Vescovo titolare: differenze tra le versioni

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Pur non avendo alcuna giurisdizione sulla chiesa titolare, godono di tutti i privilegi e gli onori dei vescovi diocesani: inoltre, prendono parte con voto deliberativo ai concili<ref>[[Codice di diritto canonico|C.I.C.]] [[1983]] can. 443, § 1</ref> ed appartengono per diritto alla [[Conferenza Episcopale]] del territorio dove svolgono il loro incarico<ref>[[Codice di diritto canonico|C.I.C.]] [[1983]] can. 450, § 1</ref>.
 
Sono vescovi titolari: gli alti funzionari della [[Curia Romana]] o delle Conferenze Episcopali ([[Giuseppe Betori]], già segretario della [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]], è stato titolare di [[Diocesi di Falerone|Falerone]]); i [[nunzio apostolico|nunzi apostolici]] hanno il titolo di arcivescovi ([[papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]], quale nunzio in [[Francia]], ebbe il titolo di [[Arcidiocesi di Mesembria|Mesembria]]); i [[vescovo ausiliare|vescovi ausiliari]] ([[Beniamino Pizziol]], quale ausiliare di [[Patriarcato di Venezia|Venezia]], è stato titolare di [[Diocesi di Cittanova|Cittanova]]); gli ordinari di alcuni tipi di circoscrizioni ecclesiastiche, come i [[vicariato apostolico|vicariati apostolici]] o gli [[esarcato apostolico|esarcati apostolici]].
 
I [[vescovo coadiutore|coadiutori]], attualmente, assumono il titolo della diocesi residenziale della diocesi o arcidiocesi a cui sono destinati, così come i [[vescovo emerito|vescovi emeriti]] di diocesi residenziali, che mantengono il titolo della diocesi che hanno governato, e anche gli [[ordinario militare|ordinari militari]] e i vescovi di [[prelatura territoriale|prelature territoriali]]; in passato, tuttavia, a tutti questi prelati era assegnato il titolo di una [[sede titolare]].