Cattedrale di Aosta: differenze tra le versioni

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Ancora nel corso del XVI secolo, in relazione allo sviluppo della istituzione delle cappellanie<ref>''La Cattedrale di Aosta; dal cantiere romanico ai giorni nostri'', op. cit., pag. 49-50</ref>, ebbe luogo la costruzione della cappella dei signori di Cly (circa [[1570]]-[[1580|80]]), posta alla destra della porta d'ingresso, con affreschi di gusto [[Manierismo|manieristico]].
 
=== Interventivisita successivialla cattedrale ===
Dopo la costruzione della nuova facciata rinascimentale ed il completamento del ciclo delle vetrate dipinte, si registrò un periodo di interventi aventi scarso rilievo strutturale e di modesta qualità artistica; a parte la già menzionata costruzione della cappella dei signori di Cly, l'unica eccezione di rilievo è data dalla commessa relativa alla ''Cassa reliquaria di San Giocondo'' realizzata in argento ([[1617]]-[[1619]]), ora nel museo del tesoro della cattedrale.
 
Il forte rallentamento della produzione artistica riguardò l'intera Valle d'Aosta. Con l'esplodere della [[Riforma protestante|Riforma]] le fortune della regione decaddero assieme a quelle del [[ducato di Savoia]] che, negli anni [[1535]]-[[1536|36]], perse [[Ginevra]], il [[Canton Vaud]], ed il Basso [[Vallese]]. Spostata la capitale del ducato da [[Chambery]] a [[Torino]], declinò l'importanza dei valichi valdostani come tramite di scambi economici e culturali, a vantaggio dei valichi del [[Colle del Moncenisio|Moncenisio]] e del [[Passo del Sempione|Sempione]]<ref>E. Rossetti Brezzi, op. cit., pag. 56-57</ref>.
 
Nel [[1704]] fu costruita, per un adeguato svolgimento delle funzioni parrocchiali, la cappella di San Giovanni Battista (la balaustra marmorea ed il nuovo altare della cappella furono realizzati nel [[1760]]). Nel [[1758]] si costruì un nuovo altare maggiore, ricco di [[Opus sectile|tarsie marmoree]]<ref>L. Garino, op. cit., pag. 38</ref>.
 
Nel [[XIX secolo]] la chiesa cambiò nuovamente aspetto, principalmente per iniziativa del vescovo [[André Jourdain]] che tenne la cattedra episcopale tra il [[1832]] ed il [[1859]]. Fu demolito lo jubé che separava troppo vistosamente l'[[Presbiterio|area presbiterale]] da quella riservata ai fedeli; si ultimarono i lavori di ricostruzione della cappella di San Grato ([[1842]]).<br />Altri interventi, corrispondenti ai nuovi gusti estetici del momento, hanno suscitato forti riserve per la scarsa coerenza stilistica con il resto della chiesa<ref>"Nel 1848 – osserva L. Garino – il gusto Neoclassico raggiunge uno dei suoi vertici più bassi nella decorazione della facciata esterna della Cattedrale. Nel 1860 si realizza il già citato scempio del Chiostro per la costruzione della Cappella del Rosario". L. Garino, op, cit., pag. 38-39</ref>. Si tratta innanzi tutto della costruzione ([[1848]]) della nuova facciata in stile neoclassico con imponenti colonne e statue di santi, che relega all'interno di un atrio la facciata rinascimentale. Inoltre, nel [[1860]], venne costruita in forme [[neogotiche]] la cappella del Rosario, sacrificando, all'esterno della chiesa, uno dei corridoi del chiostro quattrocentesco.
 
Variazioni all'area presbiterale sono intervenute nel [[1981]], dopo la riforma liturgica decretata dal [[Concilio Vaticano II]]. Per non alterare la precedente area presbiterale con il suo altare marmoreo, elevata rispetto al piano della navata, è stato avanzato nella navata stessa lo spazio per le celebrazioni liturgiche, dotandolo di un altare di estrema semplicità.
 
