Trattato di Losanna (1923): differenze tra le versioni

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Il trattato stabiliva il riconoscimento della [[Turchia|Repubblica di Turchia]], che comunque doveva garantire la protezione della minoranza greca, così come il governo greco si impegnava a rispettare le minoranze musulmane. Venne altresì stabilito di completare lo scambio di tali minoranze e legittimare il loro trasferimento forzato, definito [[Scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia|“Scambio di popolazione”]]<ref>(IT) Bottoni Stefano, Un altro Novecento, Carocci editore, Roma 2011 p.27</ref>. Secondo il trattato le minoranze sono fatte rientrare nei rispettivi paesi, con l'eccezione delle comunità greche di Istanbul, Imbro e Tenedos (all'incirca 400.000 persone) e di quelle musulmane della Tracia occidentale (25.000 persone). Con il trattato di Losanna è stata la prima volta che la comunità internazionale ha accettato e legittimato un tale scambio ingigantendo così, per le nazioni coinvolte, le conseguenze delle deportazioni del periodo precedente.<ref>(GR) AA.VV. I Mikrasiatikì Katastrofì (La Catastrofe dell’Asia Minore), Lambrakis Foundation, Atene, 2010 ISBN 978-960-469-871-4 p.103</ref>
 
La Repubblica di Turchia accettava inoltre la perdita di varie entità territoriali:
A livello territoriale la Repubblica di Turchia, inoltre, accettava la perdita di [[Cipro]], che veniva assegnata all'[[Impero britannico]], di [[Tripoli]], della [[Libia]] e del [[Dodecanneso]] che venivano riconosciuti ufficialmente come possedimenti dell'[[Italia]], e la giurisdizione francese su [[Tunisia]] e [[Marocco]]. Nel trattato venivano infine fissati confini con la [[Siria]] e l'[[Iraq]], già amministrati rispettivamente da [[Francia]] e Impero britannico sotto forma di [[Mandato della Società delle Nazioni]], la rinuncia della Turchia ad ogni pretesa su [[Egitto]] e [[Sudan]], e si stabilì che la sorte della provincia di [[Mossul]] sarebbe stata decisa dalla [[Società delle Nazioni]].
*[[Cipro]], che veniva assegnata all'[[Impero britannico]];
*la [[Tripolitania]], la [[Cirenaica]] e il [[Dodecanneso]], che venivano riconosciuti ufficialmente come possedimenti dell'[[Italia]];
*la [[Tunisia]] e il [[Marocco]], che venivano attribuiti alla [[Francia]].
A livello territoriale la Repubblica di Turchia, inoltre, accettava la perdita di [[Cipro]], che veniva assegnata all'[[Impero britannico]], di [[Tripoli]], della [[Libia]] e del [[Dodecanneso]] che venivano riconosciuti ufficialmente come possedimenti dell'[[Italia]], e la giurisdizione francese su [[Tunisia]] e [[Marocco]]. Nel trattato venivano infine fissati confini con la [[Siria]] e l'[[Iraq]], già amministrati rispettivamente da [[Francia]] e Impero britannico sotto forma di [[Mandato della Società delle Nazioni]], la rinuncia della Turchia ad ogni pretesa su [[Egitto]] e [[Sudan]], e si stabilì che la sorte della provincia di [[Mossul]] sarebbe stata decisa dalla [[Società delle Nazioni]].
 
Le comunità europee viventi da secoli nel territorio del dissolto [[Impero Ottomano]], persero tutti i privilegi che avevano acquisito. L'art. 28 del trattato, infatti, sanciva la completa abolizione del regime delle Capitolazioni<ref>[http://books.google.it/books?id=cabYkjOC5CsC&pg=PA182&dq=capitolazioni+concesse+dal+Sultano&hl=it&ei=BRsWTYObN8Ttsga82e3YDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CDQQ6AEwAw#v=onepage&q=capitolazioni%20concesse%20dal%20Sultano&f=false Capitolazioni]</ref>, anche se alcune garanzie per gli stranieri erano state concordate in una "Convenzione sullo stabilimento e la competenza giudiziaria", conclusa in pari data, e in una "Dichiarazione relativa all'amministrazione giudiziaria" sottoscritta dalla delegazione turca. Cessava così definitivamente lo ''status'' di privilegio ricoperto, sino ad allora, dalle comunità italiane in oriente.