Pinacoteca nazionale (Siena): differenze tra le versioni

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[[File:Madonna with Child Pietro Lorenzetti Siena Pinacoteca.jpg|thumb|[[Pietro Lorenzetti]], ''[[Pala del Carmine]]'' (1328-1329)]]
Le sale 5-6 sono invece dedicate a [[Simone Martini]] e ai suoi seguaci: si segnalano la splendida ''[[Pala del Beato Agostino Novello]]'' (1330 circa), la giovanile ''[[Madonna di Vertine]]'' e la ''[[Madonna di Lucignano d'Arbia]]''. Al cognato [[Lippo Memmi]] spettano invece la ''Madonna col Bambino e i santi Francesco e Ludovico di Tolosa'', nonjché la ''Madonna col Bambino'' dalla [[basilica dei Servi (Siena)|basilica dei Servi]] e i resti degli affreschi dall chiostro di [[chiesa di San Domenico (Siena)|chiesa di San Domenico]]. È del [[Maestro di Palazzo Venezia]] lo ''Sposalizio mistico di santa Caterina d'Alessandria'' e, di [[Naddo Ceccarelli]], il ''Polittico della Madonna col Bambino e santi''. La sala 6 è dedicata ai seguaci di Simone dopo la peste del [[1348]]: [[Luca di Tommè]] (''Polittico della Madonna in trono col Bambino e santi''), [[Niccolò di ser Sozzo]] (co-autorecoautore del polittico precedente) e [[Bartolo di Fredi]] (''Adorazione dei Magi'' con una fiabesca veduta di Siena)<ref name=T541>Touring. cit., p. 541.</ref>.
 
La grande sala 7 chiude la rassegna dei capiscuola senesi del Trecento con i fratelli [[Pietro Lorenzetti|Pietro]] e [[Ambrogio Lorenzetti]] e i loro seguaci. Al primo spetta la ''[[Pala del Carmine]]'' (1327-1329) di [[Pietro Lorenzetti]], uno dei capolavori assoluti del Trecento senese, il ''Trittico dei santi Bartolomeo, Cecilia e Giovanni Battista'', il ''Polittico di San Giusto'' e la tavoletta della ''Crocifissione''; più rovinato il ''Crocifisso'' e di attribuzione incerta l<nowiki>'</nowiki>''Allegoria della Redenzione''. Ad Ambrogio il giovanile ''Trittico della Madonna col Bambino tra le sante Maria Maddalena e Dorotea'', la ''Madonna col Bambino'', la ''Piccola Maestà'' e l<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione (Ambrogio Lorenzetti)|Annunciazione]]'' dal [[palazzo Pubblico (Siena)|palazzo Pubblico]] (1348), sua ultima opera conosciuta, dipinta probabilmente poco prima della morte durante la pestilenza<ref name=T542>Touring. cit., p. 542.</ref>. La sala è completata da esempi di pittori che fecero rinascere la tradizione pittorica locale dopo la scomparsa della generazione del primo Trecento: [[Paolo di Giovanni Fei]] (''Natività della Vergine'') e [[Bartolomeo Bulgarini]] (''Assunta'', ''Madonna in trono col Bambino e angeli'', ''Trittico della Crocifissione'')<ref name=T542/>.