Ki (filosofia): differenze tra le versioni

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== Il Ki (qì) nelle arti marziali ==
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{{Citazione|Nella pratica, quando il tuo avversario sferra un colpo, devi già essere in movimento. Dopo che l'hai visto muoversi, è già troppo tardi ed un falso movimento da parte tua è fuori luogo, perché il colpo del tuo avversario è quasi mortale. Muoversi simultaneamente con il colpo; si deve sentire l'intenzione dell'avversario. Ma, in realtà, non è questione di usare la mente, ci si deve muovere naturalmente, senza pensarci. Quando raggiungerai questo stato, riuscirai a muoverti simultaneamente con l'ordine. Se pensi troppo all'inizio del colpo dell'avversario, non ti renderai conto dei suoi movimenti. Solo quando la tua mente è tranquilla come una pozza d'acqua e sei fisicamente all'erta, potrai renderti conto dei movimenti dell'avversario e della sua respirazione naturale. In questo stato sentirai i cambiamenti di sentimento del tuo avversario|[[Morihei Ueshiba]] - Fondatore della disciplina dell'[[Aikido]]}}
Il Ki 氣 di cui si tratta nella disciplina giapponese dell'Aikido, è rappresentato dall’ideogramma giapponese 氣 che, nei caratteri della scrittura [[kanji]], raffigura il vapore che sale dal riso in cottura.<br />Nella disciplina dell'Aikido significa [[spirito (filosofia)|spirito]], ma non nel significato che tale termine ha nella religione, bensì nel significato del vocabolo latino "''spiritus''", cioè soffio vitale ed energia vitale.
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Secondo una trattazione scientifica corrispondente alla mentalità occidentale, il Ki potrebbe essere inteso come l'[[energia interna]] di un corpo.
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La questione dell'armonia del Ki (o Ai-Ki) è un concetto orientale di una certa complessità. Si noti innanzitutto che tale questione è assolutamente diversa da quella di una mente (nel senso di Kokoro) salda e lucida, anche se entrambe si riconducono allo stesso principio: ''il miglior impiego dell'energia''. Tale principio, enunciato e fermamente sostenuto da [[Jigoro Kano]] (Ki-Ai) fu concretamente realizzato da [[Morihei Ueshiba]] con la creazione dell'Aikido (termine composto dai vocaboli Ai-Ki-Do, ciascuno dei quali ha un suo proprio significato che, unito agli altri, genera un significato più complesso). Questa disciplina realizza l'Ai-Ki nella vita interiore dell'uomo e nella sua manifestazione esteriore: questa esteriorizzazione è denominata nella lingua giapponese con il termine [[Kokyu]]. La realizzazione dell'Ai-Ki è infatti la manifestazione di uno stato di totale controllo del corpo che vive ed agisce in perfetta armonia con le leggi naturali e cosmiche. Tuttavia, sebbene questo stato sia raggiungibile sotto il controllo dell'esercizio della volontarietà in modo relativamente facile, il requisito fondamentale dell'Ai-Ki è l'assoluta spontaneità ed istintualità dei propri movimenti, per quanto precisi essi siano. Le azioni passano dallo stato di consapevolezza volontaria a quello di libera ''istintualità'' e perciò si dice che la mente (sempre nel senso di Kokoro) è ricettiva e conforme ad adattarsi alle situazioni.