Vittorio Emanuele Bravetta: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio dell'ammiraglio [[Ettore Bravetta|Ettore]] e di Cleonice Bolchi, nacque in una famiglia di ferventi patrioti<ref>pag. 36 del libro ''Il ragazzo di Portoria. Le canzoni dell'era fascista'' di P. Palumbo del 2006, ed. De Ferrari</ref>. Laureato in [[giurisprudenza]], si dedicò inizialmente al [[giornalismo]], dove iniziò al quotidiano della sua città, ''[[Il Tirreno]]''.
 
Nella sua attività di cronista, Bravetta fu protagonista di un giornalismo militante in difesa della causa [[nazionalismo|nazionalista]], così anche da poeta, componendo alcune raccolte di [[poesie]] di stampo patriottico come ''La canzone sabauda'', ''I canti della forza'' e la tragedia ''Colonna rostrata'', tutti e tre pubblicati nel [[1911]].