Opel Astra F: differenze tra le versioni

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L''''Opel Astra F''' è la prima serie dell'[[Opel Astra]], [[autovettura]] di fascia medio-bassa, prodotta dalla [[Casa automobilistica]] [[Germania|tedesca]] [[Opel]] dal [[1991]] al [[1998]] come [[berlina]] e [[station wagon]], fino al [[2000]] in versione [[cabriolet]] e fino al [[2002]] nei Paesi dell'Est europeo ed in [[Turchia]].
 
== Storia ==
=== Genesi ===
 
L'Astra F va a sostituire la [[Opel Kadett E|Kadett E]], ultima discendente della "dinastia" Kadett. Mentre viene mantenuto l'ordine alfabetico delle serie, cambia la denominazione vera e propria del modello. Al nome Astra si arriva in seguito ad un piano di riunificazione delle denominazioni voluto già negli [[anni 1970|anni settanta]] dal gruppo [[General Motors]], cui appartengono marchi come la stessa [[Opel]] e la [[Vauxhall Motors|Vauxhall]]. Quest'ultima, a partire dal [[1970]], cominciò a produrre modelli Opel esclusivamente per il mercato [[Gran Bretagna|britannico]], ma ristilizzati nel frontale e con nomi differenti. Del [[1979]] è il lancio in [[Europa]] della [[Opel Kadett#Kadett D (1979-84)|Opel Kadett D]], quarta serie della Kadett, che in Gran Bretagna venne prodotta come [[Vauxhall Astra]]. Lo stesso criterio venne mantenuto anche nel [[1984]] con il lancio della Kadett E, che continuò a chiamarsi Vauxhall Astra nel mercato d'oltremanica. Il futuro pensionamento della Kadett E ha portato i vertici General Motors ad attuare una riunificazione nelle denominazioni tra Vauxhall ed Opel.
 
Per questo motivo, il nuovo modello che è andato a sostituire la Kadett E è stato denominato Astra, anche se in Gran Bretagna venne mantenuto il marchio Vauxhall, che però ha adottato differenti criteri per l'indicazione della serie del modello.
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=== Debutto ed evoluzione ===
 
Al suo debutto, nel settembre del 1991, l'Astra F era disponibile come [[berlina]] a due volumi e a tre o cinque porte. L'aspetto della vettura, ad una rapida occhiata, ricordava quello della precedente Kadett E, della quale sembrava in effetti una versione interessata da un marcato restyling. Questo per non rivoluzionare e stravolgere del tutto le linee di una vettura come la Kadett E, che ha riscosso un buon successo di vendite. Le motorizzazioni erano comprese tra il 1.4 [[Opel_OHC_FourOpel OHC Four#Versione_da_1Versione da 1.4_litri4 litri|C14NZ]] da 60 [[cavallo vapore|CV]] ed il 2 litri bialbero [[Motore_Opel_Ecotec_2_litriMotore Opel Ecotec 2 litri#Bialbero_preBialbero pre-Ecotec|C20XE]] da 150  CV del modello GSi. Tre mesi dopo, a dicembre, arrivò la versione a [[gasolio]], equipaggiata dal 1.7 [[Opel_OHC_FourOpel OHC Four#Versione_diesel_da_1Versione diesel da 1.7_litri7 litri|17YD]] da 57 CV. In generale, le motorizzazioni erano tutte alimentate ad [[iniezione (motore)|iniezione]] elettronica, ma nel primo anno di produzione, in alcuni mercati (ma non quello italiano) era previsto anche un 1.4 a [[carburatore]] da 75 CV.
 