== Visita alla cattedrale ==
=== L'esterno ===
[[File:Aosta Cattedrale Absidi.jpg|thumb|Campanile lato nord (XI secolo), abside e tetto del deambulatorio (XIII secolo)]]
 
Per guadagnare subito una qualche impressione su come poteva essere, nell'XI secolo, la basilica romanica, conviene percorrere la strada lungo il lato sud della chiesa. Oltre ad un muro di cinta si possono osservare le due possenti '''torri campanarie''', alte più di 60 metri; sono la struttura più alta di tutta la città di Aosta e di tutta la regione Valle d'Aosta, e sono poste a fianco dell'abside (che ci appare con i suoi alti finestroni strombati, frutto della ristrutturazione del XIII secolo); al di sotto si intravede il tetto del deambulatorio.<br />Il campanile sul lato sud (che vediamo più da vicino) mostra nei piani inferiori l'apertura di semplici strette monofore; mentre al di sopra di una fila di archetti pensili, s'innalzano altri due piani della torre sui quali si aprono larghe [[bifora|bifore]] sovrapposte. Il campanile sul lato nord ci appare più elegante e frutto di una esecuzione più accurata. Una lesena centrale percorre interamente ciascuna delle sue pareti, e nei quattro piani più alti essa dà luogo a specchiature nelle quali si aprono coppie di bifore affiancate tra loro.
 
Dopo aver dato uno sguardo alla facciata neoclassica (e riconosciuto su di essa le statue dei santi cari alla devozione aostana<ref>Nelle nicchie sono le statue di [[Anselmo d'Aosta|Sant'Anselmo]] e di [[San Giocondo]], sopra il frontone quelle di [[Maria Assunta]], [[San Giovanni Battista]] e [[San Grato]]</ref>), merita soffermare l'attenzione sulla vecchia '''facciata rinascimentale''' all'interno dell'atrio, opera ritornata alla eloquenza delle sue forme e dei suoi colori dopo un recente restauro.<br />La facciata colpisce l'attenzione del visitatore per la ricchezza della policromia e per l'abbinamento di affreschi, gruppi in [[terracotta]] ed un variegato repertorio decorativo di gusto tipicamente rinascimentale. L'intero programma [[iconografia|iconografico]] e decorativo si dispone sapientemente nelle trame di una struttura architettonica formata da due alte colonne che inquadrano il portale centrale e la [[lunetta]] che lo sormonta; esse reggono un [[Arco (architettura)|arco]] poggiante su una elegante [[trabeazione]], sormontato a sua volta da un [[Timpano (architettura)|timpano]].
 
[[File:Aosta Cattedrale Facciata Ascensione Vergine.JPG|left|thumb|upright=1.4|Facciata rinascimentale, ''Assunzione della Vergine'', terracotta, 1522-26]]
 
Gli affreschi che impreziosiscono la facciata sono dedicati a tre episodi della vita della Vergine e dell'infanzia di Gesù; da destra a sinistra, in corrispondenza ai tre portali troviamo le scene della ''Annunciazione'', della ''Natività'' (posta nella lunetta sopra il portale) e della ''Presentazione di Gesù al Tempio''. Sopra la trabeazione, all'interno dell'arco, trova posto un gruppo plastico con figure a grandezza naturale che sembrano ispirati dalla tradizione piemontese e lombarda dei [[Sacri Monti]]: si tratta degli Apostoli che guardano attoniti verso l<nowiki>'</nowiki>''Assunzione della Vergine''. La raffigurazione dell<nowiki>'</nowiki>''Assunzione'' si completa infatti con le figure, sempre in terracotta, della Vergine sorretta da due angeli che trovano posto nel timpano. Nel grandioso sottarco dell'atrio sono affrescati otto schiere di ''Angeli musicanti'', pronti ad accogliere la Vergine (si ricordi che la cattedrale è dedicata a Maria Assunta). Il complesso programma decorativo si sviluppa ulteriormente attraverso quattro ''Busti di Profeti'' in terracotta (due nelle lunette sopra i portali laterali, due in altre lunette poste al di sopra delle finestre della facciata); si osservano poi sulla trabeazione i busti [[Clipeo|clipeati]] di San Giovanni Battista, San Grato e San Giocondo. La decorazione si completa con fasce a rosette nei sottarchi, formelle con candelabre e con testine di angelo, fasce con delfini ed altri elementi ispirati alla cultura delle [[grottesche]]<ref>[http://www.regione.vda.it/territorio/environment/19962/1996-2_14.ASP Scheda di L. Appolonia e D. Viquery sui restauri della facciata] in Environment. Ambiente e Territorio in Valle d'Aosta Sito consultato il 26-12-2009</ref>.
 
