Pietro Secchia: differenze tra le versioni
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Nato da una famiglia [[Operaio|operaia]] (il padre era un militante del [[Partito Socialista Italiano]]), '''Pietro Secchia''' frequentò brillantemente il [[liceo classico]], ma per la sua povertà fu ben presto costretto a cercarsi un lavoro: già nel [[1917]] fu assunto come [[impiegato]] per poi divenire [[operaio]] in un'industria [[Lana|laniera]].
Nel [[1919]] si iscrisse alla [[FIGS]] (l'organizzazione giovanile socialista) e con essa partecipò agli [[scioperi]] del [[Biennio rosso in Italia|biennio rosso]] ([[1919]]-[[1920]]). Nell'agosto del [[1922]] aderì allo sciopero legalitario contro il [[Governo Facta II|governo Facta]]: fu per questo licenziato ed in seguito si scontrò insieme ai suoi compagni con un gruppo di fascisti, scontro
Per aver manifestato pubblicamente la sua avversione verso
Tornato in libertà, partecipò alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] entrando a far parte, con [[Luigi Longo]], [[Gian Carlo Pajetta]], [[Giorgio Amendola]] e [[Antonio Carini]], del Comando generale delle [[Brigate Garibaldi|Brigate d'assalto Garibaldi]]<ref>Fonte: Luigi Longo, ''I centri dirigenti del PCI nella Resistenza'', Roma, Editori Riuniti, 1973, pag. 38.</ref> e fu autore di molti articoli pubblicati sui giornali ''La nostra lotta'', ''Il Combattente'', ''[[L'Unità (quotidiano)|l'Unità]]'', raccolti successivamente, nel [[1954]], nel volume ''I comunisti e l'insurrezione''.
Pur sostenendo una politica rivoluzionaria che preparasse la prospettiva di un'insurrezione armata, come Longo ed altri partigiani comunisti, aderì nel [[1944]] alla cosiddetta ''[[svolta di Salerno]]'' di [[Palmiro Togliatti]], che spinse il PCI alla collaborazione con gli altri partiti antifascisti e con le istituzioni del [[Regno del Sud]].
{{quote|Qual era la situazione concreta che si presentava al partito nel 1944 e prefigurava i suoi nuovi compiti durante e dopo la Liberazione? Certamente, non era possibile un radicamento del partito se questo avesse mantenuto i connotati del partito di propaganda e agitazione che lo avevano caratterizzato fino all'organizzazione della Resistenza:
=== Dal dopoguerra al 1973 ===
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