Tutte queste motorizzazioni erano in genere accoppiate ad un [[cambio (meccanica)|cambio]] manuale a 5 marce, ma su alcune versioni si poteva avere a richiesta un [[cambio automatico]] a 4 rapporti.
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L'Astra F, come già detto, ha debuttato inizialmente come berlina a due volumi, sia a 5 che a 3 porte. La gamma motori in fase di debutto comprendeva il modesto 1.4 monoalbero da 60 CV, ma anche il grintoso 2 litri bialbero da 150 CV, passando per un 1.4 da 82 CV, un 1.6 da 75 e per un 1.8 da 90 CV. Queste due ultime motorizzazion non erano previste per il mercato italiano. Era presente anche un 2 litri monoalbero da 115 CV, lo stesso utilizzato nella versione base della [[Opel Calibra|Calibra]].
 
La versione di punta da 150  CV era riservata unicamente alla versione '''2.0 16v GSi''', una vettura in grado di sfoderare prestazioni entusiasmanti, e che divenne uno dei modelli preferiti dai giovani appassionati. Sue caratteristiche distintive erano i cerchi maggiorati dal disegno più aggressivo ed il frontale dalla calandra ridisegnata. La sigla ''GSi'' era prevista anche per altre due versioni e motorizzazioni particolari, l'una dotata del 2 litri monoalbero(115cv), l'altra del 1.8 bialbero(125) che sostituì, dal 1994, il 2.0 monoalbero precedentemente venduto.
 
A dicembre arrivò la versione diesel aspirata, equipaggiata dal 1.7 monoalbero in testa da 1700 [[centimetro cubo|cm³]] in grado di erogare 57 CV, con prestazioni modeste, ma anche con consumi assai contenuti. Tale versione beneficiò di un leggero aumento di potenza alla fine del 1992, portandosi a 60 CV.
 
Nel 1992, vi fu un aggiornamento che portò al lancio di un 1.6 più grintoso, della potenza di 100 CV, in affiancamento all'unità da 75 CV. In alcuni mercati, come quello italiano, fu il primo 1.6 previsto per l'Astra F. L'anno seguente il 1.8 da 90 CV, laddove previsto, venne rimpiazzato da un 1.8 bialbero da 125 CV, già piuttosto brillante. Tale motore andò a completare la gamma motoristica dell'Astra F nei mercati in cui ancora per questo modello non si era potuto usufruire fino a quel momento di un motore 1.8. Venne anche introdotta la versione turbodiesel, sempre da 1.7 litri di cilindrata, ma il cui motore da 82  CV era di origine [[Isuzu]]. Infine, nei mercati dove previsto, il 1.6 da 75  CV venne depotenziato a 71 CV.
[[File:Opel Astra F - 01.JPG|thumb|right|Vista frontale di un'Astra F con il frontale ridisegnato dopo il restyling del settembre 1994]]
Si arrivò così al mese di settembre del 1994, il momento del restyling. Oltre ai già citati aggiornamenti estetici volti a mantenere fresco ed attuale il ''look'' della berlina tedesca, vi furono anche degli aggiornamenti motoristici: il 1.6 monoalbero da 100  CV venne sostituito da un bialbero di pari [[cilindrata]] e [[potenza (fisica)|potenza]], ma con una migliore erogazione di [[coppia motrice]]. Nella stessa occasione, il 1.8 bialbero da 125  CV venne sostituito dal 1.8, il [[GM_Family_IIGM Family II#Versione_da_1Versione da 1.8_litri8 litri|X18XE]], depotenziato a 115 CV, ma anch'esso più pronto nell'erogazione di coppia. Ed ancora, il 2 litri monoalbero da 115  CV venne tolto di produzione per essere sostituito sei mesi dopo, nel marzo del [[1995]], da un 2 litri bialbero da 136 CV, che sarebbe andato ad affiancare il 2 litri di punta da 150 CV.
 
Novità anche sul fronte diesel, che vide la versione aspirata uscire dai listini per essere rimpiazzata da una versione sovralimentata con [[turbocompressore]] a bassa pressione, così da ottenere una potenza massima di 68  CV grazie. Tale versione si affiancò a quella da 82 CV.
 
