I protagonisti (film 1992): differenze tra le versioni

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==Tematiche e tecniche==
Altman ritorna sulla grande scena dipingendo una Hollywood, come dirà lui stesso, "Luogoluogo di tagliole con personaggi seduti nei loro uffici, preoccupati solo a far profitto e con nessun senso di vergogna. Nel passato si cercava un buon attore, un buon regista, ed un bravo scrittore, ora prima decidono come vendere un film, ed una volta venduto cercano di farlo".
 
Il film si avvicina, abbandonate le claustrofobiche produzioni degli anni '80, alle prime produzioni Altmanianealtmaniane, affresco corale e tagliente di un universo sconosciuto ai più: corale come ''[[M*A*S*H (film)|M*A*S*H]]'', noir come ''[[Il lungo addio (film)|Il lungo addio]]''.
Esemplare il [[piano sequenza]] iniziale di ben nove minuti e mezzo durante il quale si discute di celebri piani sequenza, intervallati da zoomate attraverso le finestre (anche questa citazione del maestro [[Orson Welles]]) all'interno degli studi dove si discute, alla maniera hollywoodiana, di cinema-produzione.
 
Esemplare il [[piano sequenza]] iniziale di ben nove minuti e mezzo durante il quale si discute di celebri piani sequenza, intervallati da zoomate attraverso le finestre (anche questa citazione del maestro [[Orson Welles]]) all'interno degli studi dove si discute, alla maniera hollywoodiana di cinema-produzione.
 
Interessante anche il finale nel quale lo scrittore telefona a Griffin proponendogli la trama del film, che in realtà è il film che si è appena finito di vedere (rimando esplicito a ''M*A*S*H'', in cui nel finale gli altoparlanti annunciano "il film che avete appena visto è ''M*A*S*H''", iniziando quindi ad elencare il cast: la finzione che si riproduce senza soluzione di continuità).
 
Nel film si compiono in realtà due omicidi: oltre quello dello scrittore ucciso per sbaglio da Griffin, il vero grande morto è il mito di Hollywood, e con lui tutto il mondo ed il modo di fare arte da parte dell'industria. Subito dopo si scaglierà infatti contro un altro colosso dell'Arte-industria: quello della moda in ''[[Prêt-à-Porter (film)|Prêt-à-Porter]]'', per il quale - a differenza dell'autoironia con il quale venne accettato nei cantieri Hollywoodiani ''The Player'', verrà- quiverrà attaccato e boicottato da un mondo che non può accettare, dicendo di fare arte, di essere una mera industria.
 
== Note ==