L'identità del pittore e del plasticatore che hanno realizzato l'apparato decorativo sono ignote. Riguardo agli affreschi Giovanni Romano ha sottolineato come essi possano ritenersi "opera di un Maestro di formazione [[Giovanni Martino Spanzotti|spanzottiana]], ma già toccato anche da [[Gaudenzio Ferrari|Gaudenzio]]". Allo stesso Maestro è attribuito, all'interno della cattedrale, l'affresco dell'altare di Santa Lucia ed anche la tela con la ''Vita di San Grato'' posta oggi all'inizio del deambulatorio, al termine della navata sud<ref>E. Rossetti Brezzi, op. cit., pag. 55</ref>.
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File:Aosta Cattedrale Facciata Presentazione Gesù.JPG|Facciata, ''Presentazione di Gesù al Tempio'', terracotta, 1522-26
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=== L'interno ===
[[File:Aosta Cattedrale Vetrata Santo Stefano.jpg|thumb|upright=0.7|Pietro Vaser (?), Vetrata con San Sebastiano, fine XV secolo]]
==== Le volte, la ''magnam crucem'' e le vetrate ====
Entrato nella cattedrale, il visitatore è subito colpito dalla presenza nella navata centrale del grande '''crocifisso in legno dipinto''', sospeso in alto tra la volta ed il presbiterio. Si tratta della ''magnam crucem'' commissionata nel 1397 dal vescovo Giacomo Ferrandini ad uno scultore di area svizzero-tedesca (forse [[Lucerna]]) che operò per un qualche tempo in Valle d'Aosta<ref>La critica gli attribuisce dubitativamente anche una ''Pietà'' in legno policromo proveniente dalla cappella di San Pantaleone di Ville-sur-Sarre e conservata nel museo del tesoro della cattedrale. Cfr. E.Rossetti Brezzi (a cura di), catalogo della mostra ''La scultura dipinta. Arredi sacri negli antichi Stati di Savoia'', stampato a cura della Regione Autonoma Valle d'Aosta, 2004 pag. 74</ref>. Esso dovette suscitare grande impressione per il volto espressivo del Cristo e per il copioso fiotto di sangue che schizza fuori dal costato, al punto da diventare modello per altre Crocifissioni presenti nelle chiese valdostane.
 
Il crocifisso si staglia contro le '''volte a crociera''' della navata e del coro fatte realizzare dal vescovo François de Prez e da Giorgio di Challant. Con la loro forma leggermente ogivale e con la trama dei costoloni dipinti, esse segnano suggestivamente lo spazio della chiesa.
 
