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|data_soppresso = [[2008]]
|soppressore = [[governo Berlusconi IV]]
|successore = [[Ministero dello sviluppo economico|Ministero dello Sviluppo Economico]]
|sede = Viale America, 201. Roma
|indirizzo =
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|impiegati =
}}
Il '''Ministero delle Comunicazioni''' era un [[ministero statale|dicastero]] del [[Governo della Repubblica Italiana|Governo Italiano]], che si occupava dei servizi di comunicazione postale, telefonica, telegrafica, elettronica, dell'informazione giornalistica e della pubblicità commerciale.
 
A partire dal [[Governo Berlusconi IV]] è accorpato al [[Ministero dello sviluppo economico|Ministero dello Sviluppo Economico]].
 
==Storia==
Il primo '''Ministero delle Comunicazioni''' venne istituito il 30 aprile 1924 in sostituzione del [[Ministero delle Poste e Telegrafi]] dal [[Governo Mussolini]]: il primo Ministro, infatti, fu [[Costanzo Ciano]], padre del genero di Mussolini, [[Galeazzo Ciano]], e fu il fondatore della futura [[Rai|RAI]], Radio televisione italiana.
 
Il Ministero delle Comunicazioni venne, quindi, ripartito in due distinti dicasteri il 12 dicembre [[1944]]<ref>Decreto luogotenenziale n. 413 del 1944</ref> dal [[Governo Bonomi III]], accorpando la componente dei trasporti nel [[Ministero dei trasporti|Ministero dei Trasporti]] e quella delle poste, telegrafi e telefoni nel '''Ministero delle Poste e Telegrafi''', restituendo il dicastero soppresso dal Mussolini, che più tardi venne modificato in '''[[Ministeri del governo italiano soppressi o accorpati#Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni|Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni]]'''.
 
Nel 1992 intervenne la riforma delle telecomunicazioni<ref>Legge 29 gennaio 1992, n. 58</ref>, con la quale i servizi di telecomunicazioni e quelli telefonici passarono da una gestione statale diretta al settore delle partecipazioni statali per essere in seguito riorganizzate nella nuova società [[Telecom Italia]] S.p.A., proprio nell'estate del 1994.
La riorganizzazione del Ministero avvenne con la Legge 29 gennaio 1994, n.71<ref>Legge 29 gennaio 1994, n.71</ref>.
 
Nel [[1997]] l'Amministrazione Autonoma delle Poste e Telegrafi, organo del Ministero, venne scorporata e trasformata in un [[ente pubblico]] economico e successivamente nella [[Società per azioni|Società per Azioni]] (a partecipazione interamente statale) delle [[Poste italiane|Poste Italiane]].
In quell'anno,<ref>legge 297/1997</ref> il nome del dicastero venne modificato in '''Ministero delle Comunicazioni.'''
La [[Ministero della Repubblica Italiana#La "riforma Bassanini" del 1999|Riforma Bassanini]]<ref>D.Lgs. n. 300/1999</ref> lo accorpò col [[Ministero dello sviluppo economico|Ministero delle Attività Produttive]]. La riforma doveva entrare in vigore nel 2001, ma col [[Governo Berlusconi II]] si decise di ricostruire il Ministero non accorpandolo.
 
Infine, col la legge finanziaria del 2008,<ref>Legge n. 244/2007</ref> il [[Governo Prodi II]] decise di ritornare alla vecchia configurazione della [[Ministero della Repubblica Italiana#La "riforma Bassanini" del 1999|Riforma Bassanini]] del 1999. Venne così attuata dal [[Governo Berlusconi IV]] la riforma predetta, e il Ministero delle Comunicazioni venne accorpato al [[Ministero dello sviluppo economico|Ministero dello Sviluppo Economico]], nuovo nome assunto dal precedente [[Ministero dello sviluppo economico|Ministero delle Attività Produttive]] cui è stato aggiunto il dipartimento delle comunicazioni <ref>[http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&idmenu=804&idarea2=0&sectionid=1&viewType=5&andor=AND&andorcat=AND&idarea3=0&partebassaType=4&MvediT=1&showMenu=1&showCat=1&idarea1=0&idareaCalendario1=0&idarea4=0&idarticolo2=0&idarticolo3=0&showArchiveNewsBotton=1&id=0 Richiesta Rifiutata<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
==Organizzazione==
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L'elenco comprende i nominativi dei Ministri che ressero il dicastero delle Comunicazioni, delle Poste e delle Telecomunicazioni, a far data dal 1946.
 
Inoltre, è possibile accedere all'elenco dei Ministri delle Poste e Telegrafi del Regno d'Italia ([[Elenco dei ministri delle Poste del Regno d'Italia|1889-1929]]), nonché dei Ministri delle Comunicazioni, sempre del Regno d'Italia ([[Elenco dei ministri delle Poste del Regno d'Italia|1929-1944]]). Da notare che il dicastero muta nome nel 1944 per prendere quello di Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni.
 
== Voci correlate ==
* [[Ministero dello sviluppo economico|Ministero dello Sviluppo Economico]]
* [[Ministero delle Poste e Telegrafi]]
* [[Ministeri del governo italiano soppressi o accorpati#Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni|Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni]]
* [[Ministero della Repubblica Italiana]]
* [[Ministeri della Repubblica Italiana soppressi o accorpati]]
* [[Governo della Repubblica Italiana|Governo italiano]]
* [[Italia]]
* [[Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato]]