Wikipedia:Riconoscimenti di qualità/Segnalazioni/Aratura: differenze tra le versioni

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*Condivido tutti i dubbi di Kirk, aggiungendo che la voce appare lacunosa in diversi punti: già a partire dai cenni storici si inizia con il grande aratro a ruote nell'Europa del VIII secolo quando poco oltre c'è una bella immagine di aratura nell'antico Egitto (anche qui torniamo al localismo). Un articolo che all'epoca era certo ambizioso e ben fatto, ma che, in assenza quasi totale di aggiornamento, non rispetta più i criteri. Favorevole alla rimozione. --[[Utente:WalrusMichele|WalrusMichele]] ([[Discussioni utente:WalrusMichele|msg]]) 09:38, 2 apr 2015 (CEST)
:::>''aggiungendo che la voce appare lacunosa in diversi punti: già a partire dai cenni storici si inizia con il grande aratro a ruote nell'Europa del VIII secolo quando poco oltre c'è una bella immagine di aratura nell'antico Egitto''
:::anche se per tradizione (storica, letteraria, ecc.) viene chiamata "aratura", la lavorazione che si effettuava in antichità e si è continuata ad effettuare in molti contesti anche dopo il medioevo, non ha nulla a che vedere con il concetto agronomico di aratura. Quella dell'immagine sull'antico Egitto è una lavorazione effettuata con uno strumento discissore, la cui azione è marcatamente diversa da quella effettuata da uno strumento discissore-rovesciatore quale è l'aratro moderno a vomere e versoio. Del resto, questo è già evidenziato nel testo della voce nella sezione "Evoluzione storica":
:::''L'introduzione del grande aratro a ruote con coltro e versoio metallici, si ebbe lentamente in Europa a partire dall'VIII secolo.[...] L'aratro consisteva in uno strumento discissore, in legno, che praticava un solco senza ribaltamento della fetta. L'operazione si limitava a rompere lo strato superficiale del terreno [...]''
:::Inviterei a prestare maggiore attenzione a fare certe affermazioni, soprattutto se si evidenziano presunte incongruenze con un'immagine senza entrare nel merito del testo. L'innovazione del VIII secolo non risiede nell'introduzione delle ruote nell'aratro, bensì nell'introduzione del coltro e del versoio, strumenti operativi che hanno un'importanza tale da cambiare completamente il concetto di aratura. Le ruote sono un'optional ininfluente sull'azione fondamentale che esegue l'aratro, bensì ha riflessi sulla modalità di esecuzione, soprattutto nell'ambito dell'abbinamento tra macchina operatrice e macchina motrice (o animale nel caso della trazione animale). Tant'è che nella maggior parte della realtà di un'agricoltura meccanizzata, gli aratri sono di tipo portato e non trainato, privi perciò di ruote.