Massacro di Jeju: differenze tra le versioni

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Il [[Giappone]] invase e annetté la Corea nel [[1910]] e il suo controllo sul territorio proseguì fino al periodo della [[seconda guerra mondiale]] quando, con l'[[impero giapponese|impero nipponico]] in ginocchio, la popolazione coreana si ribellò all'occupazione e con l'aiuto delle [[Alleati della seconda guerra mondiale|forze alleate]] mise fine ad un trentennio di dura dominazione straniera. L’esercito sovietico al nord e quello statunitense al sud occuparono provvisoriamente il Paese e alla fine delle ostilità la Corea venne divisa in due lungo la linea del 38º parallelo. Il 14 novembre 1947 le [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]], approvarono la risoluzione 112 che convocava elezioni generali sotto la supervisione di una commissione internazionale. L'[[Unione Sovietica]] negò però l'accesso nel nord del Paese e pertanto venne deciso di indire elezioni soltanto nella parte controllata dal governo militare statunitense.
 
Per denunciare e bloccare le elezioni programmate per il 10 maggio 1948, il [[Partito comunista]] della Corea del Sud, contrario alla divisione del Paese, pianificò per il 1º marzo alcune manifestazioni che non ebbero mai luogo a causa della preventiva repressione che portò all'arresto di circa 2500 quadri del partito e all'uccisione di almeno tre di loro.
 
== L'insurrezione ==