Augusto Del Noce: differenze tra le versioni

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Nel [[1959]] partecipa al convegno organizzato dalla [[Democrazia Cristiana]] a [[Santa Margherita Ligure]] con una relazione intitolata ''L'incidenza della cultura sulla politica nella presente situazione italiana'': sugli stessi temi Del Noce intratterrà per anni un rapporto difficile con il partito cattolico (altri interventi nei convegni di [[San Pellegrino Terme|San Pellegrino]] del [[1963]] e di [[Lucca]] nel [[1967]]).
 
Nel 1963 partecipa a un concorso a cattedra a [[Trieste]], ma non ottiene il posto; nel [[1964]] pubblica ''Il problema dell'ateismo'' e l'anno successivo ''Riforma cattolica e filosofia moderna, Volume I, [[Cartesio]]''. Il 30 aprile del 1966 partecipa alla «Giornata rensiana» con una relazione intitolata ''[[Giuseppe Rensi]] fra [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] e [[Blaise Pascal|Pascal]]. Ovvero l'autocritica dell'ateismo negativo in Giuseppe Rensi'', nella quale espone la sua fondamentale [[fenomenologia]] del [[pessimismo]] come pensiero religioso. Nello stesso anno vince il concorso per una cattedra di Storia della filosofia moderna e contemporanea all'[[Università di Trieste]], dove diventerà professore ordinario e rimarrà a insegnare fino al [[1970]]. In quell'anno esce ''L'epoca della [[secolarizzazione]]'', che raccoglie molti dei saggi e degli interventi degli [[Anni 1960|anni sessanta]]. Sempre nel 1970 si realizza il tanto atteso trasferimento a Roma, dove, all'[[Università La Sapienza]], insegna prima Storia delle dottrine politiche e poi - dal [[1974]] - Filosofia della politica. Dal 1970 al [[197]]3 ha pure fatto parte degli insegnanti dell'[[Istituto ticinese di alti studi]] a [[Lugano]].
 
Si infittisce la sua collaborazione a riviste e periodici, sui quali interviene anche riguardo all'attualità politica e culturale. Diresse la [[Collana editoriale|collana]] «Documenti di cultura moderna», dell'editore torinese [[Edizioni Borla|Borla]] (poi passata alla [[Rusconi Libri|Rusconi]]) proponendo al pubblico italiano autori come [[Marcel de Corte]], [[Titus Burkhardt]], [[Manuel García Pelayo]], [[Hans Sedlmayr]] ed [[Eric Voegelin]]. Partecipa vivacemente al dibattito sul [[divorzio]]<ref>Del Noce fu tra i componenti del comitato promotore del [[referendum]] abrogativo antidivorzista del 12 maggio [[1974]]) e più tardi sull'[[aborto]].</ref>. Dopo la metà degli [[Anni 1970|anni settanta]] inizia il rapporto con gli universitari di [[Comunione e Liberazione]] partecipando a convegni e incontri promossi dal [[Movimento Popolare]]. Nel [[1978]] pubblica il saggio ''Il suicidio della rivoluzione'', dedicato al compimento e alla dissoluzione del marxismo. Nel [[1981]] con ''Il cattolico comunista'' chiude i conti con l'esperienza di Rodano (che nel frattempo ha lasciato la DC per il PCI) e dei teorici della conciliazione tra [[Cattolicesimo]] e marxismo. Dal 1978 inizia anche la collaborazione continuativa con il settimanale «[[Il Sabato]]» e nel 1983 contribuisce alla creazione della rivista «30 giorni», di cui rimarrà stabile collaboratore. Nello stesso anno viene candidato come indipendente nelle liste della [[Democrazia Cristiana]] per il [[Senato della Repubblica|Senato]]: primo dei non eletti, entrerà in Senato l'anno successivo (1984) a seguito della morte di un collega.