Ferdinando Stanley, V conte di Derby: differenze tra le versioni

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==L'uomo d'arte==
 
Ferdinando era figlio di [[Margaret Clifford]] ed Henry Stanley, IV conte di Derby (settembre [[1531]]-25 settembre [[1593]]) e i primi dati storici su di lui risalgono al [[1572]], quando, ormai tredicenne, venne iscritto presso l'[[Università di Oxford]]. L'anno seguente venne convocato a corte dalla regina [[Elisabetta I d'Inghilterra]] e venne quindi convocato in parlamento a riguardo della Baronia di Strange, che rientrava nel contado di famiglia. Nel [[1579]] si sposò con Alice Spencer (4 maggio [[1559]]-23 gennaio [[1637]]).
Ferdinando si mostrò un amante delle arti e cercò di essere un buon mecenate, fra gli artisti che beneficiarono del suo supporto vi furono [[Robert Greene]], [[Christopher Marlowe]], [[Edmund Spenser]] e [[William Shakespeare]] e quest'ultimo avrebbe potuto essere stato impiegato da Ferdinando come parte del ''Lord Strange's man'', una piccola compagnia di teatro che comprendeva molti uomini del seguito di Ferdinando attorno al [[1592]] quando ai già presenti acrobati si andarono ad aggiungere diversi attori. Sempre attorno in quegli anni la compagnia di Ferdinando si associò a quella dei [[The Admiral's Men]] esibendosi al [[The Theatre]] di proprietà di [[James Burbage]], padre dell'attore [[Richard Burbage]].
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==La vera tragedia==
 
Quando suo padre morì nel settembre [[1593]] Ferdinando ne ereditò il contado e la compagnia cambiò nome di conseguenza, alcuni studiosi ritengono che Shakespeare abbia collaborato ad essa sia come attore che come scrittore e la compagnia mise in scena il [[Tito Andronico]] e l'[[Enrico VI, parte I]], [[Enrico VI, parte II]] ed [[Enrico VI, parte III]]. Queste rappresentazioni sembrano contenere una qualche manifestazione delle simpatie politiche della famiglia in quegli anni<ref name="ReferenceA"/>. L'amore di Ferdinando per il teatro e le arti era tanto grande da spingerlo a tenere poca fede agli impegni che lo legavano alle proprietà del [[Cheshire]] e del [[Lancashire]] preferendo di gran lunga gli esponenti della società intellettuale elisabettiana. Nel [[1610]] venne pubblicata una raccolta di sonetti intitolata ''Belvedere; or the Garden of the Muses'' dove si asseriva vi fossero contenuti alcuni lavori di Ferdinando, ormai morto, tuttavia la mancanza di firma rende la cosa oggetto di dubbio.
Dopo la morte del padre l'arte lasciò presto il passo alla politica. Diverse lettere raggiunsero Cecil dove si affermava che i cattolici si stavano raccogliendo attorno a lui. Un certo numero di ribelli provenienti da altri paesi lo spinsero a reclamare per sé il trono d'[[Inghilterra]] sulla base della sua discendenza da [[Maria Tudor]] (d'altro canto [[Enrico VIII d'Inghilterra]] aveva legittimato e delegittimato le proprie figlie talmente tante volte da lasciare le cose alquanto confuse ed aperte ad ogni interpretazione) e capo di questa "rivolta" si pose un tale Richard Hesketh. Gli Hesketh erano una famiglia piuttosto antica da sempre seguace degli Stanley e questo spiega come mai egli abbia potuto avvicinarsi a Ferdinando con tanta facilità dando vita a quello che divenne noto come l'''affare Hesketh''. Ferdinando si recò a [[Londra]] per discutere con la madre delle proposte a lui fatte ed ella era stata proprio di recente esclusa dalla corte per pretesi complotti che ella avrebbe ordito contro la regina. Alla fine Ferdinando decise di rigettare le proposte di Hesketh mostrando anche un certo sdegno e sprezzo in modo talmente veemente da far decidere a Hesketh di cambiare bandiera e confessare alle autorità<ref name="ReferenceA"/>.
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==La rapida malattia, la morte e la discendenza==
 
Pochi mesi dopo la fine dell'affare Hesketh Ferdinando morì dopo una breve, ma violenta malattia tanto che venne subito il sospetto che fosse stato avvelenato. Vi fu chi disse che Hesketh lo aveva minacciato dicendogli che sarebbe morto presto se non avesse seguito i suoi piani<ref name="ReferenceA"/> e vi fu anche chi pensò al coinvolgimento dei [[Gesuiti]] che avrebbero agito attraverso uno degli uomini al seguito di Ferdinando.
Insieme alla moglie Alice, Ferdinando ebbe tre figlie:
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|successivo = Titolo abbandonato<br>Ricreato nel 1921 per [[Elizabeth Philipps, viscontessa St Davis]]
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