Tranvia Parma-Marzolara: differenze tra le versioni

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{{Infobox linea mezzo pubblico
|nome = Tranvia Parma-Marzolara
|immagine =
|didascalia =
|inizio = Parma
|fine = Calestano
|inaugurazione = [[1910]]
|inaugurazione2 =
|chiusura = [[1954]]
|gestore = [[TEP (Parma)|TEP]]
|gestore2 = [[Provincia di Parma]] (1910-1918)<br/>[[Compagnia Nazionale di Trasporti e Comunicazioni|CNTC]] (1918-1940)<br/>[[Società Riunite Trasporti|So.Ri.T.SoRiT]] (1941-1948)
|lunghezza = 25,47
|città =
|classificazione =
|tipo= [[tranvia]] extraurbana
|mezzi_usati = elettromotrici
|libera = Scartamento
|liberadescr = 1.445 mm
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La CNTC dovette da subito fronteggiare la concorrenza delle autolinee, che rendevano la situazione finanziaria della società precaria<ref>Ogliari, Sapi, ''op. cit.'', p. 288</ref>, tanto che dal [[1934]] fu costretta a sopprimere alcune linee interurbane a vapore<ref>Ogliari, Sapi, ''op. cit.'', p. 290</ref>.
 
Nel [[1939]] la CNTC e la Provincia di Parma sottoscrissero una convenzione con la quale la società poteva sopprimere le tranvie a vapore e sostituirle con autolinee, mentre le linee a trazione elettrica avrebbero dovuto essere riconsegnate alla provincia entro il 31 dicembre [[1941]]: le linee a vapore furono soppresse entro il [[1940]], cedendo alla [[Società Riunite Trasporti]] (So.Ri.T.SoRiT) le concessioni per le autolinee sostitutive delle tranvie a vapore e per le tranvie elettriche<ref>Ogliari, Sapi, ''op. cit.'', p. 296</ref>, mentre lo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]] fece rinviare il termine per la riconsegna delle linee elettriche a due anni dopo il termine del conflitto<ref>Ogliari, Sapi, ''op. cit.'', p. 297</ref>.
 
Il 15 aprile [[1948]] la provincia di Parma riassunse l'esercizio delle tranvie elettriche urbane e interurbane<ref>Ogliari, Sapi, ''op. cit.'', p. 407</ref>, costituendo poco dopo l'azienda speciale [[TEP (Parma)|Tranvie Elettriche Parmensi]] (TEP), la quale cedette [[1950|due anni dopo]] le tranvie urbane al Comune di Parma<ref>Ogliari, Sapi, ''op. cit.'', p. 408</ref>.