Aneddoto: differenze tra le versioni

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Il termine deriva dal [[lingua greca antica|greco]] ''anékdotos'', che significa letteralmente "inedito", "segreto".<ref>Ad esempio, l'opera postuma dello scrittore [[bizantino]] [[Procopio di Cesarea]] utilizzava questo termine come titolo.</ref>
 
L'aneddoto può essere usato a scopo [[morale]]ggiante, [[didattica|didattico]] o retorico, per citare un esempio pratico dell'argomento o principio di cui si sta trattando, o anche a scopo [[satira|satirico]].
Nella [[retorica]] può essere utilizzato per cercare di suffragare la [[verità]]fondatezza di un principio facendo un esempio pratico della sua applicazione. Si tratta tuttavia di un espediente che, dal punto di vista della [[logica]], è ingannevole, in quanto propone di dimostrare una [[verità]] universale focalizzandosi su un caso particolare.
 
Gli scritti [[satira|satirici]] o [[giornalismo|giornalistici]] utilizzino spesso l'aneddoto come un ingrediente utile per arricchire la [[Cronaca (giornalismo)|cronaca]] o la critica.