Agostino Giustiniani: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[File:Genoa pslater.jpg|thumb|"Salterio" del Giustiniani edito nel 1516.]]
Pantaleone Giustiniani è nato a Genova nel 1470 ed apparteneva ad una famiglia, i [[De Banca]], ascritta all'[[Albergo dei Nobili|albergo]] [[Giustiniani (famiglia genovese)|Giustiniani]], conosciuta e stimata, molto legata alla [[Repubblica di Genova]].<ref>''Le famiglie nobili genovesi'', pag.30</ref> Il padre era infatti stato ambasciatore a [[Milano]] nel [[1475]], mentre il nonno [[Andreolo Giustiniani]] era stato a suo tempo governatore di [[Chio (isola)|Chios]] ([[Grecia]]).
 
Nel [[1487]], all'età di diciassette anni, Pantaleone entrò nell'[[Ordine dei Domenicani]] cambiando il proprio nome in Agostino e scontrandosi con la famiglia che voleva per lui - unico figlio - un futuro più nobile in virtù delle alte cariche che avevano ricoperto i suoi antenati per la repubblica genovese.
 
Durante i suoi viaggi come insegnante in tanti conventi domenicani d'[[Europa]] approfondì gli studi letterari, specie della [[lingua greca]], [[ebraica]], [[aramaica]] e [[Lingua araba|araba]]. Nei suoi viaggi gli capitò infine di soggiornare a [[Roma]] dove, grazie all'influenza di un suo parente, il cardinale Bandinelli, fu nominato vescovo di [[Diocesi di Nebbio|Nebbio]], in [[Corsica]], nel [[1514]]. In tale anno cominciò a preparare un'edizione [[bibbia poliglotta|poliglotta]] della [[Bibbia]] nelle lingue da lui studiate.
 
Nelle vesti di vescovo partecipò al [[Concilio Lateranense V|V concilio lateranense]] tra il [[1516]]-[[1517]], ma a seguito di alcuni contrasti dovette lasciare la sede vescovile di Nebbio e accettò la proposta di trasferirsi in [[Francia]], alla corte del re [[Francesco I di Francia|Francesco I]], dove ricevette la cattedra di lingua ebraica e araba all'[[università di Parigi]]. Nei cinque anni che trascorse nella capitale francese viaggiò in altri paesi europei come l'[[Inghilterra]] e concepì il progetto di un'[[Bibbia poliglotta|edizione poliglotta della Bibbia]]. In realtà Giustiniani riuscì a dare alla luce soltanto il testo del ''Salterio'', stampato a sue spese nel 1516 a Genova, nell'abitazione di suo fratello Nicolò, dal tipografo [[Pietro Paolo Porro]], chiamato per l'occasione apposta da Torino. Il ''Salterio'', edito col titolo ''Psalterium Hebraeum, Graecum, Arabicum et Chaldaicum'' e dedicato al pontefice [[Papa Leone X|Leone X]], presentava i [[Salmi]] in [[Lingua latina|latino]], greco, ebraico, aramaico ed arabo. I Salmi costituirono in un certo senso il nucleo iniziale di una primitiva [[Bibbia poliglotta]], ma l'opera voluta dal Giustiniani ebbe un successo molto limitato poiché destinata a letterati o studiosi e non certo a un vasto pubblico.
 
Dopo aver visitato i [[Paesi Bassi]] ritornò nuovamente a Nebbio nel [[1521]]-[[1522]] dove compì opere di carità verso gli abitanti della sua diocesi, destinando alla comunità religiosa parte delle sue entrate. Tra le opere architettoniche che compì nel paese còrso vi fu l'erezione d'un nuovo palazzo episcopale e l'ampliamento della locale cattedrale.
 
Tra il [[1526]] e il [[1530]] scrisse un'accurata descrizione della Corsica dal titolo ''Dialogo nominato Corsica''. Nel [[1536]] durante un viaggio per mare tra l'[[Capraia Isola|isola di Capraia]] e la Corsica la nave subì un naufragio nel quale Agostino perì, all'età di sessantasei anni.
 
La sua passione per la letteratura straniera gli permise di collezionare una vasta raccolta bibliografica, una sorta di [[biblioteca]] personale, che per testamento sarebbe stata donata dopo la morte alla Repubblica di Genova. <br>
Nel [[1537]] furono pubblicati, postumi, i celebri ''Castigatissimi Annali di Genova''.
 
Una copia della Bibbia poliglotta è ancora oggi conservata tra le antiche Bibbie ebraiche della [[Biblioteca Civica Berio]] di Genova; il prezioso libro fu trafugato da [[Napoleone Bonaparte]] durante l'invasione [[francia|francese]] in [[Liguria]] solo nel [[1848]] un appartenente della famiglia Brignole Sale la riportò a Genova.
 
== Note ==