Arcidiocesi di Martiropoli: differenze tra le versioni

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Il primo vescovo noto di Martiropoli è [[San Maruta|Maruta]], che prese parte al [[Concilio di Costantinopoli I|primo concilio ecumenico di Costantinopoli]] nel [[381]] e che in seguito fu esiliato in [[Persia]] all'epoca del re [[Ardashir II]]: è menzionato nel ''[[Martirologio Romano|Vetus Martyrologium Romanum]]'' alla data del 4 dicembre. Zebenno partecipò al [[concilio di Calcedonia]] nel [[451]]. Nel [[711]] o [[712]] è noto il vescovo Giorgio, che venne trasferito dalla [[Arcidiocesi di Apamea di Siria|sede di Apamea di Siria]]. Basilio infine partecipò al [[Concilio di Costantinopoli VI|concilio]] dell'[[879]] che riabilitò il [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]] [[Fozio di Costantinopoli]].
 
Con il nome di Mayyafariqin (in [[Lingua araba|arabo]]) o di Mayperqiṭ (in [[Lingua siriaca|siriaco]]), la città fu sede di una diocesi [[Chiesa assira d'Oriente|nestoriana]] e di una [[Chiesa ortodossa siriaca|giacobita]].<ref>Lequien, ''op. cit.'', coll. 1321 e 1449.</ref> Nella sua ''Cronaca'', Michele il Siriano menziona ventisette vescovi giacobiti fra l'[[VIII secolo|VIII]] e il [[XII secolo]].<ref>[https://archive.org/stream/MichelLeSyrien3/michael_the_syrian3#page/n508/mode/1up ''Chronique de Michel le Syrien''], ed. Jean-Baptiste Chabot, vol. III, 1905, p. 500. [https://archive.org/stream/revuedelorientch61901pari#page/200/mode/2up ''Revue de l'Orient Chrétien''], 1901, p. 200.</ref> La diocesi [[Nestorianesimo|nestoriana]], suffraganea dell'[[arcidiocesi di Nisibi]] nella [[provincia ecclesiastica]] del [[Arbayistan|Bēṯ ʿArbāyē]], è invece documentata dall'[[XI secolo|XI]] al [[XIII secolo]]; quattro sono i suoi vescovi conosciuti dalle fonti antiche; uno di questi, Yahballaha bar Qayyoma, divenne in seguito patriarca della [[Chiesa assira d'Oriente]] con il nome di [[Yahballaha II]].
 
Oggi Martiropoli è una [[sede titolare|sede arcivescovile titolare]] della [[Chiesa cattolica]], vacante dal 18 maggio [[1991]]. Nelle fonti la sede è conosciuta come ''Martyriensis seu Martyropolitana'' (Martiria o Martiropoli).