Pellicola cinematografica a colori: differenze tra le versioni
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Il primo sistema di successo basato sulla [[mescolanza sottrattiva]] fu il [[Kodachrome]] della Kodak. Le immagini venivano registrate su pellicola a doppia emulsione, selettivamente sensibili al verde e al rosso. Eliminando l'argento e sostituendolo con pigmenti colorati, si ottiene un'immagine a colori. Il primo film narrativo della Kodak con tale processo è stato un breve soggetto intitolato ''Concerning $1000'' ([[1916]]).
Il Kodachrome, tuttavia, non trovò molto utilizzo nel mercato commerciale, e il primo processo di colorazione basato sulla mescolanza sottrattiva che ebbe veramente successo fu il [[Prizma]] di William van Doren Kelley,<ref name="afipriz">Anthony Slide. {{en}} "Prizma Color" in ''The American Film Industry: A Historical Dictionary'', Limelight, 1990. Pag. 271. ISBN 0-87910-139-3</ref> un primitivo processo di colorazione che fu inizialmente introdotto al [[American Museum of Natural History|Museo
L'invenzione del Prizma portò a una serie di processi di colorazione simili fra loro. Questo sistema a due colori (''bipack'' o ''bipacking'') utilizzava due pellicole che giravano contemporaneamente nella macchina da presa registrando, una la luce rossa, e l'altra la luce blu-verde. Le immagini in negativo e in bianco e nero così ottenute venivano stampate sui due lati di una pellicola a doppia emulsione, nei toni del rosso e del blu, creando effettivamente una stampa colorata a mescolanza sottrattiva.
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