Adele d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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La sua data di nascita è stata sempre considerata tra il [[1060]] e il [[1064]], ma potrebbe anche essere nata dopo la conquista dell'Inghilterra da parte di suo padre. Fu tra i figli più giovani del Conquistatore e fu la sorella preferita dal quasi coetaneo re d'Inghilterra, Enrico Beauclerc, con cui molto probabilmente fu educata, anche nello studio del [[Lingua latina|latino]] però non è molto chiaro l'ordine di nascita di Adela poiché Orderico Vitale la elenca sia come quarta figlia femminaa<ref name=Ecclesiastic>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. VI, pag. 93]</ref><ref name=Ecclesiasti>{{la}} [http://archive.org/stream/ordericivitalish03ordeuoft/ordericivitalish03ordeuoft_djvu.txt#ES ORDERICI VITALIS, ECCLESIASTICtE historije, LIBRI TREDECIM., TOMUS III, liber VII, par. II, pagina 159]</ref><ref name=Ecclesiast>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. VI, pag. 189]</ref>, anche Guglielmo di Jumièges la cita come quarta femmina<ref name=Normannorum>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VIII, cap. XXXIV, pag. 310]</ref>, mentre Matteo di Parigi, la cita come la figlia femmina terzogenita<ref name=Parisiensis>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n83/mode/2up#ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Chronica majora vol II, anno 1086, pagg. 21 e 22]</ref><ref name=Parisiensi>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisie01pari#page/30/mode/2up#ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. I, anno 1086, pagina 31]</ref> come anche Guglielmo di Malmesbury<ref name=Chronicle_of_the_Kings>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 307]</ref>.
 
Tutti i cronisti dell'epoca confermano che Adela fu data in sposa a [[Stefano II di Blois|Stefano Enrico]]<ref>[[Stefano II di Blois]] era stato battezzato Enrico, poi però venne rinominato Stefano.</ref>, che secondo l<nowiki>'</nowiki>''Hugonis Floriacensis, Liber qui Modernorum Regum Francorum continet Actus'' era il figlio primogenito ed erede del [[Elenco dei conti di Blois|conte di Blois]], di [[Chartres]], di [[Châteaudun]], di [[Tours]], di [[Provins]], di [[Sancerre]], di [[Meaux]] e di [[Troyes]], [[Tebaldo III di Blois]]<ref name=Floriacensis>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000841_00400.html?sortIndex=010%3A050%3A0009%3A010%3A00%3A00l#ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IXI, Hugonis Floriacensis, Liber qui Modernorum Regum Francorum continet Actus, par. 11, Pag 391]</ref> e di Gondrada, di cui non si hanno notizie circa la sua ascendenza.<br>Il matrimonio viene confermato, oltre che dall<nowiki>'</nowiki>''Hugonis Floriacensis, Liber qui Modernorum Regum Francorum continet Actus'', anche da Guglielmo di Jumièges<ref name=Normannorum/>, da Matteo di Parigi, che la descrive come una donna molto pia<ref name=Parisiensi/> e da Guglielmo di Malmesbury, che ce la presenta come una donna molto intraprendente e decisa<ref name=Chronicle_of_the_Kings/>; Orderico Vitale ci narra che il padre di Adele, Guglielmo il Conquistatore, volendo allearsi con il [[conte di Blois]], quest'ultimo chiese la mano di Adela per il proprio figlio, Stefano Enrico<ref name=Ecclesias>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f209.image.r=Orderic%20Vital.langFR#ES Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars II, liber V, cap. XIV, colonna 414]</ref>; accettata la proposta, il fidanzamento fu concordato a [[Breteuil (Eure)|Breteuil]] e, nel [[1081]], il matrimonio fu celebrato a [[Chartres]]<ref name=Ecclesia>{{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true#ES Historia Ecclesiastica, vol. II, liber V, cap. XI, pag. 393]</ref>.
 
Nel [[1089]], alla morte del suocero di Adele, Tebaldo<ref name=Floriacensis/>, il marito , Stefano Enrico, che era il primogenito, ereditò le contee di [[Blois]], di [[Chartres]], di [[Châteaudun]], e di [[Meux (Charente Marittima)|Meux]]<ref name=Floriacensis/>, e la signoria di [[Sancerre]], mentre i fratellastri, [[Oddone IV di Troyes|Oddone]], secondogenito, ereditava le contee di [[Meaux]], e di [[Vitry-le-François|Vitry]] e [[Ugo I di Champagne|Ugo]], ultimogenito, ereditava la contea di [[Bar-sur-Aube]]<ref name=Floriacensis/>.
 
Adele aiutò il marito nel governo delle contee e quando Stefano Enrico, nel settembre del [[1096]], partì per la [[Terra Santa]], per la [[prima crociata]]<ref>[[Stefano II di Blois|Stefano Enrico]] fu uno dei leader della [[Prima Crociata]].</ref> assieme al cognato, il [[duca di Normandia]], [[Roberto II di Normandia|Roberto II]]<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 64</ref>, alla guida di un contingente di anglo-normanni e britanni<ref name=Chronicle_of_the_King>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 366]</ref>, Adele fu la reggente di tutti i possedimenti del marito.<br /> Stefano Enrico però, durante l'[[assedio di Antiochia (1098)|assedio di Antiochia]], assieme ad altri [[Crociato|crociati]], ritenendo la loro situazione molto debole e la sconfitta certa, nel giugno del 1098, abbandonò i suoi compagni d'armi<ref>William B. Stevenson, ''La prima crociata'', cap. XX, vol. IV pag. 748</ref> e riprese la via del ritorno a casa e quando incontrò il [[basileus]] di [[Costantinopoli]], [[Alessio I Comneno]] gli riferì che la situazione era disperata convincendolo a tornarsene a Costantinopoli<ref>William B. Stevenson, ''La prima crociata'', cap. XX, vol. IV pag. 750</ref>. Secondo il [[Cronaca (genere letterario)|cronachista]] della [[Prima Crociata]], [[Alberto di Aquisgrana]] però Stefano aveva abbandonato l'assedio perché era malato<ref name=EXPEDITIONIS>{{la}} [http://thelatinlibrary.com/albertofaix/hist8.shtml#ES HISTORIA HIEROSOLYMITANAE EXPEDITIONIS, liber IV, cap. XXXVII]</ref>.
 
Poiché Stefano era tornato a casa senza adempiere il suo voto, Adele lo spinse ad unirsi alla [[Crociata del 1101]] (Alberto di Aqisgrana dice che lo fece per fare penitenza<ref name=EXPEDITIONI>{{la}} [http://thelatinlibrary.com/albertofaix/hist4.shtml#ES HISTORIA HIEROSOLYMITANAE EXPEDITIONIS, liber VIII, cap. VI]</ref>), riuscendo ad arrivare a [[Gerusalemme]], dove morì nella difesa della città dagli attacchi del visir [[egiziano]] [[Al-Afdal Shahanshah]] al neonato [[regno di Gerusalemme]]. Secondo [[Alberto di Aquisgrana]] fu catturato e decapitato nella seconda [[Battaglia di Ramla]] del [[1102]].</ref><ref name=EXPEDITION>{{la}} [http://thelatinlibrary.com/albertofaix/hist9.shtml#ES HISTORIA HIEROSOLYMITANAE EXPEDITIONIS, liber IX, cap. VI]</ref>, dopo essere stato assediato nella torre della città<ref name=EXPEDITIO>{{la}} [http://thelatinlibrary.com/albertofaix/hist9.shtml#ES HISTORIA HIEROSOLYMITANAE EXPEDITIONIS, liber IX, cap. V]</ref>.