Giovanni Carandente: differenze tra le versioni

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{{quotecitazione|Se un critico è un sorriso, se un critico è umanità e dolcezza, e anche ironia, Giovanni Carandente (...) è stato tutto questo. Se un critico significa conoscere la storia dell'arte a livello internazionale allora Carandente è stato uno dei pochi in grado di narrare l'arte dell'intero secolo scorso in Occidente. (...) Ci ha insegnato a guardare e, grazie alla sua generosità, la sua raccolta, fra cui bellissime sculture di Calder, le vedono tutti: le ha donate alla Galleria Civica di Spoleto. Sapeva scrivere come pochi, e aveva senso sublime della forma, come Lionello Venturi, il suo Maestro, e pochissimi altri allora.|[[Arturo Carlo Quintavalle]],<ref name="ReferenceA">Rivista ''"Secondo Tempo"'' - Libro trentasettesimo, a cura di Alessandro Carandente, Marcus Edizioni, Napoli, 2009</ref>}}
 
È stata una delle più complesse ed esemplari personalità nel campo delle arti figurative. Racchiudeva in sé infatti qualità apparentemente distanti: quella del ricercatore puro con l'amministratore culturale, quella del docente con il critico militante.
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===Carandente nel mondo===
Grazie a numerose borse di studio, fin da giovane può coltivare le sue ambizioni internazionali e la sua bramosia di conoscenza viaggiando e abitando per periodi più o meno lunghi all'estero: a Parigi, a Bruxelles, innei OlandaPaesi Bassi, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, dove, nel [[1963]], grazie al premio ''Leader’s Grant'', rimarrà quattro mesi, avendo così modo di visitare musei, gallerie, università e le maggiori collezioni private.
 
Ben noto in tutti gli ambienti nodali del mondo artistico contemporaneo, è amico dei massimi scultori e pittori del secolo come Marini, [[Henry Moore]], [[Chagall]], [[Joan Miró]], [[Max Ernst]], Calder, [[Balthus]], [[Lynn Chadwick]], [[Andy Warhol]], [[Alicia Penalba]], [[Renato Guttuso]], [[Giorgio De Chirico]], [[Alberto Burri]], i fratelli Basaldella [[Mirko Basaldella|Mirko]], [[Dino Basaldella|Dino]] e [[Afro Basaldella|Afro]], i fratelli Pomodoro [[Arnaldo Pomodoro|Arnaldo]] e [[Giò Pomodoro|Giò]], [[Gino Severini]], [[Giuseppe Capogrossi]], [[Carla Accardi]], [[Mario Ceroli]] così come di grandi architetti, mercanti, direttori di Musei e collezionisti, fra loro: [[Carlo Scarpa]], [[Renzo Piano]], [[Ieoh Ming Pei]], [[Henry McHilhenny]] e [[Peggy Guggenheim]].
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[[Pietro Consagra]] scrisse:
{{quotecitazione|A Giovanni Carandente gli scultori del mondo saranno sempre grati e Spoleto resterà unica. Come mai un accordo così possibile e meraviglioso può restare irripetibile?|Pietro Consagra, ''Vita mia'', Feltrinelli ed., Milano 1980}}
 
Altre collaborazioni con il Festival dei Due Mondi sono mostre sempre di grande rilievo: ''Disegni italiani'', ''Undici artisti italiani'', ''Arte canadese'', ''Moore a Spoleto'', ''Balthus: disegni e acquerelli''. Ultima collaborazione nel [[2008]] con una significativa mostra su [[Pino Pascali]] e [[Leoncillo Leonardi]].
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Nel [[2009]] cura la mostra antologica di [[Maurizio Mochetti]], prepara l'introduzione al catalogo, ma non potrà essere presente all'inaugurazione il 27 giugno. Due giorni prima di morire lavora alla stesura del testo ''Calder e l'Italia'' per il catalogo della mostra romana dedicata all'amato scultore.
 
Muore a Roma il 7 giugno 2009. Dopo i funerali celebrati nel [[Duomo di Spoleto]] sotto gli affreschi di [[Filippo Lippi]], viene accompagnato al cimitero e riposto accanto alla sorella Laura, a poca distanza dalla paleocristiana [[Chiesa di San Salvatore (Spoleto)|Basilica di San Salvatore]].<ref>Rivista ''name="Secondo TempoReferenceA"'' - Libro trentasettesimo, a cura di Alessandro Carandente, Marcus Edizioni, Napoli, 2009</ref>
 
Viene ricordato non soltanto come storico e critico dell'arte, nonché illuminato amministratore delle [[Belle arti]], ma soprattutto in quanto promotore di arte attento e appassionato, scopritore di talenti, realizzatore di idee rimaste insuperate.
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|luogo= Roma, 1953
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*{{Onorificenze
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|luogo= Norvegia, 1970. Dal Re [[Olav V di Norvegia]]
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*{{Onorificenze
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|luogo= ???? Dal Maresciallo [[Josip Broz Tito|Tito]]
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*{{Onorificenze
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|luogo= Londra, 15-11-1988. Dalla Regina [[Elisabetta II del Regno Unito]]
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*{{Onorificenze
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|luogo= Spoleto, 13-07-2001
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*{{Onorificenze