Sempre volgendo lo sguardo verso l'alto, il visitatore è colpito dai colori delle '''vetrate della navata centrale''', opera di notevole qualità artistica realizzata (assieme alle vetrate del deambulatorio) tra la fine del Quattrocento ed il 1523 circa Esse mostrano una ''Natività'', una ''Crocifissione'' e soprattutto immagini di santi: molto belle quelle di San Sebastiano e San Martino, ed è interessante in questo repertorio è la raffigurazione di [[Tommaso Becket]]<ref>Un'illustrazione visiva delle vetrate è contenuta in ''La Cattedrale di Aosta, dal cantiere romanico ai giorni nostri'', op. cit., pag. 36-37</ref>. Il disegno e la gamma cromatica delle vetrate richiamano alla mente altre vetrate altrettanto belle realizzate in Valle d'Aosta, quelle presenti nella [[Collegiata di Sant'Orso]] e quelle provenienti da [[Castello di Issogne]] (e conservate ora al [[Museo civico d'arte antica|Museo Civico di Torino]]). Si può ipotizzare che gli autori siano quei magistri verreriarum chiamati da Giorgio di Challant a realizzare le opere citate, segnatamente [[Jean Baudichon]] e, più verosimilmente, [[Pietro Vaser]] (successore di Baudichon)<ref name="icvbc.cnr.it"/>.
 
==== Gli affreschi del Cinquecento ====
Subito dopo l'ingresso nella cattedrale, sulla destra verso la controfacciata è posta la '''cappella dei baroni di Cly''' (circa [[1576]]), recentemente restaurata. Essa mostra una decorazione di gusto [[Manierismo|manieristico]] con la volta a crociera affrescata con le ''Storie della Maddalena'': nelle [[Vela (architettura)|vele]] della volta sono riconoscibili le scene di ''Gesù in casa di Simone fariseo'', ''Maddalena penitente '', ''Noli me tangere'', ''Ascensione di Maria Maddalena''. Nell'area funeraria della cappella è posta una ''Deposizione''.
 
All'inizio della navata destra s'incontra l<nowiki>'</nowiki>'''altare di Santa Lucia''', con un affresco raffigurante una ''Madonna col Bambino e San Giovannino tra i santi Pietro,Giovanni evangelista, Caterina e Lucia'' ([[1526]] circa), opera dello stesso pittore di educazione [[Martino Spanzotti|spanzottiana]] che ha realizzato anche gli affreschi della facciata rinascimentale<ref>E. Rossetti Brezzi, op. cit., pag. 55</ref>.
 
Al termine della stessa navata, appesa in alto, troviamo una grande tela attribuita ancora allo stesso ignoto artista degli affreschi della facciata<ref>E. Rossetti Brezzi, op. cit., pag. 55-56</ref>; essa raffigura due episodi della ''Vita di [[San Grato]]'' che la tradizione vuole secondo vescovo di Aosta ed artefice del recupero della reliquia rappresentata dalla testa del Battista. Sulla sinistra si osserva San Grato, vestito da monaco [[Agostiniani|agostiniano]], che offre al papa il teschio del Battista; nella scena successiva, si vede ancora San Grato che offre al clero aostano la reliquia della mandibola del santo.
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File:Aosta Cattedrale Cappella SLucia Affresco.jpg|Affresco dell'altare di Santa Lucia, 1526 ca.
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==== L'organo a canne ====
L'organo della Cattedrale, opera di [[Carlo Vegezzi-Bossi]], è stato costruito nel [[1902]]. Il monumentale strumento è posizionato sopra il portone di ingresso principale della chiesa su un bella cantoria in noce locale. Le imponenti misure dello strumento sono le seguenti: 7 metri di altezza, 9.96 metri di larghezza e 3 di profondità. La console, staccata dallo strumento e rivolta verso l'altare, dispone di tre tastiere di 58 tasti e una pedaliera diritta di 30 e comanda 43 registri per un totale di quasi 3000 canne. Lo strumento era al centro del Festival Internazionale di concerti per organo, conclusosi alla 47ª edizione. Il festival accoglieva ogni estate in città i più grandi organisti del panorama internazionale e richiamava gli appassionati di musica sacra da tutta Europa. Fra i grandi organisti che vi hanno partecipato figurano Fernando Germani, [[Daniel Chorzempa]], Jean Guillou, Alessio Corti, Daniel Roth, Lionel Rogg, Marie-Claire Alain, Montserrat Torrent, Pierre Pincemaille, Naji hakim, Massimo Nosetti, Yanka Hekimova. L'ultima edizione del festival si è svolta nel 2012.
 