Nei primi mesi del [[1996]] venne introdotto un nuovo motore bialbero da 1.4 litri, della potenza di 90 CV, che andò a rimpiazzare il precedente 1.4 da 82 CV. Nello stesso periodo, il 1.6 da 71  CV venne sostituito da un nuovo 1.6 monoalbero da 75 CV, e quindi meno potente del 1.4 appena citato. Vi furono inoltre aggiornamenti di dettaglio al 1.8 16v, mentre nella seconda metà dello stesso anno, venne tolto dai listini il 2 litri da 150 CV.
 
Nel marzo del 1998, la berlina a due volumi venne tolta di produzione.
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==== Berlina a tre volumi ====
[[File:Opel Astra rear 20080111.jpg|thumb|left|Un'Astra F con carrozzeria berlina a tre volumi e a 4 porte]]
Il 1992 ha visto l'entrata in produzione dell'Astra F in versione berlina a tre volumi. Disponibile unicamente a 4 porte, questa nuova declinazione dell'Astra F va a rimpiazzare la corrispondente versione a tre volumi della Kadett E. La differente caratterizzazione della carrozzeria nella parte posteriore porta anche ad un ridisegnamento dei gruppi ottici posteriori. Il resto del corpo vettura riprende gli stessi tratti delle altre versioni. Le motorizzazioni iniziali prevedono il 1.4 da 60 e da 82CV, il 1.6 da 101  CV ed il 1.7 diesel da 57 CV. Non erano previste versioni particolarmente brillanti con questo tipo di carrozzeria. Non sono esistite quindi Astra a 4 porte con motori da 1.8 o 2 litri (in italiaItalia).
 
Nel 1993 il 1.7 turbodiesel da 82  CV è finito anche sotto il cofano dell'Astra F 4 porte. In seguito, pur se circoscritte al minor numero di motorizzazioni previste, le evoluzioni che hanno interessato la versione a due volumi, hanno finito per coinvolgere anche la versione a tre volumi.
 
La produzione di questa versione è terminata nel 1998, come per la berlina a 3/5 porte.
 
==== Station wagon ====
[[File:Opel Astra front 20071030.jpg|thumb|right|Una Astra SW post-restyling]]
La versione destinata a rimpiazzare la Kadett Caravan è stata introdotta anch'essa nel 1992 e ha preso il nome di Astra SW, ma in diversi mercati hanno continuato ad essere denominate ''Caravan''. Questa versione era caratterizzata da doti di capienza e di praticità tali da divenire una vera e propria spina nel fianco nei confronti di vetture come la [[Ford_EscortFord Escort#Quarta_serieQuarta serie:_1990 1990-1993|Ford Escort SW]], fino a quel momento tra le best-seller incontrastate nel segmento delle giardinette compatte. L'Astra SW divenne quindi una delle station wagon più vendute, successo che sarebbe stato poi replicato anche nelle serie successive.
 
La gamma motoristica iniziale della versione SW ricalca quella della berlina a 4 porte, ma con in più anche il 1.8 16v da 125  CV a partire dal 1993. Anche per la SW non sono previste inizialmente versioni equipaggiate da un motore da 2 litri, ma ne è stata commercializzata una dal ''look'' sportiveggiante, la ''1.8 16v GSi''', sempre da 125, ma caratterizzata come già detto da una connotazione estetica più grintosa.
 
In seguito, anche la SW si adeguò alle evoluzioni che hanno caratterizzato le altre versioni. L'unica nota di rilievo riguarda l'adozione del 2 litri bialbero da 136 CV, adozione avvenuta nel [[1997]].
 
Quando le versioni berlina cessarono di essere prodotte, la versione SW resistette ancora qualche mese, prima di essere sostituita, nella seconda metà del 1998, dalla corrispondente giardinetta su base ''Astra G''.
 
==== Cabriolet ====
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Per l'Astra Cabriolet erano previste inizialmente due motorizzazioni: una, la più potente, era il 2 litri monoalbero da 115 CV, mentre l'altra era una motorizzazione fino a quel momento preclusa al mercato italiano, vale a dire il 1.6 da 75 CV.
 
