzione del primo ministro [[László Bárdossy]]. Continuò anchequindi a lavorare per [[Vogue]] per due anni, occupandosi di [[moda]] e di [[celebrità]].
 
Non espose fotografie fino al 1955, anno in cui le sue opere vennero esibite nella mostra ''The Family of Man'' presso il [[Museum of Modern Art]] di New York. <ref>{{Cita|Livingston}}</ref>
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[[File: Lee Miller (5595220206).jpg|thumb|upright=0.7|'' Farley Farm House'']]
[[File: Lee Miller (5594634275).jpg|thumb|upright=0.7|'' Targa sulla Farley Farm House'']]
Due anni più tardi la famiglia Penrose acquistò una proprietà, la ''Farley Farm House'' nell’[[East Sussex]], di cui Roland Penrose decorò il caminetto ed arredò il giardino con sculture.<ref name=Farley>{{Cita|Farley Farm site}}</ref> Tra gli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e [[Anni 1960|sessanta]] Farley Farm divenne una meta di pellegrinaggio per artisti quali [[Pablo Picasso]], [[Man Ray]], [[Henry Moore]], [[Eileen Agar]], [[Jean Dubuffet]], [[Saul Steinberg]], [[Dorothea Tanning]] e [[Max Ernst]].
 
Mentre Miller continuava occasionalmente a scattare foto per Vogue, era conosciuta soprattutto come Lady Penrose e presto alla camera oscura preferì la cucina, trasformandosi in cuoca apprezzata. Fotografò anche Picasso e [[Antoni Tàpies]] per le biografie che Roland scrisse su di loro. Le immagini della guerra, specialmente quelle dei campi di concentramento, continuavano a tormentarla e il suo stato depressivo peggiorò. Una delle cause per ilIl suo peggioramento poteva anche essere attribuitain parte attribuito alla lunga relazione extraconiugale del marito con una trapezista.<ref name=Prose/>
 
Negli [[Anni 1940|anni quaranta]] e [[Anni 1950|cinquanta]] Lee fu indagata dal servizio di sicurezza britannico [[MI5]] perché sospettata di [[spionaggio]] per conto dell’[[Unione Sovietica]].<ref>{{Cita| Gardham}}</ref><ref>{{Cita| BBC}}</ref>
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== La fama di Lee Miller ==
Nel 1955 alcune foto di Miller vennero selezionate per l’esposizione ''The Family of Man'' realizzata presso il [[Museum of Modern Art]] di [[New York]]; nel 1976 Lee fu ospite d’onore ai [[Rencontres d'Arles]].
Lee Miller non si preoccupò particolarmente di fare pubblicità al proprio lavoro fotografico, noto soprattutto in seguito agli sforzi del figlio Antony che iniziò a studiare, conservare e promuovere l'opera materna fin dall’inizio degli [[Anni 1980|anni ottanta]], rendendo accessibili le foto sul sito ''Lee Miller Archives''.<ref>{{Cita| Archives}}</ref>
 
In generale, Lee Miller non si preoccupò particolarmente di fare pubblicità al proprio lavoro fotografico, noto soprattutto in seguito agli sforzi del figlio Antony che iniziò a studiare, conservare e promuovere l'opera materna fin dall’inizio degli [[Anni 1980|anni ottanta]], rendendo accessibili le foto sul sito ''Lee Miller Archives''.<ref>{{Cita| Archives}}</ref>
 
Quando ereditò la Farley Farm, Antony la trasformò in museo in cui, accanto alle stanze abitate dai genitori, espose le opere di loro produzione, come ''Fallen Giant'', ''Sea Creature'' e ''Kneeling Woman'', e le collezioni private Miller-Penrose, ossia alcuni fra i loro pezzi d’arte preferiti, comprendenti lavori di Picasso, Man Ray, [[Max Ernst]] e [[Joan Miró]].<ref name=Farley/>
 
Nel 1985 Antony Penrose pubblicò la prima biografia della madre, intitolata ''The Lives of Lee Miller''.<ref name=Penrose85/> Da quel momento molti libri, spesso corredati di foto di Lee Miller, vennero scritti dagli storici dell’arte e da scrittori quali Jane Livingston,<ref>{{Cita|Livingston}}</ref> Richard Calvocoressi,<ref>{{Cita|Calvocoressi}}</ref> Mark Haworth-Booth.<ref>{{Cita|Haworth-Booth}}</ref> Un’intervista radiofonica del 1946 venne trasformata in [[audiolibro]] dal titolo ''Surrealism Reviewed'', pubblicato nel 2002. <ref>{{Cita| Surrealism Reviewed}}</ref>
 
Nel 1989 venne organizzata una grande retrospettiva itinerante in buona parte degli [[Stati Uniti d’America]].
 
