Ponte del Diavolo (Lanzo Torinese): differenze tra le versioni

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{{Ponte
{{W|architettura|arg2=Piemonte|ottobre 2014}}
|nome = Ponte del Diavolo
[[File:Ponte del Diavolo Lanzo.jpeg|thumb|Ponte del diavolo a Lanzo Torinese]]
|immagine = Ponte del Diavolo Lanzo.jpeg
|didascalia= Veduta del ponte del Diavolo
|nazione = ITA
|città = [[Lanzo Torinese]]
|attraversa = [[Stura di Lanzo]]
|latitudine =45.1600
|longitudine =7.2900
|tipologia = ponte ad arco
|materiale = [[calcestruzzo]] pietra
|lunghezza = 65
|luce = 37
|hluce = 16
|larghezza = 3.60
|altezza =
|progettista =
|progettisti =
|data_inizio = 1378
}}
 
Il '''Ponte del Diavolo''' servivao aPonte del ''Ròch'' (pietra in [[lingua piemontese|piemontese]]) venne edificato nel [[1378]] con lo scopo di collegare [[Lanzo Torinese]] e le sue  [[Valli di Lanzo|Vallivalli]]  con  [[Torino]].
 
==Storia==
La sua costruzione fu deliberata il 1 giugno 1378 dalla Credenza di Lanzo presieduta dal castellano Aresimo Provana. Per far fronte alla spesa di 1400 fiorini fu imposto per dieci anni un dazio sul vino.
Il Ponte del Diavolo fu edificato nel [[1378]] con il consenso del Vice castellano di Lanzo, Aresmino Provana di Leynì, collaboratore di [[Amedeo VI di Savoia]] (conosciuto come il Conte Verde). La spesa per costruirlo, interamente sostenuta dalla Castellania di Lanzo, fu di 1400 fiorini (per sostenere questa spesa venne imposta una tassa sul vino per dieci anni). Il Ponte del Diavolo serviva a collegare Lanzo e le sue [[Valli di Lanzo|Valli]] con [[Torino]] superando la [[Stura di Lanzo|Stura]] e permettendo così di evitare il passaggio da [[Balangero]], [[Mathi]] e [[Villanova Canavese|Villanova]], territori governati dai [[Savoia-Acaja|Principi di Acaja]], e da [[Corio]], sotto il controllo dei [[Marchesato del Monferrato|Marchesi del Monferrato]], entrambi ostili ai [[Casa Savoia|Savoia]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.lanzotorinese.to.it/ComSchedaTem.asp?Id=29889|titolo=Ponte del Diavolo|accesso=17 marzo 2015}}</ref>.
 
Nel 1564 il Consiglio di Credenza di Lanzo ordinò la costruzione di una porta sul ponte per evitare che forestieri portassero in Lanzo la peste che si era diffusa in Avigliana e zone limitrofe. Nel 1800 fu cantato da [[Giovanni Prati]] ed a [[Angelo Brofferio]] e nel 1900 da [[Nino Costa]].
 
Il nome del ponte deriva dalla leggenda secondo la quale fu il diavolo in persona a costruire il ponte dopo che per ben due volte ne era stato edificato uno, sempre crollato. In cambio il diavolo avrebbe preso con sé l'anima del primo a transitare sul ponte, e per questo venne fatto passare un cagnolino. Il diavolo, adirandosi, avrebbe sbattuto violentemente le sue zampe sulle rocce circostanti formando le caratteristiche "Marmitte dei Giganti".
 
==Stile==
[[File:Ponte del Diavolo, Valli di Lanzo, Lanzo Torinese1.jpegjpg|left|thumb|225x225px|Il Ponte del diavoloDiavolo asulla Lanzo[[Stura Torinesedi Lanzo]]]]
Il ponte, con una luce di 37 metri, un'altezza di 16, lunghezza di 65 e larghezza minima di 2,27, costruito a schiena d'asino, si trova in una stretta gola con le pareti a precipizio scavata dalle acque della [[Stura di Lanzo|Stura]] in tempi preistorici (era geologica, terziario?). Su di esso è stata costruita, il 15 luglio [[1564]], una porta che veniva chiusa allo scoppiare di epidemie (come la [[peste]]) per impedire il passaggio dei forestieri e preservare il borgo.<br />
 
 
==Letteratura==
Nell'[[ottocento]] il ponte fu cantato da [[Giovanni Prati]] ed [[Angelo Brofferio]] e, nel '900, dal poeta [[Nino Costa]].
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|nome=G. e P.|cognome=Milone|titolo=Valli di Lanzo|anno=1911|editore=[[Viglongo|Andrea Viglongo editore]]|città=Torino|cid=Milone}}
* {{cita libro| autore=M. Tibone, L.M. Cardino | titolo=Lanzo e le sue Valli, storia e arte||editore=Omega edizioni|città=Torino}}
 
Alto sul pelo dell'acqua circa 15 metri, "la sua gittata è di circa 37 metri, tra la spalla del monte Basso in sponda destra della [[Stura]] è la spalla del monte speroniforme chiamato Monte Buriasco sul quale stavano appollaiati il castello ed il borgo fortificato, iniziati a costruire dall'episcopato torinese [[Landolfo (vescovo di Torino)|Landolfo]]" (A.Cavallari Murat).
 
Nel 1564 il Consiglio di Credenza di Lanzo ordinò la costruzione di una porta sul ponte per evitare che forestieri portassero in Lanzo la peste che si era diffusa in Avigliana e zone limitrofe. Nel 1800 fu cantato da [[Giovanni Prati]] ed a [[Angelo Brofferio]] e nel 1900 da [[Nino Costa]].
 
{{Portale|architettura|Piemonte}}