Ma l'anno seguente, entrambe le motorizzazioni furono sostituite dal 1.4 monoalbero da 82 CV. Nel 1995 tale motorizzazione venne affiancata dal 1.8 bialbero da 116  CV e nel 1997, il 1.4 monoalbero venne rimpiazzato dal 1.4 bialbero da 90 CV.
 
In Italia, l'Astra F Cabriolet venne tolta di produzione con l'arrivo della nuova serie, anche se quest'ultima non era ancora disponibile in versione "scoperta". Ma in altri mercati sopravvisse per altri due anni, fino al 2000, anno in cui venne sostituita dall'Astra G Cabrio.
 
=== Astra GSI e GSI 16V : le versioni di punta ===
[[File:Astra F GSi 16V (C20XE) 1993.JPG|thumb|right|Una Astra GSi 2.0 16v, la versione di punta della gamma Astra F]]
Prodotta da metà del 1991 (preserie, per altro rarissime) all'inizio del 1996 l'Astra Gsi fu destinata a raccogliere il testimone della Opel ''Kadett E GSI''.
 
Montava le stesse motorizzazioni della Kadett E, ma aggiornate alle normative antinquinamento [[Euro 1]] che obbligarono Opel a dotare le proprie vetture di catalizzatore a tre vie e sonda lambda.
 
Due motorizzazioni da due litri. Un 2.0 8v (C20NE), un 2.0 16V (C20XE). La versione più prestante era equipaggiata con un motore di 2.0 litri 16 valvole [[bialbero|doppio albero a camme]]: denominato ''C20XE'', ha una cilindrata di 1.998 cm³, motore di tipo quadro ([[alesaggio]] 86 mm x [[corsa (meccanica)|corsa]] 86mm86 mm). Potenza erogata pari a 110 kw (150 cv) a 6000 giri/minuto con 196 [[N·m]] di coppia massima a circa 4800 giri/minuto, con il 90% della coppia massima disponibile tra 3100 e 6000 giri; il peso dell'auto è di 1100 kg. I dati prestazionali rilevati dalla prova di [[Quattroruote]] di giugno 1992 davano una velocità max di 219 km/h; un'[[accelerazione]] da 0 a 100  km/h di 7,3 s e una frenata da 100 a 0 in 38,8 m.
 
LA GSi esteticamente presentava due prese d'aria ai lati del cofano, paraurti anteriore e posteriore ribassati e di tipo specifico, minigonne, cerchi in lega specifici con [[pneumatico|pneumatici]] tipo 205/50 ZR15 e terminale di scarico con uscite doppie quadrate.
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Gli [[airbag]] (volante e/o lato passeggero) furono introdotti a partire dal 1994: di serie quello lato guida, optional quello lato passeggero. Climatizzatore manuale, lavafari ad alta pressione, poggiatesta posteriori, sedili anteriori riscaldati, interni in pelle, tetto apribile, vernice brillant o vernice metallizzata erano un elenco degli altri vari optional presenti nel listino Opel.
 
Una particolarità, poco conosciuta, fu che l'Astra Gsi, al momento dell'ordine, poteva essere equipaggiata con un [[differenziale (meccanica)|differenziale]] autobloccante prodotto direttamente dalla Opel per questa versione. Solo una mera e piccola descrizione è presente all'interno del TIS (manuale officina Opel), che ne chiarisce i contenuti e la presenza su determinate vetture.
 
