Aulo Manlio Vulsone (decemviro 451 a.C.): differenze tra le versioni

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Fu inviato come ambasciatore nel [[454 a.C.]] ad Atene, con il compito di raccogliere informazioni sulle leggi di [[Solone]] e delle altre città greche <ref>[http://www.ancientlibrary.com/smith-bio/3618.html William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol.3 p. 1285]</ref>.
 
Fu eletto nel [[451 a.C.]] al [[Decemviri Legibus Scribundis Consulari Imperio (451 a.C.)|primo decemvirato]], che elaborò le Leggi delle X tavole (completate dal successivo decemvirato, che emise le [[Leggi delle XII tavole]]), fu eletto alla massima carica dello stato romano per la prima volta nel [[447 a.C.]] assieme a [[Marco Geganio Macerino]]; durante la sua prima carica sedò le contese tra i Tribuni della Plebe e i giovani nobili, senza compromettere però la sua posizioni presso gli uni o gli altri, inoltre dovette riarruolare l'esercito per affrontare l'ennesimo riarmo di [[Volsci]] ed [[Equi]], riuscendo ad impedire che la plebe differisse od impedisse oltre la cosa, intimandole infatti che le discordie interne avrebbero animato ancora di più i nemici e messo in pericolo lalo Stato; pertanto si assicurò anche la concordia interna all'Urbe <ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe Condita]]'', ''Liber'' III, 65.</ref>.
 
==Note==