Libro dell'Esodo: differenze tra le versioni

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== Aspetti storici ==
{{vedi anche|Esodo (evento storico)}}
 
L'inquadramento storico degli episodi narrati nell'Esodo ha da sempre posto notevoli problemi agli [[esegesi|esegeti]] [[antico Testamento|veterotestamentari]]. Mentre da una parte vi è un filone di ricerca che ha tentato di dimostrare la veridicità della Bibbia mettendolo in relazione alle scoperte archeologiche (vedi [[Werner Keller]])<ref>Keller, Werner (1956), ''La Bibbia aveva ragione''. Milano: Garzanti. ISBN 88-11-54866-7.</ref>, dall'altra, proprio sulla base dei risultati di altre ricerche archeologiche, si è via via sviluppato un filone che ha messo in crisi la storicità del racconto biblico<ref>{{q|The quest for the historical Moses is a futile exercise. He now belongs only to legend|[[John Van Seters]]. «Moses», in ''Encyclopedia of Religions'' vol. 9. New York, MacMillan, 2005, p. 6199}} {{q|I tre periodi più antichi, invece, dall'età detta dei Patriarchi (da Abramo, il più antico antenato, a Giuseppe) all'età ''mosaica'' alla Conquista e poi al tempo dei Giudici, sono certamente finzioni bibliche.|[[Cristiano Grottanelli]]. ''La religione d'Israele prima dell'Esilio in Ebraismo'' (a cura di [[Giovanni Filoramo]]). Roma-Bari, Laterza, 2007}} {{q|Alla storicità delle figure dei Patriarchi, e dei relativi racconti che troviamo nella ''Genesi'', nemmeno gli studiosi più tradizionalisti credono più; l'Esodo dall'Egitto, la marcia attraverso il deserto e la conquista della Palestina (la ''terra di [[Canaan]]'') sono stati negati da alcuni studiosi, mentre coloro che accettano una qualche credibilità storica non sono d'accordo fra loro quanto alla datazione, alla portata e al contesto degli eventi che propongono di collegare al racconto biblico dell<nowiki>'</nowiki>''Esodo'' e dei libri connessi e del libro dei ''Giudici''|[[Cristiano Grottanelli]]. ''La religione d'Israele prima dell'Esilio in Ebraismo'' (a cura di [[Giovanni Filoramo]]). Bari, Laterza, 2007}} {{q|Nel corso degli ultimi due secoli la critica biblica ha dapprima smantellato la storicità della creazione e del diluvio, poi quella dei Patriarchi, (poi sempre seguendo l'ordine cronologico) quella dell'Esodo e della conquista, di Mosè e di Giosuè, del periodo dei Giudici e della ''Lega delle 12 tribù'' arrestandosi al regno unito di David e Salomone considerato sostanzialmente storico [...] La più recente critica al concetto stesso di regno unito ha messo in crisi totale il racconto biblico.|[[Mario Liverani]] ''Oltre la Bibbia'', Roma-Bari, Laterza, 2009, pp. VII-VIII}}</ref>.