Ennio Mummolo: differenze tra le versioni
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Peonio inviò il figlio presso Gontrano con dei doni, per garantirsi la riconferma come conte, ma Mummolo usò questi doni per richiedere la carica di conte per sé stesso, cosa che ottenne. Mummolo divenne importante in [[Gallia]] durante la prima invasione [[Longobardi|longobarda]]. Il patrizio Amato morì in battaglia e fu sostituito da Mummolo come generale.
Fu nelle guerre contro i Longobardi che Mummolo si distinse come stratega di doti non comuni nella Gallia contemporanea. I Longobardi si trovavano allora in un interregno noto come il [[Periodo dei Duchi]] e tre dei loro duchi, [[Zaban]] di [[Pavia]], Amo e Rodano, invasero la [[Provenza]] e furono scacciati da Mummolo ed inseguiti fino in [[Italia]]. La sua prima vittoria fu tattica presso [[Embrun]]. Questa fu seguita da una sconfitta contro alcune milizie [[Sassoni]] che avevano accompagnato i Longobardi a [[Estoublon]]. L'esercito sassone principale, in ogni caso, scelse la pace. Quando però i Sassoni giunsero al [[Rodano (fiume)|Rodano]], fu negato loro il passaggio, e furono fermati da Mummolo. I [[Sassoni]] pagarono un alto prezzo in [[oro]] e fu concesso infine loro il permesso di passare.
Dopo le guerre con i Longobardi, Mummolo andò in soccorso del re di [[Austrasia]], [[Sigeberto I]], contro il re di [[Soissons]], [[Chilperico I]]. Riconquistò con successo [[Tours]] e [[Poitiers]].
[[Gregorio di Tours]] accusò Mummolo di aver
==Stemma==
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