Manuel Godoy: differenze tra le versioni

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I sostenitori di Ferdinando (che aveva persino considerato un colpo di Stato contro suo padre per far tornare la situazione alla normalità) iniziarono a diffondere la notizia che Godoy aveva svenduto la Spagna a Napoleone. Il 18 marzo si ebbe un movimento popolare noto come [[Ammutinamento di Aranjuez]]: la folla entrò nella residenza di Godoy, ov'era rimasta la sua amante, Pepita. Due giorni dopo venne trovato anche Godoy, che venne imprigionato nel castello di [[Villaviciosa de Odón]], d proprietà di sua moglie Maria Teresa. Per porre fine alla rivolta e per salvare la vita di Godoy, Carlo IV decise di accondiscendere alle richieste dei rivoltosi ed abdicò in favore di Ferdinando VII.
 
Il nuovo re era popolare, ma la sicurezza dello stato ancora non era stata raggiunta. [[Gioacchino Murat|Murat]] aveva occupato la città solo il giorno prima e, malgrado il crescente sentimento antifrancese, si rifiutò di riconoscere Ferdinando VII come nuovo sovrano spagnolo. Carlo IV protestò in favore della sua abdicazione e si appellò a Napoleone per chiedere assistenza. Con i due reali in contrasto, l'imperatore si pose come mediatore degli eventi e convocò Carlo, Maria Luisa e Ferdinando ad incontrarlo in una conferenza a [[Bayonne]] (Godoy era già stato liberato e portato in Francia per l'occasione). Per placare gli animi, Napoleone chiese ai due sovrani di rinunciare al trono in favore della Francia. Carlo diede il proprio assenso il 5 maggio e Ferdinando fu praticamente obbligato; in cambio i due ottennero delle generose pensioni dal governo francese nonché la garanzia dell'integrità religiosa e territoriale della Spagna.<ref name="Esdaile2003">{{Cita libro|nome=Charles |cognome=Esdaile|titolo=The Peninsular War: A New History|accesso=27 marzo 2013|data=14 giugno 2003|editore=Palgrave Macmillan|isbn=978-1-4039-6231-7|p=35}}</ref>
Con l'intera penisola sotto il suo controllo, Napoleone pareva aver raggiunto l'obbiettivo. Anche se Carlo, Maria Luisa e Godoy si erano esiliati in Italia mentre Ferdinando e suo fratello Carlo con lo zio Antonio si erano spostati al castello di [[Talleyrand]] a [[Valençay]], gran parte della penisola ispanica rimaneva contraria al governo dei napoleonici.<ref name="Esdaile2003" />