Il Vescovo di Aosta [[Franco Lovignana|Mons. Franco Lovignana]] ha fondato nel 2014 la Cappella Musicale di Sant'Anselmo della Cattedrale di Aosta. Statuto e nomine sono disponibili sul [http://www.cattedraleaosta.it/it/Cattedrale+di+Aosta1/schola-cantorum/ sito della Cattedrale di Aosta nella sezione dedicata alla Schola Cantorum].
 
==== La cripta ====
Percorsa la navata destra, una scala consente di scendere nella '''cripta ''': è questa la parte più antica della cattedrale, testimonianza della "basilica anselmiana" che si è quasi integralmente conservata. In quest'aula sotterranea di 16,3 x 8,6&nbsp;m., divisa in tre navatelle che terminano in altrettante absidiole allineate, il visitatore può muoversi osservando le volte a crociera e le colonne di diverse fogge e dimensioni che mettono in evidenza due diverse fasi costruttive: le quattro colonne più sottili sono quelle corrispondenti alla costruzione più antica, con capitelli del [[X secolo]], le altre più massicce sono di epoca romana, utilizzate qui come materiale di reimpiego per prevenire ulteriori crolli della volta<ref>''La Cattedrale di Aosta; dalla domus ecclesiae al cantiere romanico'', op. cit., pag. 44.<br />Sulla successione delle due fasi costruttive alcuni studiosi hanno sostenuto una tesi opposta che vede la parte orientale come più antica; cfr. S. Chierici, D. Citi, '' L'arte romanica in Piemonte, Val d'Aosta e Liguria'', Ed. Angolo Manzoni, Torino, 2000, pag. 194</ref>. Lapidi in pietra, sulle pareti della cripta, ne mostrano l'utilizzo come luogo di sepoltura dei vescovi.
 
==== Il coro ed le sue opere d'arte ====
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[[File:Aosta Cattedrale Mossettaz Sepolcro.JPG|thumb|200pc|Stefano Mossettaz, monumento sepolcrale di Tommaso II di Savoia, 1430 ca.]]
Nella parte superiore del presbiterio, ai margini del deambulatorio, è posta un '''monumento sepolcrale''' in onore di [[Tommaso II di Savoia]]. Il ''gisant'' lo raffigura in armi, con corazza e scudo recanti il rilievo dell'aquila araldica; la testa del defunto poggia su di un cuscino, mentre un leoncino (che porta un collare col motto dei Savoia, [[FERT]]) è accovacciato ai suoi piedi. Si ritiene il monumento sia stato commissionato da [[Amedeo VIII di Savoia]] (di cui è documentato il passaggio in città nel [[1430]]) per rendere omaggio a Tommaso, suo antenato morto ad Aosta nel [[1259]] e sepolto in cattedrale.
L'autore dell'opera è, con tutta probabilità, [[Stefano Mossettaz]] scultore che tenne a lungo bottega in Aosta, e che dimostra qui di aver pienamente assimilato il linguaggio del [[gotico internazionale]] di marca franco&nbsp;– fiamminga, aggiornato sulle novità delle corti parigina e del [[Berry (regione)|Berry]].
 
