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{{Avvisounicode}}{{F|Lombardia|febbraio 2015}}
{{Nota disambigua|il centro abitato della [[Svizzera]]|[[Arosio (Alto Malcantone)]]}}
{{Divisione amministrativa
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Il centro storico del paese si trova su alcuni rialzi collinari, da cui si gode di un'ottima vista sulle montagne prealpine.
 
Il territorio si presenta fortemente urbanizzato. Escludendo il parco Aldo Moro, ubicato nella zona centrale del paese, le altre aree verdi sono poco estese e piuttosto periferiche. Fra le più importanti possiamo citare: la Brughiera, la zona umida in località Bittolo e i prati presso le località Galbese e cascina Guasto.
 
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Il paese è prevalentemente costituito da abitazioni di costume moderno che, tuttavia, non alterano la sua caratteristica di paese tipico brianzolo.
Alcune aree periferiche sono state adibite a zona industriale; tuttavia, permangono ancora alcune attività produttive artigianali, proprio all'interno del centro abitato.
In alcuni casi gli scheletri dei vecchi capannoni industriali sono stati riqualificati ed ospitano oggi attività di altro tipo. In centro al paese, dove sorgeva un grosso mobilificio, sono {{Chiarire|tuttora|quando?}} in corso opere di riqualifica ambientale.
 
== Storia ==
Arosio è situato lungo la "Nuova Vallassina" che congiunge Milano a Como e sorge in una zona considerata una delle porte della [[Brianza]]. Il territorio comunale, che faceva parte una volta del Contado della Martesana ed era compreso nella Pieve di Mariano, quando gran parte della Lombardia venne suddivisa e data in proprietà a chiese e monasteri, fu assegnato al Monastero Maggiore di Milano. Quest'ultimo era di origine antichissima, se si presta fede alla tradizione che vuole che in esso, nel 387, i pagani avessero imprigionato i santi [[Gervasio e Protasio|Protasio e Gervaso]], e di grande importanza per una serie di privilegi alcuni dei quali risalenti addirittura all'epoca della Regina [[Teodolinda]]. L'antico paese si sviluppò dunque come corte di questo monastero, la cui badessa, dopo la [[pace di Costanza]] del 1183 fra [[Lega Lombarda]] e [[Federico Barbarossa]], si era vista riconoscere il diritto di emanare leggi, amministrare beni, ordinare punizioni per ladri e adulteri, dirimere liti, proibire o permettere la vendita degli alberi e dei frutti della terra al di fuori della giurisdizione, di imporre il pagamento delle tasse al Comune di Milano e di delegare il comando a messi e consoli. Fino all'età delle Signorie, Arosio seguì le sorti del contado della Martesana e della pieve di Mariano, che con i Visconti veniva data in feudo a Lucia Marliano (Marliani), amante del duca Galeazzo Maria e che sarebbe poi diventata la contessa di Melzo. Passato fra i beni della famiglia Marliani, da questi Arosio veniva ceduta nel 1683 alla potente famiglia milanese dei Crivelli, che già nel 1643 avevano cominciato ad acquistare terreni in Brianza e nella Valsassina. All'epoca della dominazione austriaca, nel 1785, Arosio entrò a far parte dell'VIII distretto di Mariano con Galliano e poi, con i francesi e con la Repubblica Cisalpina, del Dipartimento del Lario, con capitale Como, una delle due parti in cui era stata suddivisa la Brianza (l'altra era compresa nel Dipartimento della Montagna, con capitale Lecco). In seguito alla definitiva liberazione della Lombardia (1859), Arosio passò a far parte del distretto di Cantù, nella Provincia di Como.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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=== Aree verdi e itinerari naturalistici ===
Di modeste dimensioni, ma comodamente accessibile e fruibile a tutti, è il centralissimo parco comunale "Aldo Moro" con prati e zona giochi per bambini.
Di sicuro interesse naturalistico è la zona della Brughiera: una fascia boschiva posta su alcuni rialzi collinari. Questi boschi sono sede dello storico Roccolo di Arosio, oggi osservatorio ornitologico "il Nibbio".
Sempre piacevoli per una passeggiata all'aria aperta sono le zone verdi in località Galbese e cascina Guasto. Da qui, attraverso vecchi sentieri ormai poco battuti, è possibile raggiungere la pittoresca cascata della "Pisavacca" situata su un ramo della roggia Riale.
Di possibile interesse ambientale è anche la zona umida in località Bittolo oggetto di vari interventi di riqualificazione durante la giornata del "Verde Pulito", e dove pare nidifichino alcune tipologie di avifauna.
 
== Società ==