Le opere principali di Lee Miller, ossia le foto scattate come corrispondente di guerra, vennero in buona parte raccolte e pubblicate postume sempre a cura di Antony Penrose, con una prefazione di David Scherman.<ref>{{Cita|A. Penrose, 1992}}</ref>
Nel 1993 la biografia romanzata di Lee Miller pubblicata da [[Marc Lambron]] vinse il [[Prix Femina]].<ref>{{Cita|Lambron}}</ref>
 
Nel 2005 la vita di Lee Miller venne riprodotta in un [[musical]] intitolato ''Six Pictures of Lee Miller'', con musiche e parole del compositore britannico Jason Carr, <ref>{{Cita|Carr}}</ref> premiato al Chichester Festival Theatre nel [[Sussex]]. Nello stesso anno la biografia di Carolyn Burke, ''Lee Miller, a Life''<ref>{{Cita|Burke}}</ref><ref>{{Cita|Hardy}}</ref> venne pubblicata negli [[Stati Uniti d’America]] da [[Alfred A. Knopf]] e nel [[Regno Unito]] da [[Bloomsbury Publishing|Bloomsbury]].
 
Nel 2007, con la collaborazione dell’[[Università del Sussex]], comparve ''Echoes from St. Malo''<ref>{{Cita|A. Penrose, 2007}}</ref> all’interno della collana ''Traces of Lee Miller'', un [[Compact disc|CD]] interattivo e [[DVD]] sull’attività fotografica di Lee Miller a [[Saint-Malo]].
 
Nel 2012 diverse opere di Miller vennero incluse nella tredicesima edizione della [[documenta]] di [[Kassel]].
 