=== Il chiostro ===
Dalla navata sinistra è possibile accedere al chiostro posto a ridosso della chiesa. Si tratta di un edificio a pianta trapezoidale fatto costruire dal vescovo [[Antoine de Prez]] e terminato nel [[1460]]. Esso si presenta oggi gravemente mutilato, privo di gran parte del corridoio meridionale a causa della costruzione, nel [[1860]], della cappella del Rosario in stile neogotico. L'elemento di maggior interesse per il visitatore è dato dalla serie di capitelli in [[Gesso (roccia)|gesso cristallino]]: alcuni di essi sono decorati con motivi vegetali e figure di uomini e animali, altri recano scolpiti, in caratteri gotici, nomi di canonici o di altre persone che contribuirono alla edificazione.
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File:Aosta Cattedrale Chiostro 01.JPG|Immagine del chiostro
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=== Gli affreschi alto medievali ===
Nel sottotetto, sopra le volte quattrocentesche, si sono salvati consistenti brani degli affreschi che decoravano la navata centrale della basilica anselmiana. La esistenza del ciclo pittorico fu scoperta nel [[1979]] dallo studioso tedesco H. P. Autenrieth; complessi lavori di recupero e la sistemazione di opportune passerelle hanno consentito nel [[2000]], in occasione delle [[Giubileo del 2000|celebrazioni giubilari]], di rendere gli affreschi accessibili al pubblico (visite programmate o su prenotazione).<br />Insieme al ciclo contemporaneo della [[Collegiata di Sant'Orso]], le pitture della cattedrale costituiscono una delle più vaste testimonianze di pittura alto medievale fanno di Aosta uno dei principali centri di [[arte ottoniana]] in Europa<ref>[http://www.regione.vda.it/cultura/beni_culturali/patrimonio/edifici_religiosi/cattedrale_aosta/default_i.asp Sito ufficiale della Regione VdA, Scheda sulla cattedrale di Aosta] URL consultata il 24-12-2009</ref>.
 
Gli affreschi che decoravano la navata furono realizzati attorno alla metà dell'XI secolo da un atelier di notevoli competenze pittoriche (con ogni probabilità lo stesso di Sant'Orso); essi erano disposti su vari registri ed ubbidivano ad un programma iconografico alquanto complesso.
Nelle parti recuperate nel sottotetto si riconoscono le seguenti raffigurazioni<ref>S. Barberi, op, cit., apparato descrittivo</ref>:
* Parete Ovest (ove si trovava l'arco trionfale dell'abside occidentale): ''Figure di Angeli'' (disposte secondo l'usuale schema iconografico degli archi trionfali in epoca medievale)
* Parete Nord: ''Storie di [[Eustachio Placido|Sant'Eustachio]]'', scene di ''Placidas-Eustachio che incontra il cervo''; ''Conversione di Placidas-Eustachio''; ''Viaggio per mare''; ''Rapimento dei figli''.<br />Nel registro superiore lunette con i busti degli ''Antenati di Cristo'' alternate a lunette di contenuto decorativo ed allegorico
* Parete Sud: ''Storie di [[Mosè]]'', in particolare delle [[Piaghe d'Egitto]], scene della ''Verga trasformata in serpente''; l<nowiki>'</nowiki>''Acqua del Nilo tramutata in sangue''; la ''Piaga delle rane''; la ''Piaga delle mosche''.<br />Nel registro superiore lunette con i busti dei ''Vescovi di Aosta''.
 
L'ambito culturale dell'atelier che ha realizzato gli affreschi è quello cosiddetto "lombardo"; ad esso possono essere stilisticamente collegati i cicli della [[Complesso monumentale di Galliano|basilica di San Vincenzo]] a [[Cantù]] e del [[battistero del Duomo di Novara]].
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File:Aosta Cattedrale Affreschi Ottoniani Angelo 01.JPG|Parete Ovest, ''Figura di Angelo''
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[[Categoria:Architetture romaniche della Valle d'Aosta]]
=== Il Museo del Tesoro della Cattedrale ===
Dalla navata destra si accede agli spazi del deambulatorio nei quali trova posto il [[Museo del tesoro della cattedrale di Aosta]], che custodisce opere di notevole interesse, quali due frammenti delle vetrate del [[XII secolo]], la cassa reliquaria di [[San Grato]], alcuni [[miniatura|codici miniati]] tra i quali il ''Messale del vescovo Francesco de Prez'', monumenti sepolcrali realizzati da [[Stefano Mossettaz]], dossali di stalli di Jean Vion de Samoëns e di Jean de Chetro già presenti nel coro, ed una ricca collezione di statue lignee dipinte, esempi di quella cultura devozionale che è stata denominata "il gotico delle Alpi".
 
