Timore di Dio: differenze tra le versioni

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Ci si riferisce all'amore ed al timore per Dio con l'espressione allegorica ''le "ali" della fede''.<br />[[Nachman di Bratzlav]] affermò che ''la vera paura è il timore di Dio''.
 
Nel [[Sefer haZohar]] (''189-191'') è scritto che ''il Mondo intero è basato su questa [[Mitzvah]]''; esistono quindi tre modalità di timore di Dio: per le [possibili] punizioni in "questo Mondo", per le [possibili] punizioni nel [['Olam Ha-Ba|Mondo a venire]] e per Dio; le prime sono connesse con quest'ultimo, anche se di maggior importanza. Tra essi il più semplice è quello per le punizioni, come l'amore per i meriti acquisiti; poi quello secondo la coscienza della superiore [[Volontà divina]] che tutto controlla e governa; infine quello legato all'amore incondizionato dinanzi alla Grandezza divina. Anche la Bontà e la Misericordia di Dio che perdona grazie alla [[Teshuvah]] suscitano il timore nei Suoi confronti. Spesso il timore è alimentato dal rischio di non mantenere il legame con Dio o diminuirne la qualità.<br />Ancora nel Sefer haZohar viene confermato il legame tra il timore del peccato e di Dio e la [[Simchah]]: ''...poiché è felice colui che vive nel timore''.
 
Secondo l'insegnamento che afferma che ''lo stolto non ha timore del peccato'' anche il timore del peccato è un'ulteriore prova della fede in Dio che permette di assumere il comportamento più consono alle prescrizioni della [[Torah]], sia etiche che pratiche: ''senza sapienza non c'è timore''.