Socialismo utopico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LiveRC : Annullata la modifica di 95.75.3.76; ritorno alla versione di Gierre
Nessun oggetto della modifica
Riga 5:
 
L'abolizione della proprietà privata, della famiglia, del contrasto tra città e campagna, la trasformazione della collettività in amministratrice della produzione, sono tutti aspetti che la teoria marxista abbraccia, criticando però di questa ipotetica società, lo scarso sviluppo che viene attribuito alla classe proletaria. Il [[proletariato]] è quella [[classe sociale]] che ha una funzione storica autonoma, ma che non viene riconosciuta dal socialismo utopico, che nonostante sia valutato positivamente, ha in sé questo limite. Marx propone un completamento della teoria social-utopistica, attraverso il "[[socialismo scientifico]]", che vede nella formazione del proletariato industriale, il portatore reale della trasformazione comunistica della società e nella lotta di classe rivoluzionaria il metodo della trasformazione. Questi appena enunciati sono elementi fondamentali di distinzione che lo stesso [[Friedrich Engels|Engels]] ribadirà nei capitoli dell'''[[Anti-Dühring]]'' raccolti in ''[[L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza]]''.
 
Il socialismo utopistico è però la prima forma di socialismo realizzata e confida nel metodo riformista (opposta alla rivoluzione marxista) la costruzione di una società fondata sulla collaborazione comune, la fratellanza e n tra gli uomini.
 
Il socialista scozzese Robert Owen cercò di costruire delle associazioni comunitarie, con caratteri filantropi, collaborativi e di fratellanza e comunitarismo.
 
Un'altra differenza tra l'ideologia marxista e quella social-utopista è che la prima fu atea e d'imposizione violenta e forzata dell'ateismo, mentre la seconda fu d'ispirazione cristiana, soprattutto per il carattere di speranza e messianismo promosso dal cristianesimo.
 
Una delle differenze tra socialismo utopico e socialismo scientifico sta nella modalità di attuazione di tale politica. Il primo si prefigge di farlo attraverso le riforme, metodo utopico secondo Marx, che valorizza infatti la necessità della rivoluzione per capovolgere il rapporto tra operaio e capitalista.