== Note ==
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* {{Cita libro|titolo =Lee Miller : photographer|autore =Jane Livingston|wkautore = |curatore = |altri = |url = |editore =Thames and Hudson|città =New York|anno =1989|lingua ={{en}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |ISBN =091757107X |LCCN =88062708|DOI= |OCLC =20171216|SBN =IT\ICCU\UBO\2349498|cid = Livingston|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita libro|titolo =Lee Miller's war : photographer and correspondent with the Allies in Europe, 1944-45|autore =|wkautore = |curatore =Antony Penrose|altri =foreword by David E. Scherman|url = |editore =Little, Brown|città =Boston|anno =1992|lingua ={{en}}|annooriginale = |volume = |edizione =1|capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |ISBN =0821218700|LCCN =92052962|DOI= |OCLC =25632221|SBN =|cid = A. Penrose, 1992|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita news|lingua ={{de}}|autore = |wkautore = |url = http://www.zeit.de/1993/52/von-glamour-und-grauen|titolo = Von Glamour und Grauen|pubblicazione =Die Zeit online|città=s.l.|editore = Zeitverl. Bucerius |data = 24 dicembre 1993|p = |pp = |accesso = 4 dicembre 2014|formato = |cid = Zeit|citazione = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = no}}
* {{Cita libro|titolo =L' œil du silence : [roman]|autore =Marc Lambron |wkautore =Marc Lambron|curatore =|altri = |url = |editore = Flammarion |città =Paris|anno =1993|lingua ={{fr}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp =|ISBN = 2080667904|LCCN=94120356|DOI=|OCLC = 30077722|SBN= IT\ICCU\URB\0407418|cid=Lambron|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita libro|titolo =Apropos Lee Miller|autore =Antony Penrose|wkautore = |curatore = |altri = |url = |editore =Verlag Neue Kritik|città =Frankfurt am Main|anno =1995|lingua ={{de}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |ISBN =9783801502782|LCCN =|DOI= |OCLC =34736825|SBN = |cid = A. Penrose, 1995|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita libro|titolo =Picasso et le portrait|autore = |wkautore = |curatore = William Rubin |altri = textes de Anne Baldassari et al. |url = |editore = Reunion des musees nationaux ; Flammarion |città =Paris|anno =1996|lingua ={{fr}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp =|ISBN = 2711834891|LCCN=|DOI=|OCLC = 36015805 |SBN= IT\ICCU\PUV\0282415|cid=Rubin|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita libro|titolo =Surrealist women : an international anthology|autore =Penelope Rosemont|wkautore =Penelope Rosemont|curatore = |altri = |url = |editore =University of Texas Press|città =Austin|anno =1998|lingua ={{en}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |ISBN =029277088X|LCCN =97035357|DOI= |OCLC =185676515|SBN =IT\ICCU\UFI\0341756|cid =Rosemont|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita libro|titolo =Scandaleusement d'elles : trente-quatre femmes surréalistes|autore =Georgiana Colvile|wkautore = |curatore = |altri = |url = |editore =Jean-Michel Place|città =Paris|anno =1999|lingua ={{fr}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo =|url_capitolo = |p = |pp =196-205|ISBN =978-2-85893-496-6|LCCN =00355478|DOI=|OCLC =42974962|SBN =IT\ICCU\UBO\1035261|cid =Colvile|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita web|url =http://www.mum.org/lemiller.htm|titolo =Photographer Lee Miller and Kotex menstural pads|autore =Harry Finley|wkautore =|sito = mum.org |editore =Famous People in Advertising|data =1999 |lingua ={{en}}|formato = |pagina = |pagine = |cid =Famous People in AdvertisingFinley|citazione = |accesso =13 novembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita libro|titolo =The home of the surrealists : Lee Miller, Roland Penrose, and their circle at Farley Farm|autore =Antony Penrose|autore2=Alen MacWeeney| wkautore = |curatore = |altri =|url = |editore =Frances Lincoln|città =London|anno =2001|lingua ={{en}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |ISBN =0711217262|LCCN =2002327518|DOI= |OCLC = 47037699|SBN=IT\ICCU\UBO\3067109|cid = Penrose e MacWeeney |citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita libro|titolo =The lives of the Muses : nine women & the artists they inspired|autore =Francine Prose| wkautore = |curatore = |altri =|url = |editore =HarperCollins Publishers|città =New York|anno =2002|lingua ={{en}}|annooriginale = |volume = |edizione = 1|capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |ISBN =9780060196721|LCCN = |DOI= |OCLC = 49285655|SBN= |cid = Prose |citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita libro|titolo =Lee Miller : Kriegskorrespondentinportraits fürfrom Voguea : Fotografien aus Deutschland 1945life|autore =KatharinaRichard Menzel-AhrCalvocoressi| wkautore = |curatore = |altri =|url = |editore =JonasThames & Hudson|città =MarburgNew York|anno =20052002|lingua ={{deen}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |ISBN =38944535240500542600|LCCN =20054815452002101757|DOI= |OCLC =6227376751444358|SBN=IT\ICCU\VEA\0738945|cid=Calvocoressi =Menzel-Ahr|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita web|url = http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/2519109.stm|titolo=From Vogue model to war photographer|autore = |wkautore =|sito =bbc.co.uk|editore =[[BBC]]|data =27 novembre 2002|lingua ={{en}}|formato = |pagina = |pagine = |cid =BBC|citazione = |accesso =4 dicembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita web|url =http://www.netcomuk.co.uk/~lenin/Lee_Miller_jc.html|titolo = Lee Miller biography|autore = |wkautore =|sito = netcom.co.uk |editore = |data =2003|lingua ={{en}}|formato = |pagina = |pagine = |cid = biography|citazione = |accesso =23 novembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita libro|titolo =Diccionario de historia de la fotografia|autore =Marie-Loup Sougez|autore2=Helena Perez Gallardo|wkautore = |curatore = |altri =|url = |editore =Catedra|città =Madrid|anno =2003|lingua ={{es}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp =|ISBN =8437620384|LCCN=|DOI=|OCLC =51726287|SBN=IT\ICCU\VEA\0990423|cid=Sougez e Gallardo|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita pubblicazione|titolo =60e anniversaire de la libération d'Auschwitz - Comment la presse a découvert l'Holocauste |autore =A.-J. Bizimana|wkautore = |rivista = Le Devoir (Montréal)|volume =|numero =|editore = s.n.|città = Montréal|data = 27 gennaio 2005|anno = |mese = |p = |pp = |lingua = {{fr}}|ISSN = 0319-0722|doi = |PMID = |OCLC = 299333149|cid = Bizimana|url = |accesso = |abstract = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
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* {{Cita libro|titolo =Lee Miller : a life|autore =Carolyn Burke|wkautore = |curatore = |altri = |url = |editore =Knopf|città =New York|anno =2005|lingua ={{en}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |ISBN =0375401474|LCCN =2004043844|DOI= |OCLC =54407803|SBN = |cid = Burke|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita pubblicazione|titolo =Lee Miller: Model, Photographer, and War Correspondent in Vogue, 1927-1953|autore =Becky E. Conekin|wkautore = |rivista = Fashion Theory: The Journal of Dress, Body & Culture|volume =10|numero =1/2|editore =Berg |città = London|data =|anno =2006|mese =marzo|p = |pp =97 segg.|lingua = {{en}}|ISSN = 1751-7419|doi = |PMID = |OCLC = 822202811|cid = Conekin |url =|accesso =|abstract = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita news|lingua ={{en}}|autore =Henry Edward Hardy|wkautore = |url =http://scanlyze.wordpress.com/2007/01/21/looking-down-on-lee-miller/|titolo = Looking Down on Lee Miller|pubblicazione = Scanlyze : the Online Journal of Insight, Satire, Desire, Wit and Observation|città=|editore = WordPress.com|data = 21 gennaio 2007|p = |pp = |accesso = 18 novembre 2014|formato =|cid = Hardy|citazione = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = no}}
* {{Cita web|url =http://www.cosmopolis.ch/kunst/91/lee_miller.htm|titolo=Lee Miller : Biografie und Ausstellung der Fotografin|autore = |wkautore =|sito = cosmopolis.ch|editore =Cosmopolis|data =6 agosto 2007|lingua ={{de}}|formato = |pagina = |pagine = |cid =Cosmopolis|citazione = |accesso =4 dicembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita news|lingua ={{en}}|autore =Ali Smith|wkautore = |url =http://www.theguardian.com/books/2007/sep/08/photography.art|titolo = The look of the moment|pubblicazione = The Guardian|città=|editore = Guardian News and Media Limited|data = 8 settembre 2007|p = |pp = |accesso = 19 novembre 2014|formato =|cid = Smith|citazione = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = no}}
* {{Cita libro|titolo =Echoes from St. Malo (Serie: Traces of Lee Miller)|autore =Antony Penrose|wkautore = |curatore = |altri =original digital media by Mary Agnes Krell|url = |editore =Hand Productions, Sussex University, Lee Miller Archives(?)|città =Chiddingly|anno =2007|lingua ={{en}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |ISBN =|LCCN =|DOI= |OCLC =170033231|SBN = |cid = A. Penrose, 2007|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
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* {{Cita news|lingua ={{en}}|autore =Duncan Gardham |wkautore = |url = http://www.telegraph.co.uk/news/uknews/defence/4927532/MI5-investigated-Vogue-photographer-Lee-Miller-on-suspicion-of-spying-for-Russians-files-show.html|titolo = MI5 investigated Vogue photographer Lee Miller on suspicion of spying for Russians, files show |pubblicazione = The Telegraph Magazine|città=|editore = Telegraph Media Group Limited |data = 3 marzo 2009|p = |pp = |accesso = 18 novembre 2014|formato =|OCLC= 786292312|cid = Gardham|citazione = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = no}}
