Anacarsi: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Anacharsis.jpg|thumb|Anacarsi]]
 
'''E A ME CHE CAZZO ME NE FREGA A ME?'''
 
'''Anacarsi ''' (Ἀνάχαρσις, ''Anacharsis'') fu uno dei [[sette savi]] della [[Grecia]] antica. Originario della [[Scizia]], secondo [[Erodoto]] Anacarsi visse all’inizio del [[VI secolo a.C.]] e “viaggiò per molte terre, dando prova ovunque di grande saggezza”.<ref>Erodoto, ''Storie'', IV, 76; vedi anche Diogene Laerzio, ''Vite dei filosofi'', I, 101.</ref> Gli si attribuiscono una serie di detti o [[apoftegmi]] e dieci lettere apocrife, di cui nove redatte probabilmente nel [[III secolo a.C.]] e appartenenti al genere delle epistole ciniche (vedi [[Cinismo]]). In molti tra gli apoftegmi e nelle lettere Anacarsi critica la civiltà dei Greci e loda la vita semplice, “secondo natura”, dei barbari [[Sciti]].<ref>Anacarsi Scita, ''Lettere'', a cura di Giovanni Cremonini, Sellerio, Palermo 1991.</ref>