Concilio di Lione II: differenze tra le versioni

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In essa vengono fissate le somme che ogni nazione devono versare per aiutare la Terra Santa; si ricorda che le vittorie degli infedeli rappresentano uno scandalo per i cristiani; si stabiliscono le norme per evitare problemi alla spedizione militare (norme contro la pirateria, la mancanza di pace fra i re cristiani, contro i perturbatori, ecc.). Il 4 giugno si svolse la terza sessione del concilio, durante la quale furono presentate e lette 12 costituzioni di riforma, rivolte soprattutto a clero e laici. Il 24 giugno arrivò a Lione la delegazione greca, accolta con solennità e fastosità, composta di due vescovi e del segretario dell’imperatore. Nella solenne messa papale del 29 giugno il simbolo di fede fu cantato nelle due lingue, latina e greca, e si cantò per tre volte il ''Filioque''.
 
Il 4 luglio giunse a Lione anche una delegazione dei [[Tartari]], ed uno dei suoi membri il 16 luglio ricevette solennemente il battesimo. Il 6 luglio si svolse la quarta sessione del concilio, dedicata all’unione con i greci. [[Gregorio X]], dovedopo aver riassunto tutti i negoziati precedenti, affermava che i greci ''« venivano liberamente all’obbedienza della Romana ecclesia »''. I delegati greci ripeterono l’atto di obbedienza e professione di fede, già formulato dall’imperatore a [[Costantinopoli]] nel mese di febbraio precedente. Seguì il canto solenne del [[simbolo niceno-costantinopolitano]] con l’aggiunta del ''Filioque'' (cantato due volte). Durante la quinta sessione, il 16 luglio, l’assemblea conciliare approvò la costituzione ''[[Ubi Periculum]]'' che fissava nuove norme relative al [[conclave]], ed altri decreti di riforma. Il giorno successivo si chiudeva il concilio.
 
== La ricezione del concilio ==