R. Daneel Olivaw: differenze tra le versioni

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Nei primi tre libri del Ciclo dei Robot (''[[Abissi d'acciaio]]'', ''[[Il sole nudo]]'' e ''[[I robot dell'alba]]'') R. Daneel svolge il ruolo di assistente investigativo del terrestre [[Elijah Baley]], e le soluzioni di questi tre casi saranno la chiave che permetterà alla Terra di liberarsi dal pesante dominio dei Mondi Spaziali e di (ri)cominciare a colonizzare la Galassia.
 
Successivamente, [[Isaac Asimov|Asimov]] scrive un breve racconto con i personaggi di R. Daneel ed [[Elijah Baley]], [[Immagine speculare]] ("Mirror image", 1972, pubblicato la prima volta in [[Italia]] nel 1975 in [[Il meglio di Asimov]], vol. II).
 
Nel quarto libro (''[[I robot e l'Impero]]'') R. Daneel è invece affiancato da un altro robot, [[R. Giskard Reventlov]], mentre cercano di fermare un complotto che mira a distruggere la potenza della Terra e dei Coloni.
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R. Daneel compare anche nell'ultimo capitolo di ''[[Fondazione e Terra]]'', dove enuncia il progetto di fondere la sua mente con quella di un essere umano [[ermafrodita]], per permettergli di sopravvivere ancora e di liberarsi da alcuni vincoli delle [[tre leggi della robotica]].
 
Riguardo il luogo di origine di R. Daneel, [[Isaac Asimov|Asimov]] fornisce informazioni contraddittorie. In ''Abissi d'acciaio'' R. Daneel afferma di essere stato costruito sulla Terra. Nell'ultimo romanzo del ciclo, ''Fondazione e Terra'', dichiara invece di essere stato fabbricato sul pianeta Spaziale di Aurora.
 
== Capacità ==
Durante le avventure narrate nel libro''[[I robot e l'Impero]],'' R. Daneel mostra la dote di apprendere e modificare le proprie tecniche di ragionamento. In più punti del libro viene sottolieato dallo stesso R. Daneel come lui stesso cerchi di ragionare ed ottenere delle informazioni nelle stesso modo in cui le avrebbe ottenute l'amico [[Elijah Baley|Elijah]], ovvero deducendole da informazioni scarse ed apparentemente scollegate tra di loro. Questo mostra come il cervello positronico di R. Daneel abbia la proprietà di modificare i propri collegamenti interni con lo scopo di migliorare i ragionamenti e le deduzioni.
 
Particolare interessante, nel primo libro Asimov lo dota di [[sensore|sensori]] che gli permettono di esaminare, anche se in modo approssimativo, lo [[emozione|stato emotivo]] degli umani che lo circondano. In tutti gli episodi successivi non si farà più alcuna menzione di questa caratteristica.
 
Invece in ''[[I robot e l'Impero]]'' R. Daneel riceve da [[R. Giskard Reventlov|R. Giskard]] il potere di percepire "''direttamente''" le menti umane (una sorta di [[telepatia]]) e di influire su di esse modificandole a livello emotivo e di memoria. Daneel è però bloccato nell'utilizzo di questi poteri dal fatto che c'è un rischio di danneggiare gli umani che dipende dall'importanza dell'intervento.
 
R. Daneel, essendo un robot, risponde alle [[tre leggi della robotica]], alle quali però, riflettendo assieme a [[R. Giskard Reventlov|R. Giskard]] su una frase detta in punto di morte da [[Elijah Baley]], ne aggiunge un'altra, chiamata '''Legge Zero della Robotica'''. Questa dice:
 
''Un robot non può nuocere all'umanità o, tramite l'inazione, permettere che l'umanità riceva danno''.