Marcello Caetano: differenze tra le versioni

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Mosse i suoi primi passi nella politica come direttore della rivista [[Conservatorismo|ultraconservatrice]] e [[Reazione (politica)|reazionaria]] ''Ordem Nova'' che diresse nel biennio [[1926]]-[[1927]] (il periodico in copertina si definiva "antimoderno, <span>antiliberale, antidemocratico, antiborghese e antibolscevico" e </span>"<span>controrivoluzionario, reazionario, </span>cattolico[...], monarchico, intollerante e intransigente[...]"<ref>{{Cita web|autore = |url = http://hemerotecadigital.cm-lisboa.pt/Periodicos/OrdemNova/1926/N01/N01_master/OrdemNovaN01.pdf|titolo = Ordem Nova I, 1|accesso = 5 gennaio 2014|editore = Hemeroteca Digital Portuguesa|data = }}</ref>).
 
Caetano entrò a far parte del partito di [[António de Oliveira Salazar]] che nel [[1932]] divenne capo del governo e divenne ben presto una figura di spicco dell'''Estado Novo''. Nel [[1940]] fu nominato capo dell' organizzazione giovanile portoghese "Mocidade Portuguesa" ispirata all'[[Opera nazionale balilla]] italiana; tra il [[1944]] e il [[1947]] ricoprì la carica di ministro delle Colonie mentre dal 1947 fu presidente del Comitato esecutivo del Sindacato Nazionale. Ha servito come presidente della Camera corporativa dal [[1949]] al [[1955]].
 
Dal 1955 al [[1958]] in qualità di ministro presso la [[Primi ministri del Portogallo|Presidenza del Consiglio dei ministri]], divenne l'uomo di governo più importante dopo Salazar. Tornato alla carriera accademica in qualità di IX rettore dell'Università di Lisbona, mantenne formalmente importanti funzioni politiche, come presidente esecutivo del Sindacato nazionale. La crisi universitaria del [[1962]] che sfociò in una violenta sommossa studentesca nel campus dell'Università Lisbona, portò a durissimi scontri con la Polizia che condussero Caetano alle dimissioni.
 
=== Presidente del Consiglio dell'[[Estado Novo portoghese|Estado Novo]] ===
Nell'agosto del 1968, Salazar venne improvvisamente colpito da un ''ictus'' dopo essere caduto da una sedia, e dopo 36 anni come primo ministro dell'Estado Novo, fu destituito dal potere. Il Presidente della Repubblica [[Américo Thomaz]], dopo aver valutato una serie di scelte, nominò Marcelo Caetano nuovo Presidente del Consiglio il 27 settembre 1968.
 
Caetano favorì la crescita economica ed apportò piccoli miglioramenti sociali, come la concessione di una pensione mensile ai lavoratori rurali. Altri investimenti su larga scala vennero attuati a livello nazionale, come la costruzione di un importante centro di raffinazione del petrolio a [[Sines]]. L'economia nazionale reagì inizialmente in maniera positiva agli interventi governativi, ma la forte inflazione (a partire dal 1970) e la crisi petrolifera del 1973 crearono gravi danni all'economia statale.
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Sul piano della politica colonialista, fin dall'inizio del 1960 le province portoghesi in Africa iniziarono una lotta indipendentista ma vennero respinte dall'allora Presidente Salazar attraverso cospicui invii di truppe per combattere i ribelli. Nel 1970, la guerra in Africa stava consumando fino al 40% del bilancio portoghese e non vi era alcun segno di una soluzione politica definitiva. A livello militare, una parte della [[Guinea Bissau|Guinea Portoghese]] divenne ''de facto'' indipendente dal 1973, nonostante la capitale e le città principali giacessero ancora sotto il controllo portoghese. In [[Angola]] e [[Mozambico]], i movimenti di indipendenza furono predominanti nelle zone di campagna dove l'esercito portoghese si era ritirato. Le forze combinate della guerriglia come i gruppi [[MPLA]], l'[[UNITA]], e il [[Fronte Nazionale di Liberazione dell'Angola|FNLA]] in Angola, o il [[Partito Africano per l'Indipendenza della Guinea e di Capo Verde|PAIGC]] in Guinea e il [[FRELIMO]] in Mozambico, continuavano a creare serie difficoltà alle Forze Armate portoghesi demotivate e risentite, inducendo il dubbio e la dissidenza nei confronti del regime. Durante la guerra, le [[Nazioni Unite]] approvarono sanzioni riguardanti il commercio di armi nei confronti del Portogallo e gli USA impedirono l'uso di mezzi NATO per la repressione coloniale, anche se furono costretti a ritirare il loro appoggio ai movimenti di liberazione di fronte alla minaccia portoghese di abbandonare l'organizzazione.
 
Crisi economica, scontento nelle forze armate a causa della lunga e improduttiva guerra coloniale, l'isolamento politico ed economico portarono alla nascita, in seno all'esercito, del [[Movimento das Forças Armadas]], un'organizzazione di ufficiali subalterni delle Forze Armate Portoghesi nato all'inizio degli anni '70settanta e che si pose come obiettivi la pace nelle colonie africane, la decolonizzazione, il cambiamento del sistema economico corporativista, la democratizzazione del paese mediante libere elezioni e l'abolizione degli strumenti di repressione del regime.
 
=== Dimissioni ed esilio ===