* {{Cita web|url =http://news.bbc.co.uk/today/hi/today/newsid_7919000/7919211.stm|titolo =The Lee Miller file|autore =Sanchia Berg|wkautore =|sito = bbc.co.uk |editore =[[BBC]] |data =3 marzo 2009 |lingua ={{en}}|formato = |pagina = |pagine = |cid = BBC|citazione = |accesso =18 novembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita libro|titolo =Fotógrafos de la A a la Z|autore =Hans-Michael Koetzle |wkautore = |curatore = |altri =|url = |editore =Taschen|città =Köln|anno =2011|lingua ={{es}}|annooriginale = |volume = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p =271|pp =|ISBN =9783836511087|LCCN=|DOI=|OCLC =732335520|SBN= |cid= Koetzle |citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}
* {{Cita pubblicazione|titolo =Man crush: When Man Ray met Lee Miller|autore =Charles Darwent|wkautore = |rivista = The independent|volume =|numero =|editore = Independent News & Media;Independent Print Ltd.|città = London|data =27 gennaio 2013|anno = |mese = |p = |pp = |lingua = {{en}}|ISSN = 1741-9743|doi = |PMID = |OCLC = 750496934|cid =Darwent|url =http://www.independent.co.uk/arts-entertainment/art/features/man-crush-when-man-ray-met-lee-miller-8463783.html|accesso =11 novembre 2014|abstract = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita news|lingua ={{en}}|autore =David Leafe|wkautore = |url =http://www.dailymail.co.uk/news/article-2292365/Dark-secret-woman-Hitlers-bathtub-How-war-photographer-Lee-Miller-raped-child-forced-pose-naked.html#ixzz3J21WIHwb|titolo = Dark secret of the woman in Hitler's bathtub: How war photographer Lee Miller was raped as a child by a relative and forced to pose naked by her father|pubblicazione = MailOnline|città=|editore = Associated Newspapers Ltd|data = 12 marzo 2013|p = |pp = |accesso = 14 novembre 2014|formato =|OCLC= 891154846 |cid = Leafe|citazione = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = no}}
* {{Cita web|url= http://www.slate.fr/lien/70207/hitler-photographie-lee-miller-suicide|titolo = L’étonnante histoire d’une séance photo dans la baignoire d’Hitler pour le magazine Vogue |autore = |wkautore =|sito= slate.fr|editore =Slate.fr|data =2 aprile 2013 |lingua ={{fr}}|formato = |pagina = |pagine = |cid = Slate|citazione = |accesso =4 dicembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita web|url =http://www.npg.org.uk/about/press/lee-miller-portraits.php?searched=tim+smit&advsearch=allwords&highlight=ajaxSearch_highlight+ajaxSearch_highlight1+ajaxSearch_highlight2|titolo =Lee Miller: Portraits|autore =|wkautore =|sito = npg.org.uk |editore =National Portrait Gallery|data = |lingua ={{en}}|formato = |pagina = |pagine = |cid =Portraits|citazione = |accesso =13 novembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita web|url =http://www.ltmrecordings.com/surrealism_reviewed_ltmcd2343.html|titolo =Avant-Garde Art \ Surrealism Reviewed|autore =|wkautore =|sito = ltmrecordings.com |editore =LTM Recordings |data = |lingua ={{en}}|formato = |pagina = |pagine = |cid = Surrealism Reviewed|citazione = |accesso =18 novembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita web|url =http://www.jasoncarr.org.uk/index.html?leemiller.html|titolo =Six Pictures of Lee Miller|autore =Jason Carr|wkautore =|sito = jasoncarr.org.uk |editore =Jason Carr |data = |lingua ={{en}}|formato = |pagina = |pagine = |cid = Carr|citazione = |accesso =18 novembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita web|url = http://www.imdb.com/name/nm0998525/|titolo =Elizabeth Lee Miller|autore = |wkautore =|sito=imdb.com|editore =IMDb [[Internet Movie Database]]|data = |lingua ={{en}}|formato = |pagina = |pagine = |cid =Internet Movie Database|citazione = |accesso =4 dicembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita web|url = http://www.kunstaspekte.de/lee-miller/|titolo = Lee Miller (esposizioni)|autore = |wkautore =|sito = kunstaspekte.de|editore =|data = |lingua ={{en}}|formato = |pagina = |pagine = |cid = kunstaspekte|citazione = |accesso =4 dicembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita web|url=http://www.fembio.org/biographie.php/frau/biographie/lee-miller|titolo = Lee Miller|autore = |wkautore =|sito=fembio.org|editore =Frauen.biographieforschung|data = |lingua ={{de}}|formato = |pagina = |pagine = |cid = Biographien|citazione = |accesso =4 dicembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
* {{Cita web|url=http://www.photography-now.com/artist/lee-miller|titolo = Lee Miller|autore = |wkautore =|sito= photography-now.com|editore =Photography now|data = |lingua ={{en}}|formato = |pagina = |pagine = |cid = Photography now|citazione = |accesso =4 dicembre 2014|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =no}}
 
== Filmografia ==
* {{Cita video|autore=Sylvain Roumette, ''Lee Miller ou la Traversée du miroir''|url=|accesso=|data=1995|editore=Production Terra Luna Films, France|lingua={{fr}}|tempo=0:54:00|citazione=|urlarchivio=|dataarchivio=|cid=Roumette}}
 
== Voci correlate ==