Dal 1994 fu introdotto, nella versione Gsi, il propulsore 1.8 16v (bialbero 125cv - motore tipo C18XE) che sostituì il 2.0 monoalbero ormai datato e non più in linea con le emissioni inquinanti. La 1.8 16v era priva del sistema di controllo della trazione, neppure disponibile come optional. Telaisticamente, motore a parte, le differenze a livello meccanico erano poche (barra antirollio posteriore assente, barra antirollio anteriore di minor sezione e scarico con sezione ridotta). La Gsi 1.8 16V fu solamente prodotta tra la fine del 1993 e la fine del 1994, con tipo carrozzeria "prima serie" (alettone posteriore, paraurti e minigonne sportive del tutto identiche alle sorelle maggiori 2.0 e 2.0 16v costruite tra il 1991 ed il 1994).
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== Attività sportiva ==
[[File:Opel Astra 2.0 GSI -1.jpg|thumb|right|Una Astra F 2.0 GSi 16v impegnata a [[Brno]] ([[Repubblica Ceca]])]]
L'Astra ''2.0 16v GSi'' ha partecipato a varie competizioni, risulta vincitrice di un campionato di Inghilterra gr.a nel 1993 con David Llewellyn e in Italia detiene questo palmarès:
 
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*le cabriolet pesano circa 130–140 kg in più rispetto alle corrispondenti berline a due volumi;
*le berline a due volumi e a 5 porte pesano circa 15–20 kg in più rispetto a quelle a 3 porte, con prestazioni identiche;
*la ''2.0 GSi 16v'' così come la 1.8 GSi 16v sono state proposte solo come berline a 3 porte e in determinate colorazioni(Blu, Rosso, Bianco, Nero) nelle prime serie, mentre le seconde serie con le colorazioni presenti anche nell'intera gamma Astra F. Si noti comunque che le versioni Gsi con motorizzazione 1.8L 16V(125cv) sono state prodotte solamente con carrozzeria tipo prima serie e fino al 1994 al contrario della sorella maggiore che, pur dopo il restyling, è stata commercializzata per altri due anni.
*tutte le altre motorizzazioni sono state proposte anche come berlina a 4 e 5 porte e come station wagon.
 
{|class="wikitable" cellpadding="0" cellspacing="0" style="text-align:center; font-size:90%;"
|-style="background:#DCDCDC; text-align:center; font-weight:bold"
| Modello
| Motore
| Cilindrata<br />cm<sup>3</sup>³
| Alimentazione
| [[Potenza (fisica)|Potenza]]<br />CV/rpm
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|'''1.8 GSi 16v'''||[[GM Family I#Versione da 1.8 litri|C18XE]]||125/5600||168/4800||1.100||204||9"||7.8||1993-94
|-
|'''2.0 GSi'''||[[Motore_Opel_Ecotec_2_litriMotore Opel Ecotec 2 litri#Monoalbero_preMonoalbero pre-Ecotec|C20NE]]|| rowspan="4" |1998||Iniezione<br />single-point||115/5200||170/2600||DA / D|| - ||200||9"5|| - ||1991-94
|-
|'''2.0 GSi 16v'''||[[Motore_Opel_Ecotec_2_litriMotore Opel Ecotec 2 litri#Bialbero_preBialbero pre-Ecotec|C20XE]]|| rowspan="3" |Iniezione<br />multipoint||150/6000||196/4800|| rowspan="3" |DA / D||1.100||220||8"||7.8||1991-96
|-
|''' 2.0 16v Turbo'''
Riga 218:
|1993-96
|-
|'''2.0i 16v'''||[[Motore_Opel_Ecotec_2_litriMotore Opel Ecotec 2 litri#Bialbero_EcotecBialbero Ecotec|X20XEV]]||136/5600||185/4000||1.115||207||9"||8||1995-98
|-
! colspan=12 style="background:#e8e8e8" | ''A gasolio''
Riga 236:
 
== Le altre Astra F ==
[[File:Vauxhall-Astra-Mk3.jpg|thumb|right|Una Vauxhall Astra basata sulla Astra F: notare il differente logo sulla calandra, anch'essa modificata]]
Oltre alla consueta versione Vauxhall, prevista per il mercato britannico, l'Astra F è stata proposta in altre versioni, mai arrivate nel nostro Paese, ma previste per altri mercati, europei e non. Per esempio, come già detto, dal 1998 al 2002, l'Astra F è stata commercializzata come Astra Classic per alcuni mercati dell'Europa dell'Est e per la Turchia. Tale versione è stata prodotta in [[Polonia]].