Generatore di Van de Graaff: differenze tra le versioni
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Il '''generatore di Van de Graaff''' è un [[generatore elettrostatico]] in grado di accumulare una notevole quantità di [[carica elettrica]] in un [[conduttore elettrico|conduttore]], creando tra questo ed un elettrodo di riferimento, solitamente [[messa a terra|messo a terra]], un'altissima [[differenza di potenziale|tensione]] (si può arrivare fino a milioni di [[Volt]]).
Fu
Per la sua relativa semplicità è comune nei laboratori di molte scuole, ma ha anche applicazioni pratiche ad esempio in [[fisica nucleare]],
== Principio di funzionamento ==
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Un generatore di questo tipo è composto sostanzialmente da una cinghia di materiale [[isolante elettrico|isolante]] (caucciù) tesa tra due pulegge e mantenuta in rotazione da un motore. La cinghia viene caricata per strofinio da una serie di punte metalliche ([[potere disperdente delle punte]]) poste in prossimità di una delle due pulegge e collegate ad un generatore di tensione continua (ad esempio una batteria).
Queste cariche vengono poi trasportate, per azione del motore che muove la cinghia, all'interno di un conduttore di forma sferica (o più raramente, a cupola), isolato, dove un secondo pettine metallico collegato elettricamente alla sfera le trasferisce sulla superficie di quest'ultima. Se non si spegne la macchina, il processo si arresta quando la tensione
Il tipico esperimento che si fa nelle scuole è quello di avvicinare
== Tensione di funzionamento ==
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