{{vedi anche|Museo del tesoro della cattedrale di Aosta}}
 
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* Luigi Garino (a cura di), ''Museo del Tesoro, Cattedrale di Aosta'', Catalogo redatto a cura del Capitolo Cattedrale di Aosta (senza data)
* E. Rossetti Brezzi, ''La pittura in Valle d'Aosta tra la fine del 1300 e il primo quarto del 1500'', Firenze, Casa Editrice Le Lettere, 1989
* AA.VV., ''Medioevo in Valle d'Aosta; dal secolo VII al secolo XV'', Priuli&Verlucca, Ivrea, 1995
* B. Orlandoni, ''Architettura in Valle d'Aosta - Il romanico e il gotico'', Priuli & Verlucca, Ivrea, 1995
* B. Orlandoni, ''Architettura in Valle d'Aosta - Il Quattrocento'', Priuli & Verlucca, Ivrea, 1995
* S. Chierici, D. Citi, '' L'arte romanica in Piemonte, Val d'Aosta e Liguria'', Ed. Angolo Manzoni, Torino, 2000
* S. Barberi, '' Cattedrale di Aosta. Gli affreschi dell'XI secolo'', Pubblicazione a cura della Regione Autonoma Valle d'Aosta, stampato da Umberto Allemandi Editore, Torino 2002
* Amministrazione comunale di Aosta, "Aosta 2000 anni di storia", Musumeci Editore, Quart (AO), 2003
* Touring Club Italiano, '' Torino e Valle d'Aosta'', Touring Editore, 2005
* ''La Cattedrale di Aosta; dalla domus ecclesiae al cantiere romanico'', (testo + DVD), Regione autonoma Valle d'Aosta, Inva s.p.a., Collana Cadran Solaire, Aosta, 2007
* ''La Cattedrale di Aosta; dal cantiere romanico ai giorni nostri'', (testo + DVD), Regione autonoma Valle d'Aosta, Inva s.p.a., Collana Cadran Solaire, Aosta, 2008
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Cathedral (Aosta)|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Valle d'Aosta/Aosta/Aosta - Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.regione.vda.it/cultura/beni_culturali/patrimonio/edifici_religiosi/cattedrale_aosta/default_i.asp Sito ufficiale della Regione VdA, Scheda sulla cattedrale di Aosta] <small>URL consultata il 24-12-2009</small>
* [http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=1176 Scheda sulla Cattedrale di Aosta nel sito webdiocesi.chiesacattolica] <small>URL consultata il 24-12-2009</small>
* [http://www.icvbc.cnr.it/bivi/schede/Vaosta/Aosta/0cattedrale.htm Scheda di E. L. Cappa sul sito Banca Ipermediale delle Vetrate Italiane] realizzato dal CNR <small>URL consultata il 24-12-2009</small>
* [http://www.regione.vda.it/territorio/environment/19962/1996-2_14.ASP Scheda di L. Appolonia e D. Viquery sui restauri della facciata] in Environment. Ambiente e Territorio in Valle d'Aosta <small> URL consultata il 26-12-2009</small>
* www.cattedraleaosta.it
 
{{portale|Architettura|cattolicesimo|Valle d'Aosta}}
 
[[Categoria:Architetture romaniche della Valle d'Aosta]]
[[Categoria:Cattedrali cattoliche d'Italia]]
[[Categoria:Cattedrali dedicate a Maria|Aosta]]