Capitulatio: differenze tra le versioni

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Nelle [[conclave|elezioni dei papi]], per un lungo periodo (dal [[secolo XV]] al [[secolo XVII]]) fu uso comune che il [[collegio dei cardinali]] richiedesse una capitulatio. Già nel [[1352]], in occasione dell'elezione di papa Innocenzo VI, venne predisposta una capitulatio, che però il papa stesso, una volta eletto, dichiarò non valida. Il [[concilio di Costanza]] sostenne la tesi che ambedue i papi rivali, [[papa Gregorio XII]] e [[papa Benedetto XIII]], fossero colpevoli di spergiuro per non aver adempiuto alla capitulatio.
 
[[Papa Eugenio IV]], nel [[1431]], confermò in una bolla la propria capitulatio. Il cardinale Jacopo Piccolomini Ammannati riferisce che [[papa Paolo II]] subito dopo la propria elezione si impegnò al mantenimento degli impegni presi nella capitulatio, ma che poi costrinse i cardinali ad una radicale revisione della stessa. Questo genere di accordi, dopo essere stati stipulati l'ultima volta nella costituzione [[Universi Dominici Gregis]], sono stati vietati nell'elezione dei papi.}}
 
== Elezioni dei vescovi ==