Abrina: differenze tra le versioni

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L''''abrina''' è una [[lectina]] contenuta nei semi della pianta [[Abro]] ([[Leguminosae]]). Veniva utilizzata in passato come antiabortivo. Si tratta di una sostanza ad attività agglutinante estremamente tossica.
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L''''abrina''' è una [[lectina]] contenuta nei semi dell'[[Abrus precatorius]], pianta tipica delle zone tropicali appartenente alle [[Leguminosae]].
 
[[Emoagglutinina]] estremamente tossica, l'abrina si trova in natura nei semi dell'Abro, che si presentano come delle bacche rotonde di colore rosso e nero<ref name="JAT">{{Cita web|lingua=en|url=http://jat.oxfordjournals.org/content/33/2/77.full.pdf|titolo=Quantification of L-Abrine in Human and Rat Urine: A Biomarker for the Toxin Abrin|editore=Journal of Analytical Toxicology, Vol. 33, March 2009|accesso=18 marzo 2015}}</ref>. Se ridotta in polvere, l'abrina assume colore giallognolo-biancastro. Si tratta di una sostanza chimicamente [[Stabilità (chimica)|stabile]], nel senso che resiste nell'ambiente per lungo tempo anche in condizioni climatiche ostili<ref name="ABRINA">{{cita web|lingua=en|url=http://www.bt.cdc.gov/agent/abrin/basics/facts.asp|titolo=Facts About Abrin|editore=[[Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie]]|accesso=18 marzo 2015}}</ref>.
 
==Studi e impiego==
L'abrina venne sfruttata come [[antigene]] da [[Paul Ehrlich]] nei suoi studi di [[immunologia]]<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=XhU6BAAAQBAJ&pg=PA315&lpg=PA315&dq=abrina+proteina+tossica&source=bl&ots=9IWyE3xpEZ&sig=oCMta0OcDh4icx1XcxipRRMCbD0&hl=it&sa=X&ei=DqgJVcyJN4f9UtuhhMAE&ved=0CDYQ6AEwBA#v=onepage&q=abrina%20proteina%20tossica&f=false|titolo=Additivi e tossici negli alimenti|accesso=18 marzo 2015}}</ref>. In seguito fu studiata in relazione al trattamento di alcune forme tumorali, per via della sua potente azione immuno-adiuvante e [[Citotossicità|citotossica]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7083176|titolo=Induction of antitumor immunity by tumor cells treated with abrin.|editore=PubMed|accesso=18 marzo 2015}}</ref>. Quando è introdotta nell'organismo umano, infatti, l'abrina inibisce la [[sintesi proteica]] delle cellule, che in tal modo muoiono<ref name="ABRINA" /><ref name="NIOSH">{{cita web|lingua=en|url=http://www.cdc.gov/niosh/ershdb/EmergencyResponseCard_29750000.html|titolo=ABRIN : Biotoxin|editore=[[Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie]]|accesso=18 marzo 2015}}</ref>.
 
Veniva utilizzata in passato nel trattamento delle [[Congiuntivite|congiuntiviti]] come il [[tracoma]], ma questo impiego venne abbandonato quando si scoprì che la sostanza provocava delle reazioni infiammatorie che sovente portavano il paziente alla perdita della vista.
 
==Esposizione e sintomi==
L'esposizione accidentale all'abrina è estremamente difficile, mentre è possibile il suo impiego come veleno: l'individuo può infatti assumere la sostanza per inalazione, ingerimento, iniettamento o contatto cutaneo. Generalmente i sintomi si presentano entro otto ore dall'esposizione e possono perdurare da uno a tre giorni. I sintomi variano a seconda della modalità di assunzione<ref name="NIOSH" />. Anche la dose letale per l'essere umano varia a seconda dell'assunzione: dai 10 ai 1000 microgrammi per kg quando ingerita e circa 3.3 microgrammi per kg quando inalata<ref name="JAT" />, mentre se assunta in vena ha una dose letale media pari a 0.7 microgrammi per kg<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC373212/pdf/microrev00066-0096.pdf|titolo=Bacterial toxins: a table of lethal amounts|editore=Microbiological Reviews 46 (1): 86–94|accesso=18 marzo 2015}}</ref> (risulta quindi circa trentuno volte più tossica della [[Ricina (proteina)|ricina]]).
 
===Inalazione===
Se inalata i sintomi principali sono distress respiratorio, febbre, tosse e nausea; inoltre un'inalazione massiccia di abrina può dare luogo a [[edema polmonare]], che comporta difficoltà respiratorie e colorazione bluastra della pelle. Si può diagnosticare tramite auscultazione con stetoscopio e [[Radiografia|RX toracica]]. La morte sopravviene per calo della pressione arteriosa ed [[insufficienza respiratoria]]<ref name="ABRINA" /><ref name="NIOSH" />.
 
===Ingestione===
Se l'abrina viene ingerita, i sintomi principali saranno vomito e diarrea (anche con tracce di sangue), che portano ad un pesante stato di [[disidratazione]] e ad un abbassamento della pressione sanguigna. Altri sintomi evidenziabili nel quadro clinico comprendono allucinazioni, convulsioni e presenza di sangue nelle urine. Il decesso avviene per gravi danni al fegato, ai reni e alla milza, che cessano di funzionare regolarmente<ref name="ABRINA" /><ref name="NIOSH" />.
 
==Trattamento==
{{Disclaimer|medico}}
Non esistendo antidoto all'abrina, in primo luogo andrebbe evitata l'esposizione alla sostanza. Nel caso in cui questa avvenga, si cerca di espellerla dall'organismo in tempi quanto più brevi possibili. La terapia varia a seconda delle modalità di assunzione, ma i trattamenti maggiormente utilizzati comprendono l'ausilio della funzionalità respiratoria, la somministrazione di fluidi per via endovenosa e la lavanda gastrica per mezzo di [[carbone attivo]]<ref name="ABRINA" /><ref name="NIOSH" />.
 
==Note==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
*{{Treccani|abrina|Abrina|v=1}}
*[https://www.nlm.nih.gov/cgi/mesh/2011/MB_cgi?mode=&term=Abrin Abrina] sui [[Medical Subject Headings]]
 
{{Portale|biologia|chimica}}
 
[[Categoria:Lectine]]
[[Categoria:Proteine tossiche]]
[[Categoria:Veleni]]